Nell’ultimo concorso per entrare a far parte dell’Arma dei Carabinieri, tra tutti gli step, era presente il classico test di cultura generale. Tra le varie domande presenti nel quiz, questa volta ce n’è stata una che ha sollevato non poche polemiche e diatribe. Il quesito, infatti, toccava un tema per certi versi insolito, se si pensa al contesto: la domanda riguardava il mondo dei Pokémon.
La domanda, nello specifico, era la seguente: “Qual è, tra le altre, una caratteristica dei Pokémon, le creature dell’omonimo videogioco di Satoshi Tajiri?”. Trattandosi di un quiz a risposta multipla, i candidati potevano scegliere tra “che si nutrano di pizza”, “che non muoiano in combattimento”, “che camminino all’indietro” e “che si spostino con biciclette ad una ruota”.
Il sindacato dei Carabinieri non ha apprezzato questa domanda, la quale sarebbe stata formulata per mettere in eccessiva difficoltà i candidati, considerando l’argomento non solo non pertinente al contesto, ma anche inutile ai fini di una valutazione per permettere l’ingresso o meno nell’Arma. UNARMA, l’associazione sindacale, ha infatti rilasciato un comunicato:
Il comunicato specifica che, in fin dei conti, il problema non è tanto nell’argomento, quanto nella formulazione della domande e del suo contenuto. Perché se l’obiettivo, secondo quanto detto da Antonio Nicolosi, il segretario generale del sindacato, era quello di valutare la vicinanza e la conoscenza dei candidati ad un mondo fatto da tendenze e sottoculture, allora si sarebbe potuto procedere ad un quesito più basilare sullo stesso topic: “Magari, forse per mettere più a suo agio il candidato, si poteva chiedere se Pikachu fosse un personaggio base o già una forma evoluta”.
Il discorso sulla comprensione del perché un argomento come Pokémon sia finito nel quiz, però, alla fine vien meno quando UNARMA chiosa così: “Siamo convinti che di ben altri personaggi e combattimenti un carabiniere dovrebbe occuparsi e prepararsi, o dimostrare di avere requisiti tali da poter affrontare in maniera coerente, lucida e sicura un impegno sociale di certo che va ben oltre la caccia ai Pokémon”.
Fonte: UNARMA
