[Recensione] Cars 3 – Old but Gold

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Sei anni dopo l’uscita del secondo capitolo, Saetta McQueen torna a sul grande schermo con una nuova avventura targata DisneyPixar: Cars 3. La pellicola segna il debutto alla regia per Brian Fee, già storyboard artist dei precedenti capitoli, che ci riporta nel mondo fatto di auto e gare mozza fiato, dove “da questo momento tutto cambierà” per Saetta. Siete Pronti a ritornare in pista?

“Colto alla sprovvista da una nuova generazione di auto da corsa e dopo un grave incidente, Saetta McQueen è costretto a ritirarsi dallo sport che ama. Per tornare in pista avrà bisogno dell’aiuto di Cruz Ramirez, una giovane allenatrice di auto da corsa con tanta voglia di vincere e dovrà riscoprire gli insegnamenti del suo compianto mentore Hudson Hornet: il suo percorso sarà pieno di svolte inaspettate. Per dimostrare di avere ancora la stoffa di un campione, Saetta dovrà gareggiare nella più grande corsa della Piston Cup.”

Cars è stato un film Pixar senza grandi ambizioni: era un classico viaggio dell’eroe, semplice e godibile. Avevamo l’esordiente Saetta McQueen come protagonista che voleva semplicemente vincere la sua prima Piston Cup. Poi con Cars 2, il nostro protagonista è stato messo da parte, per dare spazio alle gag del suo amico Cricchetto, di fatto mancando lo spirito del primo film. Ma con Cars 3 è un ritorno alle origini, si riprendono i valori del primo capitolo, facendo finta che il secondo capitolo non sia esistito.Cars 3 Il film possiamo dire che si basa su un momento delle nostre vite, con il quale tutti prima o poi dobbiamo fare i conti: lo scorrere del tempo e le innovazioni che con esso arrivano; L’irreversibile invecchiamento che non ci deve buttar giù ma deve spronarci a cercare nuovi stimoli. Questo vale anche per il cinema o per qualunque altra azienda.

Sconfitto in pista dall’esordiente Jackson Storm, nuova auto di ultima generazione, Saetta si sente obsoleto e ha paura di fare la fine del suo mentore Doc Hudson, spronato da Sally e il suo amico Cricchetto, decide di allenarsi per poter battere Storm, con l’aiuto di Cruz Ramirez e le sue moderne tecniche di allenamento , mischiate agli insegnamenti del suo vecchio mentore.

Cars 3Riprendendo la semplicità del primo capitolo, il tema dell’invecchiamento verrà affrontato solo con una dialettica superficiale, ovvero la contrapposizione tra potenza ed esperienza. Per citare una frase del trailer: “Non sarai mai veloce quanto Storm, ma puoi essere più furbo di lui”. Possiamo dire che in questo film ci si concentra sul cambiare la propria “filosofia”, non tanto in opposizione al cambiamento che arriva, ma quanto nel riuscire ad adattarsi nel modo migliore possibile al vento del cambiamento.

I fan della saga apprezzeranno sicuramente anche i ritorni di alcuni personaggi presenti nel primo capitolo, totalmente assenti nel secondo, come Chick Hicks, l’antagonista del precedente capitolo e Strip “The King” Weathers.

La regia di questo capitolo non si allontana troppo da quella del primo capitolo, ma il film ha un tono più serio che si rispecchia nella regia, che è mix ben riuscito di regia cinematografica e stile televisivo, per quanto riguarda le sequenze nelle gare, c’è un uso più curato dei dettagli e primi piani che rendono il tutto più dinamico. Per quanto riguarda la fotografia, non abbiamo più l’esagerato uso dei flash,dei simboli della fama e della seduzione della vita veloce, che avevamo nel primo capitolo; a Saetta non interessa più la fama, ma i paparazzi sono sempre pronti a scattare una foto quando meno te lo aspetti. Cambiano anche i colori, che sono meno saturi rispetto a quelli dei precedenti capitoli, evidenziando il fatto che ora Saetta non sta più “giocando”, ma per lui questo momento, questa corsa, è molto importante.

Il montaggio di questo film è ben fatto, perché ci offre momenti di suspense (come nell’incidente, che vediamo nei trailer) ben gestiti e una costante presenza del mitico Doc Hudson, senza renderlo ingombrante. Anche il sonoro va a pari passo con il montaggio, infatti contribuisce ai momenti di tensione e in alcuni casi serve addirittura a caratterizzare un personaggio, come succede durante la presentazione di Jackson Storm, in cui sentiamo prima il rombo del suo motore, che è differente dalle altre auto di vecchia generazione e poi lo vediamo che entra in campo superando tutti.

Cars 3Per quanto riguarda la sceneggiatura, è scritta molto bene nella sua semplciità e linearità: abbiamo un buon antagonista e una bella sfida da superare per il nostro eroe; anche se non è esente da difetti come un buco di trama, non mancano alcune citazioni ad altre pellicole della Pixar, che sono un pò troppo tirate. Passiamo all’’adattamento italiano; Che rappresenta uno dei pregi di questo film a mio parere: Pino Insegno, Ugo Pagliai, Marco Messeri per citare i miei preferiti sono nel cast di voci di questo terzo capitolo e si sente il feeling. Questi attori/doppiatori con le loro voci, hanno azzeccato la caratterizzazione dei loro personaggi, superando quella originale. Tra le special guest del doppiaggio abbiamo Vettel e altri piloti della Formula 1, J-Ax e La Pina, una conduttrice radiofonica.

In conclusione, nonostante i suoi piccoli difetti, Cars 3 è il vero sequel del primo capitolo, con una svolta matura per la trama e per i temi. Posso consigliarvi caldamente la visione di questo film, anche se non avete visto il capitolo precedente. Cars 3 è quindi un film sia per i grandi , che per i più piccoli. Non mancano le gag divertenti che rompono al momento giusto il clima di serietà del film. Posso dire che il film mi ha piacevolmente sorpreso.

https://www.youtube.com/watch?v=JrXaT25D5To