È decisamente straniante assistere alla proiezione di un film come Halloween Kills nella cornice di un Festival dai toni glamour come quello di Venezia. Nonostante la precedente pellicola del 2018 fosse stata presentata al Festival del Cinema di Toronto, non si può certo dire che gli slasher siano materiale usuale presso i grandi festival cinematografici.
Se tuttavia pensiamo che nella serata di ieri Jamie Lee Curtis – volto simbolo della saga ed iconica final girl – è stata omaggiata con un doveroso Leone d’Oro alla Carriera, la proposta del film al festival assume tutto un altro significato. Ovvero la nobilitazione di un sottogenere dell’horror, lo slasher movie, che ha inaugurato uno dei filoni più duraturi ed iconici del cinema, un filone che con Halloween ha aperto la strada ad altri mostri sacri della paura sul grande schermo come Jason Voorhees di Venerdì 13 o Freddy Krueger dalla saga di Nightmare.
Il ritorno di Micheal Myers sul grande schermo riprende le redini della storia direttamente dall’originale, Halloween – La notte delle streghe del 1978 concepito e diretto da John Carpenter. Per l’occasione il noto regista è stato coinvolto come produttore e compositore della colonna sonora del film insieme al figlio, mentre David Gordon Green torna alla regia dopo il buon lavoro svolto col precedente Halloween del 2018. Questo, come ricorderete, fu un sequel diretto del film originale ignorando completamente tutti gli altri otto sequel rilasciati nel tempo fino al 2002, presentandosi quindi come una sorta di soft-reboot della saga.
La notte di Halloween che ha segnato il ritorno di Michael Myers non è ancora finita. Alcuni minuti dopo che Laurie Strode, la figlia Karen e la nipote Allyson hanno lasciato il mostro mascherato Michael Myers intrappolato e avvolto dalle fiamme nello scantinato della casa di Laurie, la donna viene portata d’urgenza in ospedale perché gravemente ferita, ma convinta di avere finalmente ucciso il suo persecutore di un’intera vita. Quando invece Michael riesce a liberarsi dalla trappola di Laurie, il suo rituale bagno di sangue ricomincia. Mentre combatte con il dolore e si prepara a difendersi da lui, Laurie convince tutta Haddonfield a ribellarsi contro questo mostro inarrestabile. Le donne Strode si uniscono ad altri sopravvissuti alla prima furia di Michael e decidono di prendere in mano la situazione, formando un gruppo di vigilanti che intende dare la caccia a Michael, una volta per tutte. Il male morirà stanotte.
Se il capitolo precedente trovava il suo più grande difetto nel voler ricalcare a tutti i costi il classico del 1978, entrando nel più classico eccesso da fan-service, Halloween Kills segue una strada abbastanza diversa. Nonostante si ricolleghi direttamente al finale del film precedente (scelta narrativa che i fan della saga conoscono bene) la trama ci proietta in media-res, con le ragazze Strode ancora convinte di aver intrappolato ed ucciso definitivamente il diabolico serial killer. Come ci ha ricordato bene il trailer del film, gli eventi prenderanno immediatamente una piega estremamente violenta, immergendoci fin dai primi minuti in un rollercoaster di efferatezze accompagnate da copiose quantità di sangue.
La violenza diventa quindi uno dei punti centrali narrati in questo nuovo capitolo. Dal primo all’ultimo minuto del film assistiamo ad un trionfo di omicidi creativi e brutali accompagnati questa volta da una maggiore quantità di momenti ironici che sembrano inseriti apposta per alleggerire una narrazione altrimenti dedita solo ai momenti più brutali. Michael Myers infatti rispetto al capitolo precedente – che lo vedeva di nuovo a piede libero dopo quarant’anni di reclusione – sfoga con ancora più determinazione la sua furia omicida non facendo più nessuna distinzione significativa tra le sue vittime, dove, nella versione precedente al reboot della saga, prima la sorella rappresentava invece il suo obiettivo primario.
Tra scene di uccisioni creative ed efferatezze varie Halloween Kills risulta certamente essere il capitolo più dinamico e ritmato della saga ribaltando così la costruzione classica della trama che, a partire da una situazione di relativa quiete, vede esplodere la violenza nello showdown finale. Non c’è davvero il rischio di annoiarsi, ed i rarissimi cali di ritmo passano praticamente inosservati. Una pecca che ci sentiamo di muovere alla sceneggiatura è la ridotta presenza di Jamie Lee Curtis, sicuramente meno al centro degli eventi di quanto ci aspettassimo. Il suo ruolo qui perde di centralità, mettendo da parte il suo rapporto “personale” con Michael che ricordiamo essere sempre stato il punto focale della saga.
In conclusione, Halloween Kills è lo slasher all’ennesima potenza, estremamente violento e dinamico. Un film che si presenta come un capitolo interlocutorio in attesa del gran finale di Halloween Ends atteso per il prossimo anno, nel quale assisteremo alla resa dei conti di uno dei più grandi serial killer della storia del cinema horror.
Halloween Kills di David Gordon Green arriverà nelle sale cinematografiche di tutta Italia il prossimo 21 Ottobre. Di seguito il trailer del film: