Dopo il successo di Lady Bird (2017), Greta Gerwig si riconferma una regista e una sceneggiatrice davvero incredibile.
Il suo Piccole Donne così come l’omonimo romanzo di Louisa May Alcott è ambientato durante la guerra civile americana e racconta la vita delle sorelle March, Jo (Saoirse Ronana), Meg(Emma Watson), Amy (Florence Pugh) e Beth (Eliza Scanlen) che con il padre nelle armi vivono una vita semplice e con poche risorse. Ognuna di loro ha un talento: Jo ama scrivere, Meg è un’attrice nata, Amy dipinge e Beth suona il piano, sono tutte diverse tra loro e hanno tutte sogni e aspirazioni differenti. Questo ovviamente le porta a scontrarsi ma come succede tra sorelle, l’amore che le lega le fa sempre riavvicinare.
In un periodo storico in cui le donne erano viste solo come madri e mogli ognuna di loro vive l’essere donna in maniera differente, ognuna ha una sua visione dell’essere donna e nessuna di queste visioni è meno importante o meno giusta delle altre. Infatti, una cosa importante che questo film fa è raccontare come ogni donna possa essere felice e realizzata a suo modo, sia che la sua felicità venga dal matrimonio o dall’indipendenza. Questo è uno dei tanti motivi per cui questo film nonostante racconti un periodo storico lontano rispetto a noi è comunque capace di parlare alle donne di oggi.
Il film poi si concentra in particolare su Jo, la ragazza ribelle, che diventa qui la protagonista. Jo, tra le sorelle è quella che più di tutte fa fatica ad integrarsi e a trovare la sua strada ma trova in Laurie (Timothée Chalamet) un grande amico e forse l’unico in grado di capirla. Timothée Chalamet e Saoirse Ronan si riconfermano una coppia vincente e convincente sullo schermo, ma il duo che spicca su tutti è quello Gerwig-Rona. Incredibile come la Grewig riesca a tirare fuori il meglio di Ronan, con la quale aveva già lavorato in Lady Bird. Le due sembrano completarsi a vicenda creando un connubio perfetto tra direzione e messa in scena.
Pur essendo un adattamento dei romanzi di Louisa May Alcott, la versione di Piccole Donne di Greta Gerwig mostra la firma indelebile della regista. Infatti, Gerwig decide di dare al film una struttura ben precisa e incorporare vicende racchiuse nei vari romanzi della Alcott dedicati alle sorelle March. Il film si svolge su un continuo vai e viene tra presente e passato, scandito da tagli netti e repentini che potrebbero confondere lo spettatore, ma Gerwig sceglie di presentare il passato come qualcosa che viene ricordato nel presente da una situazione, un oggetto o una persona, creando così un ponte tra le due linee narrative.
La distinzione tra presente e passato è anche evidenziata dalla fotografia che usa dei colori più vibranti e accesi per descrive i ricordi rendendoli quasi patinati, e vira invece su toni più piatti per descrivere il presente, con una prevalenza dei grigi. Così facendo, non solo si facilita la comprensione della cronologia dei fatti narrati, ma si sottolinea come il presente spesso sembri statico e non entusiasmante ma una volta diventato ricordo assume sfumature più dolci, che lo rendono più bello di come era quando lo si stava vivendo. Il film si concentra molto sul tema del tempo, un tema che torna costantemente anche nella narrazione. Il tempo descritto in Piccole Donne è un tempo a cui non si può sfuggire, un tempo che dona e porta vita, un tempo che filtra ogni decisione, ogni azione e ogni sentimento che i personaggi vivono.
In conclusione, Piccole Donne è un film che parla alle donne di oggi ma non solo, è in grado di far piangere e ridere qualunque spettatore abbia voglia di farsi coinvolgere nella disordinata vita delle sorelle March.
Piccole Donne di Greta Gerwig verrà distribuito nelle sale cinematografiche di tutta Italia Giovedì 9 Gennaio 2020. Qui di seguito potete visionare il trailer ufficiale del film: