L’attrice, attivista e artista Rose McGowan ha accusato il regista Alexander Payne di averla molestata sessualmente quando lei aveva appena 15 anni e lui ne aveva 28. La McGowan, adesso 46enne, ha postato sui social le sue accuse nei confronti dell’uomo, che ora ha 59 anni. Stando alle parole della donna, ciò che lei vorrebbe sarebbero delle “semplici” scuse.
Alexander Payne. You sat me down & played a soft-core porn movie you directed for Showtime under a different name. I still remember your apartment in Silverlake. You are very well-endowed. You left me on a street corner afterwards. I was 15. pic.twitter.com/mVqiN4S9NW
— Rose McGowan (@rosemcgowan) August 17, 2020
alexander payne. mi hai fatta sedere ed hai fatto partire un porno soft-core che avevi girato per showtime sotto pseudonimo. ricordo ancora il tuo appartamento a silverake. Sei veramente ben dotato. subito dopo mi hai lasciato in strada, ad un angolo. avevo 15 anni.
In un tweet successivo è arrivato il chiarimento di Rose McGowan:
I just want an acknowledgement and an apology. I do not want to destroy. This was me at 15. pic.twitter.com/XeNpsrpY4s
— Rose McGowan (@rosemcgowan) August 17, 2020
voglio solo una presa di coscienza e delle scuse. non voglio distruggere nessuno. questa sono io a 15 anni.
Su Instagram, invece, l’attrice di Streghe è scesa più nel dettaglio, raccontando anche come ha vissuto quell’episodio al momento e negli anni successivi della sua carriera ad Hollywood:
l’altra sera ho sganciato una bomba di verità. per anni ho pensato ad un uomo con cui ho avuto una relazione sessuale. pensavo fosse stata un’esperienza sessuale. ora so di esser stata adescata. ho fatto un provino con lui quando avevo 15 anni. dopo questa mia esperienza con lui ho smesso completamente di recitare, fino a quando non sono stata “scoperta” all’età di 21 anni. Quando successe pensai “massì, facciamolo”. Mi sono persino congratulata con lui quando ha vinto l’oscar nel 2012. a dimostrazione di quanto fossi sprofondata nel culto di hollywood. tre settimane dopo lo scoppio di tutta la faccenda del caso weinstein ho rivalutato la situazione. mi sento in colpa per sganciare una bomba del genere nella vita di qualcuno, ma credo sia una conseguenza dell’esposizione sociale. sono più triste che arrabbiata. triste per la me 15enne. triste per la me adulta che pensa ancora di aver fatto quella scelta. l’adescamento è una cosa reale. e voglio farvi sapere che non è colpa vostra se siete portati a pensare che sia una cosa normale. non lo è. adesso lo so. adesso andrei davanti a questo regista, durante un evento, e gli chiederei sorridendo se si ricorda di aver fatto sesso con me quando avevo 15 anni. e ne riderei. questa è programmazione sociale. se stai cercando di fare sesso con un/una minorenne, stai commettendo un crimine. anche se il/la minore non lo sa. io ero attratta da lui, quindi pensavo dipendesse da me, ma non è corretto. non ero un’adulta. Quando successe, ero appena arrivata ad hollywood e stavo con un membro della famiglia che si occupava di me. ma i lupi ne hanno approfittato.
per favore rendetevi conto che se vi succede una cosa così la vergogna non è vostra, ma loro. reagite. gli approfittatori sono esperti ed io a 15 anni non riuscii a cogliere i segnali.
Nelle ore successive a queste parole, Rose McGowan ha spiegato di aver rotto il silenzio perché riteneva fosse arrivato il momento giusto e perché, in tutti questi anni, dopo essersi resa conto di ciò che era successo, ha iniziato a processare la cosa, fino a quando non ne ha raggiunto una piena consapevolezza.
Fonte: Indiewire