Dynit ha intentato e vinto una causa giudiziaria contro Yamato Video

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Dynit Yamato Video

Attraverso l’edizione del giorno 8 settembre 2020 del Corriere della Sera si è venuti a sapere di una causa giudiziaria intenta da Dynit nei confronti di Yamato Video. Il fatto è avvenuto cinque anni fa, quindi nel 2015, e solo adesso è stato reso pubblico il verdetto finale, arrivato lo scorso 16 gennaio: la vittoria è stata di Dynit, che verrà risarcita con una cifra pari a 40mila euro da parte di Yamato Video e un’altra società il cui nome è però censurato. Le due società, inoltre, dovranno anche sostenere le spese legali della causa, pari a 20mila euro.

Ma cosa ha portato a tutto questo? Sembra che Yamato Video e quest’altra società ignota abbiano riprodotto e messo in commercio prodotti audiovisivi come film e serie tv facendo uso delle traduzioni e degli adattamenti sviluppati in precedenza da Dynit. Quest’ultima, dunque, ha rivendicato i propri diritti e l’illegalità delle azioni delle altre due parti.

Sostanzialmente, si tratta di uno dei reati peggiori che si possono presentare nel panorama della distribuzione audiovisiva, ossia il mancato rispetto del diritto d’autore attraverso un’appropriazione indebita del lavoro svolto da altri. Yamato Video, a causa delle sue azioni, dovrà quindi risarcire Dynit. Non è chiaro a quali lungometraggi animati o serie televisive la causa si riferisca, ma ciò che è certo è che il tribunale ha dato totalmente ragione a Dynit.

Recentemente proprio Dynit ha stretto un accordo con Amazon Prime Video e ora sulla piattaforma streaming sono presenti molti classici dell’animazione giapponese.

Fonte: Corriere della Sera

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