Trovare, o recuperare, quello che più si desidera, è da sempre uno dei sogni più semplici e allo stesso tempo complessi dell’essere umano. Le emozioni, i sentimenti, la realizzazione di un sogno, la famiglia, gli affetti: ognuno di noi ha qualcosa che vuole ottenere dalla vita e, che si tratti di qualcosa di apparentemente semplice o di un obiettivo al limite dell’impossibile, la percezione che abbiamo di questo traguardo è sempre distorta ed ingigantita in qualche modo. Se poi portiamo questa ricerca in quel periodo complesso e magico noto come adolescenza, qualunque traguardo può sembrare allo stesso tempo la più grande delle vittorie e il più irraggiungibile degli obiettivi. Di questo, ma non solo, parla The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes, nuovo film di Tomohisa Taguchi, uscito in Giappone nel 2022 e finalmente in arrivo in Italia il 10, 11 e 12 giugno, grazie ad Anime Factory.

The Tunnel to Summer, the Exit of GoodbyesThe Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes (Natsu e no Tunnel, Sayonara no Deguchi) racconta come le leggi dello spazio e del tempo nel tunnel Urashima non valgano, motivo per cui una volta trovato, debba essere attraversato per raggiungere l’altra parte, dove si troverà ciò che il cuore desidera più di ogni altra cosa. Una notte, Kaoru Tono si imbatte improvvisamente in un tunnel che tanto somiglia a quello di cui ha sentito parlare e, mentre decide se attraversarlo o no, il giovane si ritrova a pensare a sua sorella Karen, morta in un incidente cinque anni prima. Sarà la studentessa Anzu, da poco trasferitasi in città, ad aiutarlo nella sua scelta, offrendosi come accompagnatrice all’interno del tunnel. Ma cosa accadrà una volta che i due ragazzi avranno raggiunto l’altra parte del tunnel?

La pellicola di Tomohisa Taguchi adatta il romanzo di Mei Hachimoku, che a sua volta era stato adattato in un manga di buon successo, e lo fa prendendosi alcune libertà per quanto riguarda la trama, concentrandosi sopratutto sul rapporto tra Tono e Anzu, e sui rispettivi desideri che i due ragazzi cercheranno di realizzare attraversando il tunnel di Urashima. Tutta la vicenda è però una scusa per raccontarci molto altro: il regista e lo studio CLAP ci raccontano lo sviluppo di un rapporto tra due ragazzi che, come tanti, hanno sogni e desideri, paure e ferite, e che devono scoprire o riscoprire il proprio ruolo del mondo lasciando indietro il dolore del passato o il sentirsi inadeguati. I due protagonisti, apparentemente agli antipodi (Anzu erige un muro di indifferenza e apparente apatia, Tono nasconde ogni sofferenza dietro un sorriso, solo per sfogare i propri problemi in esplosioni di ansia che lo portano a fuggire da tutto), sono solo due lati della stessa medaglia.

The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes ci parla infatti, tra l’altro, di autodeterminazione, di scoperta del mondo e dei suoi meccanismi, di fiducia, di amore. Pur raccontandoci una vicenda che non sconvolge per originalità, la delicatezza che permea il lavoro di Taguchi è talmente potente da catturare lo spettatore. Delicatezza che spazia da un character design minimalista a scelte registiche molto chiare ed efficaci: qualunque scena che coinvolge la crescita del rapporto tra i due protagonisti ci mostra con tenerezza l’avvicinamento tra due persone che poco per volta sembrano destinati a completarsi e comprendersi, e lo fa con un ritmo lento scandito da momenti apparentemente infiniti che, tra un simbolismo e l’altro, si concentrano sul mostrarci la scoperta reciproca dei due ragazzi, intenti a capire se stessi e il prossimo. In tutto questo, l’altro grande protagonista è senza dubbio il tunnel che da il titolo al film.

L’apparentemente infinita galleria, realizzata in un perfetto mix tra CGI e disegno a mano, è costellata da alberi dalle tinte autunnali decisamente suggestive, ed è il luogo in cui Tono cerca di recuperare quello che ha perso, mentre Anzu cerca di trovare quello che desidera: entrambi i ragazzi, tuttavia, dovranno capire che il tunnel non è altro che un palliativo, e che le risposte che cercano non sono nascoste in un lungo corridoio alberato e umido che, pur se lenisce il dolore, richiede in cambio quello che è più importante nell’esistenza, ovvero il tempo. The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes gioca infatti su questo cardine della narrazione giapponese e non solo, il “quanto sei disposto a sacrificare” che troviamo in tantissime altre opere di genere e media svariati, ma lo fa sempre con una delicatezza che ci fa dimenticare alcune eccessive semplificazioni a livello di trama, riuscendo a mettere in mostra emozioni, crescita e coinvolgimento in maniera naturale e mai forzata.

Taguchi, regista ormai collaudato dai lavori sulle pellicole dedicate al franchise videoludico Persona, oltre che alla recente Bleach: Thousand Years War Blood e a Digimon Adventure: Last Evolution Kizuna, svolge un eccellente lavoro anche e soprattutto con il comparto sonoro ed il sound design del film, estremamente convincente sia quando ci porta dentro al punto di vista dei singoli protagonisti (l’ansia e le fughe di Tono, che a volte ricordano le celeberrime fughe di Shinji Ikari sono probabilmente l’aspetto migliore in questo senso), sia quando accompagna i momenti più importanti con una colonna sonora mai sopra le righe e con la splendida “Finale.” di Eill, tema portante della pellicola.

The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes ha tutte le qualità per replicare anche in Italia, seppur ovviamente in maniera minore, il successo ottenuto in patria e non solo, grazie al quale ha vinto il Paul Grimault Award all’ Annecy International Animation Film Festival del 2023. Una delicata storia di scoperta di se stessi, d’amore, di scelte e sacrifici, messa in scena da un regista abile nel farci empatizzare con due ragazzi che rappresentano alla perfezione tutti i dubbi dell’adolescenza e la ricerca del proprio posto nel mondo. Un piccolo gioiello che, pur senza brillare per originalità, non può che far breccia nei cuori degli spettatori.


The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes è al cinema il 10, 11 e 12 giugno come evento speciale. Di seguito il trailer ufficiale del film:

RASSEGNA PANORAMICA
The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes
8,5
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Il vecchio della redazione: un cocktail a base di supereroi, battle shonen, videogiochi, basket, fantasy e metal. Agitare, ma non troppo (che poi sta male), prima dell'uso.
the-tunnel-to-summer-the-exit-of-goodbyes-trovare-cio-che-desideri-recensioneThe Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes ha tutte le qualità per replicare anche in Italia, seppur ovviamente in maniera minore, il successo ottenuto in patria e non solo, grazie al quale ha vinto il Paul Grimault Award all' Annecy International Animation Film Festival del 2023. Una delicata storia di scoperta di se stessi, d'amore, di scelte e sacrifici, messa in scena da un regista abile nel farci empatizzare con due ragazzi che rappresentano alla perfezione tutti i dubbi dell'adolescenza e la ricerca del proprio posto nel mondo. Un piccolo gioiello che, pur senza brillare per originalità, non può che far breccia nei cuori degli spettatori. 

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