Maxxxine è l’ultimo, almeno per ora, film della saga X che vede come protagonista Mia Goth nei panni di Maxine Minx. La produzione di quest’ultimo capitolo è data a Access Entertaiment in associazione con A24 con ormai una collaborazione solida visti i precedenti film prodotti come The Warrior – The Iron Claw e Beau ha paura. Il film è prodotto anche da Motel Mojove una neo casa qui al suo primo lavoro in assoluto. In Italia il film è portato da Lucky Red e da Universal Pictures il 21 Agosto.

Nella Hollywood degli anni ’80, la star del cinema per adulti e aspirante attrice Maxine Minx ottiene finalmente la sua grande occasione. Ma mentre un misterioso assassino insegue le star di Hollywood, una scia di sangue minaccia di rivelare il suo sinistro passato.

Il poster del film cita “Hollywood è un killer“, e per questo Maxine Minx è la perfetta protagonista per un bagno di sangue eseguito alla perfezione. Il film ha un cast molto ricco composto da bravi attori dove per prima ritorna Mia Goth ad interpretare Maxine Minx protagonista di X mentre gli altri interpreti sono: Elizabeth Debicki che qui interpreta la regista di The Puritan II a cui Maxine prende parte, Lily Collins che qui interpreta Molly l’attrice coprotagonista di The Puritan II che affianca Maxine, la cantautrice Halsey ha un piccolo ruolo come amica sex worker di Maxine. Giancarlo Esposito è l’agente Teddy Night a cui Maxine fa riferimento come attrice, Bobby Cannavale e Michelle Monaghan sono due detective che si occupano dei casi legati al Night Stalker. Moses Sumney è Leon un venditore di videocassette amico di Maxine e infine Kevin Bacon è nei panni di John Labat un investigatore privato.

Ti West torna qui per la terza volta dietro la macchina da presa per questa saga cinematografica dopo i prequel X – A Sexy Horror Story e Pearl. La regia di West in questo caso è citazionista dei vecchi film di genere ma che porta qualcosa di nuovo sullo schermo integrando perfettamente ciò che funzionava nel passato e l’idea del cinema attuale. Al contrario di X o Pearl, Maxxxine non è un film slasher, nonostante abbia gli elementi per identificarsi come tale, quanto più un genere che unisce stilemi del thriller e del giallo in una storia crime con un mistero. Oltre alle citazioni del genere cinematografico la regia cita anche molte opere cinematografiche, su tutti Psycho di Hitchcock è quella principale. La regia come in X e Pearl sfrutta anche il potere dello sguardo e del voyerismo, avendo spesso il punto di vista del serial Killer che spia Maxine o poco prima di compiere un crimine.

La sceneggiatura del film sfrutta un’epoca storica funzionale per tutto il progetto, la metà degli anni ’80, e ambienta la storia in un luogo non casuale a Los Angels. Los Angeles in quegli anni era in pieno panico costante per via del Night Stalker (Richard Ramirez), la sceneggiatura impiega questo terrore e lo usa all’interno del film sfruttando una conseguenza che molto spesso accade nelle storie true crime dell’epoca o come accadde per Jack lo Squartatore. L’epoca invece è utile per due motivi distinti, il primo è che in America, soprattutto negli anni ’80 e specialmente negli Stati Uniti, i crimini erano all’ordine del giorno e la polizia non aveva gli strumenti e i mezzi per poter investigare su tutti; il secondo è correlato allo slasher, sottogenere dell’horror che vede il suo momento d’oro proprio in questi anni. Un problema della scrittura di West in questo capitolo è il non soffermarsi sull’approfondimento dei personaggi se non per Maxine che conosciamo già dal primo capitolo della saga, tutti i vari personaggi connessi a Maxine hanno un minuscolo accenno allo sviluppo come per Bacon/Debicki oppure non ne hanno alcuno. La sceneggiatura però diventa una perfetta chiusura per la trilogia e su cosa vuole riflette.

Il film ha una attenzione particolare per i costumi dei personaggi, fino al più minuzioso particolare. Gli abiti che indossa Mia Goth richiamano completamente l’epoca e lo stile anni ’80 a partire dall’inizio del film con questo completo in totale denim per poi passare ad una giacca verde con il nome Maxine ricamato sopra. Questa attenzione è anche per tutti gli altri attori come il taglio dei vestiti per il personaggio di Bacon o dei detective di Cannavale e Monaghan. Anche altri prop usati nel film sono del 1985 come il magazine che legge Leon è la 45sima uscita di Fangoria con la copertina dell’uscita del Giugno 1985. Anche la fotografia e il montaggio usato richiamano molto gli anni ’80, molto spesso si ha questa luce rossa dietro i vari personaggi che richiama in un certo senso le grandi metropoli con le scritte al neon come Los Angels, oppure l’utilizzo dello split screen, non nuovo per West già utilizzato in Pearl. La musica all’interno del film mischia in modo perfetto fine anni ’70 e anni ’80, il tutto diventa poi circolare perché l’inizio e il finale sono estremamente collegati da una stessa figura iconica.

Durante tutto il film ci sono diverse citazioni alle precedenti pellicole, si ha il passato di Maxine che decide di tornare, la quale dovrà decidere se affrontarlo o scappare e nascondersi e ci sono piccole citazioni a Pearl come il nome del coccodrillo del film sulla Walk of Fame. La pellicola, coerentemente con i prodotti precedenti, continua due discorsi paralleli sull’essere famosa e sul mondo dell’intrattenimento per adulti che usa il corpo delle donne per poi gettarlo quando “inutile” e mettere in scena la difficolta di queste ultime di essere prese sul serio e dell’emergere nel mondo dell’intrattenimento. Il finale del film in questo senso racchiude tutte queste riflessioni e le porta ad un termine coerente con la personaggia di Maxine e il suo percorso.

La trilogia di X è così, almeno per ora, giunta al termine della sua storia dopo aver parlato di cinema attraverso le sue forme più liquide: il cinema porno e horror con i fluidi corporei (X), il cinema drammatico con il pianto (Pearl) e il cinema thriller/crime con il sangue (Maxxxine). La storia di Maxine si conclude ma non la sua iconica scalata verso il successo, d’altronde lei è una star, è determinata ad esserlo e nessuno può dirle il contrario!


Maxxxine arriva nelle sale italiane a partire dal 21 Agosto. Ecco il trailer italiano del film:

RASSEGNA PANORAMICA
Maxxxine
7.5
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l'anno di nascita corrisponde con l'uscita di The Truman Show, studente di scienze della comunicazione, vive tra letteratura fantastica e cinema horror. Una personalità basata su Jennifer Check, Barbie e Orlok
maxxxine-un-mostro-e-prima-di-tutto-una-star-recensioneMaxxxine è la giusta fine di una trilogia amata da pubblico e critica. West riutilizza tecniche a lui care in una ambientazione anni '80 ricca di citazioni e icone cinematografiche. La parte che non funziona del tutto in sceneggiatura sono gli approfondimenti di alcuni personaggi. Il tutto ambientato in una Los Angeles anni '80 immersa nella paura del Night Stalker, dove Maxine Minx tenta di raggiungere il suo tanto agognato successo.

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