Sergio Bonelli Editore ci porta, con la Linea Audace, il primo vero e proprio progetto manga italiano, Attica di Giacomo Keison Bevilacqua.

La serie segue le avventure di un gruppo di ragazzi che vivono nell’avanzata e tecnologica Attica, una delle meraviglie del loro ventunesimo secolo, una meraviglia che però nasconde un segreto. Infatti, i ragazzi si troveranno tra le mani un mistero che riguarda l’origine di Attica e la sua catena di commando, un segreto che solo grazie ai loro poteri speciali potrà venire giù insieme alle mura della città.

Il fumetto, facente parte della linea Audace di SBE, riesce finalmente a svecchiare il panorama di fumetti della stessa linea che, seppur molto più attuale dell’intera produzione della casa editrice, ancora si lega ai propri personaggi di punta come Mister No per potersi ricavare un posto nel cuore dei lettori. Infatti, Attica non presenta nessun classico personaggio della casa editrice, è un prodotto nuovo, con dei giovani protagonisti e una voce che nel fumetto italiano si sta facendo sentire, quella di Bevilacqua. Il primo volume presenta certamente molte potenzialità sia come fumetto giovane che come manga italiano: tutto, a partire dal formato e dai disegni, richiama il mondo orientale. Ai più sicuramente non sarà sfuggito, negli anni trascorsi, l’interesse di portare il “manga” in salsa italiana, ed Attica ne è il risultato. Un frenetico manga d’azione che mischia la mitologia e l’eredità dei Kamen Raider (Masked Raider) e delle serie dei Power Rangers, riportandoci a come inizialmente tutte quelle serie Tokusatsu sono arrivate sugli schermi italiani.

L’elemento più interessante dello stesso fumetto è però il disegno: infatti, per chi come noi ha seguito l’evoluzione dell’autore in questi anni, da Lavender a Il Suono del Mondo a Memoria, ci si trova di fronte ad un’altra evoluzione che lo avvicina decisamente di più allo stile “shonen jump” che a quello a cui sono abituati giovani e meno giovani che si aspettano dalla SBE. Il principale punto di forza di questo nuovo lavoro è sicuramente la chiarezza con cui l’azione è rappresentata, che di fatto attira l’occhio e mantiene il lettore incollato al fumetto. Persino il character design è proprio semplice ed immediato e richiama quella voglia che da bambini si aveva di diventare dei “super sentai” con poco o nulla, se non l’immaginazione che tra l’altro contraddistingue i bambini.

Bevilacqua, con questo primo volume di sei, ci porta nel cuore della città mostrandoci i vari personaggi che si muovono al suo interno e il livello di avanzata tecnologia che ha permesso alla città di prosperare, ma allo stesso tempo che l’ha isolata dal resto del mondo. I nostri cinque protagonisti sono dei semplici ragazzi, la cui normalità verrà turbata dal risvegliarsi in loro di poteri straordinari che li metteranno nel mirino della misteriosa “cerchia” che controlla Attica e di fatto li renderà dei “vigilanti mascherati” alla ricerca della verità.

RASSEGNA PANORAMICA
Attica 1 (di 6)
7
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Sono Luca, fin da piccolo mi sono interessato ai fumetti e successivamente alle serie tv, quando mi è stata data la possibilità di parlare delle mie passioni mi sono ficcato in questo progetto. PS: Ryan Ottley mi ha chiamato Tyrion non ricordandosi il mio nome.
attica-1-di-6-di-giacomo-keison-bevilacqua-il-tokusatsu-tutto-italiano-recensioneBevilacqua con questo primo volume di sei ci porta nel cuore della città mostrandoci i vari personaggi che si muovono al suo interno e il livello di avanzata tecnologia che ha permesso alla città di prosperare, ma allo stesso tempo che lo ha isolata dal resto del mondo. I nostri 5 protagonisti, sono dei semplici ragazzi la cui normalità verrà turbata dal risvegliarsi in loro di poteri straordinari che li metteranno nel mirino della misteriosa "cerchia" che controlla Attica e di fatto li renderà dei "vigilanti mascherati" alla ricerca della verità. 

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