Con la consueta pre-season del campionato NBA ai nastri di partenza questa notte, a non mancare al solito appuntamento annuale, troviamo anche i ragazzi di 2K e Visual Concepts, che come di consueto ci ripropongono quest’anno il loro nuovo titolo di simulazione cestistica, NBA 2K25. Da ex giocatore dei campi di parquet piemontesi e romani, ovviamente il mio hype attorno al titolo era assai alto, dove grazie ad un codice gentilmente offerto da Cidiverte ho avuto modo di provarlo numerose ore su PlayStation 5. Ergo allacciate le vostre Air Jordan e preparatevi a scendere in campo. Entrati nel menù principale, troviamo subito le diverse modalità proposte quest’anno, composte da La mia CARRIERA, MyTeam, Gioca Ora, WNBA ed ERE La mia NBA.

A parte Gioca ora in cui poter giocare partite rapide con amici o contro la CPU, le mie prime ore spese sul gioco, come ogni anno sono state riversate su La mia CARRIERA, dove dovremo creare il nostro solito alter ego (MP), di cui è anche possibile utilizzare 40 template reali dei giocatori NBA su cui ispirarci, per avventurarci nella città e iniziare la nostra avventura come giocatore di basket professionista. Anche se ormai ahimè è stato abbandonato il bellissimo percorso al college con Draft annesso, una volta scelta la nostra squadra NBA in cui giocare (ho optato per i Phoenix Suns), avremo comunque modo di ripercorrere un po’ di lore, tramite quattro partite ambientate durante la High School e la Coppa del Mondo Under 19, tra l’altro facoltative.

A differenza degli scorsi anni, La Città fortunatamente è stata alleggerita di tanto, sia per quanto riguarda la sua grandezza, sia per gli aspetti dedicati alle invasive micro-transazioni, pubblicità e agli enormi caricamenti mentre si giravano i vari quartieri, che causavano molta lentezza e cali di frame nel gioco (che comunque non sono scomparsi del tutto). Se vi affacciate per la prima volta a questa modalità, magari all’inizio vi potrà sembrare poco chiara e dispersiva, ma ad aiutarvi troverete degli ottimi aiuti olografici sparsi in ogni luogo chiave della città, in cui i ragazzi di 2K vi spiegheranno ogni funzione in maniera chiara e concisa, in modo da rendervi l’esperienza di gioco molto più semplice fin dal suo inizio.

Per il resto il modus operandi è lo stesso: giocare le partite NBA e svolgere gli allenamenti, sbizzarrirci nei campetti disponibili nella città affrontando sfide contro la CPU o contro giocatori online e girare per i vari negozi. Inoltre ho trovato migliorato anche tutto ciò che ruota intorno alle abilità da sbloccare di MP, dai vari distintivi al miglioramento degli attributi, più semplici da ottenere e sviluppare tramite la moneta virtuale, anch’essa più facile da ricevere durante le partite o le diverse sfide, senza optare necessariamente sulle micro-transazioni. Ottima aggiunta è sicuramente l’Abilità G.O.A.T. che permette di utilizzare diversi distintivi a scelta tra quattro categorie: Conclusione, Tiro, Regia, Difesa/Rimbalzi.

Ogni distintivo richiederà di effettuare determinate azioni in partita, che una volta effettuate ci permetteranno di sbloccare questa speciale abilità che aumenterà per quattro minuti vari attributi del giocatore vertiginosamente, trasformandolo in una sorta di Michael Jordan o Kobe Bryant in campo. Certo, se bramate di avere una star da 90 di overall dopo un paio di partite, scordatevelo! Per arrivarci, bisognerà sudarsela dopo un paio di stagioni ad alto livello. Bando alle ciance, la modalità rimane della stessa ossatura delle precedenti, con qualche cutscene dedicata al nostro giocatore ed un po’ di lore, la possibilità di giocare solo le partite chiave e cercare di diventare il G.O.A.T. e fare incetta di titoli e premi NBA.

2K offre un piatto veramente ricco di modalità, anche se….

Stesso modus operandi vale per The W, ma senza tutto ciò che riguarda la città, dove potremo intraprendere una carriera con una giocatrice di basket creata da noi e scegliere due possibili storie, quella di una giovane rookie in rampa di lancio o di una giocatrice non scelta al Draft e che dopo alcuni anni in Europa debutta nella WNBA per riprendersi le sue rivincite. Per chi volesse invece concentrarsi solo sul basket giocato vecchio stile, troviamo le modalità WNBA o ERE La mia NBA, in cui nella prima potremo giocare diverse stagioni con una delle franchigie del basket femminile statunitense, mentre nella seconda potremo ripercorrere una delle tante Ere disponibili tra: Moderna, LeBron, Kobe, Jordan, Magic vs Bird e la new entry l’Era di Steph.

La modalità rimane la medesima degli scorsi anni, in cui è possibile modificare a piacimento filtri, draft e regole, più la nuova accattivante aggiunta come il Torneo FIBA. Altra modalità veramente interessante è la MyGM, che ritorna in grande stile grazie ad un nuovo sistema di benefici e attributi e dove sarà possibile girare anche tra gli uffici del team per cui lavoreremo ed interagire con staff, proprietario e giocatori. In pratica un gameplay GDR in cui grazie alle nostre decisioni starà noi dimostrare di essere il miglior GM della Lega. Infine grazie alla MyNBA Lite invece potremo giocare le classiche stagione NBA in maniera old school, dove tutto sarà più semplificato e ci si concentrerà solo sulle partite stagionali.

NBA 2K25

Idem per i Playoff, in cui potremo cavalcare le fasi finali della stagione NBA in cerca della vittoria del Larry O’Brien Trophy. La modalità MyTEAM invece si ripresenta con qualche nuova aggiunta, soprattutto per migliorare la quality of life del gioco, con il ritorno dell’Auction House, che una volta sbloccata, permetterà di acquistare e vendere giocatori a prezzi variabili in base al mercato. Come al solito le micro-transazioni la fanno (troppo) da protagonista in questa modalità, dove acquistando bustine o moneta virtuale, sarà possibile formare un team competitivo, anche perchè questo, bisogna dirlo, è l’unico vero modo per competere online, visto che sarò veramente raro ottenere facilmente giocatori molto forti.

Unico neo delle modalità offerte in NBA 2K25, rimane l’assenza ingiustificata delle Challenge dedicate ad un giocatore specifico, che dopo quelle inerenti a Jordan e Kobe degli scorsi ultimi due capitoli, non c’è minimamente traccia. Peccato perchè era una modalità assolutamente valida e amata dai fan, che si poteva sfruttare viste le tante stelle che questo sport ha visto calcare sui parquet d’America. Dal Vince Carter che è presente in copertina ripercorrendo la sua Vinsanity, a Dirk Nowitzki e la cavalcata al titolo con i suoi Mavs, dalle imprese di “Dr. J” Julius Erving o l’incredibile carriera di Magic Johnson per citarne alcune, le opportunità erano veramente tante. A mio avviso un’occasione mancata per avere la ciliegina sulla torta.

Una gioia per gli occhi

Il comparto tecnico rimane assolutamente il fiore all’occhiello di NBA 2K25, soprattutto graficamente, dove il team di Visual Concepts ogni anno riesce in qualche modo a sorprendere. Per esempio quest’anno, con il sistema ProPLAY introdotto nel 2023, sono stati fatti altri passi in avanti. Grazie a questa intelligenza artificiale, il team americano infatti è riuscito a replicare con una precisione chirurgica più di 1500 movimenti delle star NBA nel gioco, dalle esultanze, ai dribbling, ai palleggi, tiri e passaggi, riuscendo a ricreare in game in maniera strabiliante le caratteristiche che contraddistinguono giocatori come Giannis, Steph Curry, Allen Iverson, Kobe, Jokic o Ja Morant per fare degli esempi. Anche sul fronte IA ho trovato miglioramenti, dove i nostri compagni di squadra ora sono nettamente più reattivi e prenderanno scelte migliori durante gli schemi e giocate.

Se invece trovavate difficile segnare negli scorsi capitoli, NBA 2K25 invece risulterà nettamente più accessibile a chiunque, e questo grazie al nuovo sistema di tiro Shot Timing Profiles, che permetterà ben cinque opzioni di tempismo e difficoltà. Altra opzione per il tiro è il Pro Stick Rhythm Shooting, dove dovremo fare giù/su con la levetta analogica del pad, rilasciando la levetta seguendo il ritmo di tiro del giocatore. All’inizio potrà sembrare difficile, ma una volta appreso il ritmo di tiro dei vari giocatori in squadra, risulterà abbastanza semplice e soprattutto duttile. Ad ogni modo se vi sembrerà troppo difficile, i ragazzi di Visual Concepts hanno creato un tutorial incredibile, riservato sia per i nuovi giocatori, sia per chi mastica basket videoludico da tempo. Grazie alla modalità Impara 2K infatti chiunque potrà imparare facilmente qualsiasi movimento, meccaniche di gameplay e tutte le novità introdotte nel gioco in maniera semplice e chiara.

NBA 2K25

Il comparto sonoro è sempre un altro aspetto che i ragazzi di 2K non sbagliano mai, e difatti anche quest’anno non mancano l’appuntamento. Dai suoni delle arene, ai cori del pubblico, dei giocatori che scivolano sul parquet o i palleggi, tutto è perfetto. Ottimo anche il tavolo di commento e le voci che lo accompagnano composte da Kevin Harlan, Greg Anthony, Brian Anderson, Grant Hill, Brent Barry, Richard Jefferson, Clark Kellogg, Mike Fratello e le nuove aggiunte Shams Charania, Matt Hurtwitz e l’ex coach Stan Van Gundy, oltre all’immancabile e divertente Half Time Report a metà partita condotto da Shaquille O’Neal, Ernie Johnson e Kenny Smith.

Immancabile anche l’appuntamento che troviamo ogni venerdì con un episodio della consueta 2K TV, presentata dal duo Alexis Morgan e Chris Manning, che ci aggiorneranno su news inerenti al gioco e al mondo NBA. Infine, un plauso anche sulla godibilissima colonna sonora del gioco, con più di 60 tracce (che si rinnovano ogni settimana) di artisti come Eminem, Tee Grizzley, G-Eazy, Marshmello, Quavo e Krs-O.

Il Re è tornato

Nel suo complesso una volta entrati in campo, il realismo che 2K è riuscita a proporre con NBA 2K25 durante le partite è veramente palpabile, soprattutto grazie al tanto cuore e alla passione che il team di sviluppo ha riversato su questa serie, curando il gioco minuziosamente su ogni aspetto grafico e sonoro, tanto da sembrare di essere veramente dentro ad una partita NBA. Inoltre Visual Concept, come dicevamo precedentemente, grazie alle novità apportate al gameplay è stata assolutamente lungimirante, riuscendo a rendere il titolo accessibile a chiunque e allargando il titolo ad una fetta ben più larga di pubblico, a differenza degli scorsi anni dove tanti giocatori risultavano scoraggiati nell’apprendimento del gameplay.

Nonostante il “problema” (meno invasivo degli scorsi anni) delle microtransazioni, di qualche bug e caricamento lento, NBA 2K25 rimane a mio avviso il Re dei titoli sportivi videoludici, capace di divertire numerose ore e soprattutto offrire tantissime modalità in cui sbizzarrirsi sia online che offline, dedicate sia alle nuove, che vecchie generazioni cestistiche, cercando di accontentare tutti. Se siete appassionati di basket o siete solamente curiosi di muovere i primi passi verso un titolo del genere, vi posso garantire che questo gioco non vi deluderà assolutamente e vi darà modo di vivere un’esperienza unica, immersiva e tante ore di divertimento che pochi giochi sportivi sanno fare al giorno d’oggi.

Qui è Gian Connor che vi scrive…e se mi state leggendo, voi…siete la Resistenza!


NBA 2K25 è disponibile su PlayStation 5, Xbox Series X/S, PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e Microsoft Windows.

RASSEGNA PANORAMICA
NBA 2K25
80 %
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Videogamer e Nerd nel midollo Since1986. Sono uno di voi, un gamer di strada, un ribelle che vi scrive con il cuore..un inguaribile romantico partito dai cabinati alla next gen. Ho un solo Dio e quel Dio è Hideo Kojima. Quì è Gian Connor che vi scrive..e se mi state leggendo.. Voi siete la Resistenza
nba-2k25-il-basket-a-stelle-e-strisce-torna-piu-forte-che-mai-i-recensioneNel complesso una volta entrati sul parquet, il realismo che 2K è riuscita a proporre con NBA 2K25 durante le partite è veramente palpabile grazie alla minuziosa cura su ogni aspetto grafico e sonoro, tanto da sembrare di essere veramente ad una partita NBA. Nonostante il "problema" (meno invasivo degli scorsi anni) delle microtransazioni, di qualche bug e caricamento lento, il titolo di 2K rimane il Ré dei titoli sportivi videoludici, accessibile a chiunque, capace di divertire numerose ore e soprattutto offrire tantissime modalità in cui sbizzarrirsi, dedicate sia alle nuove, che vecchie generazioni cestistiche.

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