Art of The Brick: L'Arte in formato LEGO®

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Quando qualcuno parla di Arte il più delle volte si riferisce alle classiche forme di arti visive come la Pittura, la Scultura o l’Architettura e solo di recente a questa antica ed emozionante parola vengono associati i concetti di Fotografia, Scrittura, Musica, Cinema o Fumetto. Oggi andremo a parlarvi di qualcosa di molto più particolare, una forma di scultura che si evolve a partire dal suo particolare elemento di costruzione: i LEGO®
Durante la giornata di sabato 12 novembre, noi di RedCapes.it, abbiamo avuto la possibilità di visitare The Art of the Brick, una mostra di vere e proprie opere d’arte costruite dall’artista Nathan Sawaya con i mattoncini colorati più famosi al mondo. L’esposizione ha fatto il giro del globo da Taipei a Sydney, da Londra a New York, passando per i più importanti e famosi musei sino ad arrivare in Italia a Roma e a Milano, dove la mostra si terrà fino al 29 Gennaio 2017 presso la Fabbrica del Vapore.

Quasi nessuno ha un blocco di marmo a casa, ma spero che da oggi tutti
sentano l’ispirazione trasportarli verso una manciata di mattoncini LEGO®
ed oltre sentieri già abbattuti – Nathan Sawaya

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L’Urlo di Munch
L’esibizione si apre con alcune delle opere più basilari e semplici, una mano che regge un mattoncino, un mappamondo, il sistema solare, piccole grandi sculture che servono da introduzione a quello che si vedrà successivamente. Con una piccola anteprima dell’immensità delle opere che succederanno, si viene investiti da subito da un’atmosfera che cerca di colpire il pubblico dando l’idea che i LEGO® non siano un giocattolo esclusivo dei bambini ma, con la caparbietà e la peculiarità con cui sono state costruite, possano diventare una forma d’arte adulta e matura.
 
La Venere di Milo
La Venere di Milo
Segue poi una transizione, dalle opere originali frutto del genio creativo di Sawaya si passa all’emulazione. L’artista è riuscito a dare una nuova vita ad alcune delle opere classiche più importanti della storia della Pittura e dell’Architettura ricostruendo quadri bidimensionali come la Monna Lisa, opere tridimensionali come la Venere di Milo sino ad uscire dagli schemi usando una tecnica mista per far uscire dalla quarta parete l’Urlo di Munch e l’orecchino de La Ragazza con l’Orecchino di Perla. Ogni opera è fortemente similare alla sua controparte originale ma con l’ausilio dei mattoncini LEGO® riesce a fornire una caratteristica poligonale che modernizza e rinvigorisce il messaggio veicolato.
 
Ma se è vero che la scultura, indipendentemente dal materiale con cui viene realizzata, deve essere in primo luogo un mezzo di espressione non potevano in alcun modo mancare le opere più personali dell’Artista. Una volta compresa a pieno la potenzialità dei mattoncini grazie all’emulazione, il passo successivo è quello di affacciarsi su qualcosa di completamente nuovo ed inedito che ci indica molto della personalità del creatore. Nathan Sawaya è un eterno bambino rinchiuso nel corpo di un adulto ma che come adulto ha in sé la consapevolezza e la coscienza frutto dell’esperienza di vita. Elementi contrastanti e ben distinti che riescono a trovare spazio in molte delle sue opere, a partire dal materiale scelto. Chi da piccolo non ha amato il mondo dei dinosauri? Con un tirannosauro da oltre ottantamila pezzi Sawaya ci fa notare che tale passione non è mai svanita ed allo stesso modo con la realizzazione di un uomo pronto a sfondare la parete delle sue dimensioni, ci mostra quanto egli stesso sia cresciuto con un forte desiderio di evasione.
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Dopo anni di Avvocariato, Sawaya ha sentito il bisogno di evadere nella sua passione
La scelta di ogni soggetto e di ogni colore ci dice molto sul messaggio che Nathan vuole veicolare, ogni opera ha il suo intento ed ogni intento un motivo che tanto più si prosegue nel percorso preposto tanto più diventa palpabile ed intuibile.
Art of the Brick è così una mostra imperdibile che non solo espone delle opere meravigliose costruite dalla pazienza e dal genio ma che riesce fondamentalmente a trasmettere e scaturire una vastità di sentimenti differenti. Il mattoncino è per tutti un simbolo legato alle memorie passate della nostra gioventù e Sawaya non vuole abbandonare quei ricordi, quella passione, vuole invece spingerla e promulgarla affinché tutti, di qualunque età e genere, comprendano il potenziale di un piccolo e semplice mattoncino.
Non potevo resistere all'idea di far parte di un'opera d'Arte
Non potevo resistere all’idea di far parte di un’opera d’Arte

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