Deadly Class 1×01 – “Reagan Youth” | Recensione

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Gli anni ’80 sono stati un periodo movimentato per gli Stati Uniti, anni che potremmo definire in tutto e per tutto “punk”. Esattamente come punk è l’anima di Rick Remender, rinomato scrittore dell’attuale scena fumettistica, fama acquisita anche grazie alla sue serie Deadly Class, realizzata insieme al disegnatore Wes Craig. Negli anni, sempre più lettori si sono affezionati ai suoi personaggi, tanto da portare i fratelli Anthony e Joe Russo, reduci dai loro impegni per i Marvel Studios, a voler trarne una serie televisiva.

deadly classSentirsi persi, spaesati, è una sensazione niente affatto strana, soprattutto quando si è adolescenti. Perdere la fiducia nelle istituzioni, negli amici, nei propri genitori. Ma se questi sono stati uccisi da una pazza, buttatasi da un palazzo in seguito alla chiusura dei manicomi voluta dal presidente Ronald Reagan… Allora qualche buona ragione per essere incazzato col mondo potresti averla. E’ esattamente quello che è successo a Marcus Lopez Arguello. Fuggito dal suo orfanotrofio, il giovane ora vive di stenti come un senzatetto, senza alcuna prospettiva positiva per il suo futuro, contemplando più e più volte di farla finita. E’ proprio in questo momento che si palesa un’occasione di riscatto, occasione rappresentata dal maestro Lin, preside della scuole di arti oscure King’s Dominion, scuola in cui giovani rampolli di ricche famiglie o dei disperati come Marcus imparano ad uccidere.

Chi da piccolo non ha mai fantasticato di andare a studiare a Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria di Harry Potter? Per il piccolo maghetto, è stata una vera e propria salvezza (alle volte), dandogli un posto dove stare, degli amici, e anche dei nemici. E’ esattamente quello che accade anche al nostro Marcus, per il quale si aprono le porte di un collegio senza scrupoli, fondato sulla violenza e, soprattutto, sulla sopravvivenza. Ma pur sempre un collegio, abitato da giovani provenienti da ogni parte del mondo, da ogni estrazione sociale. Fin da subito, rivediamo alcune dinamiche tipiche delle scuole americani: in primis, ci vengono mostrati ad esempio le affiliazioni, i “club”, e i “ratti”, gli studenti che non fanno parte di nessun gruppo, gli emarginati, gli “sfigati”. L’accostamento con gli animali non è casuale: parlando di sopravvivenza, esattamente come fanno gli animali, questi si riuniscono in branchi proprio per difendersi dagli aggressori esterni. Già in questo primo episodio incontriamo alcuni dei personaggi che gravitano attorno a Marcus, amici, alleati, maestri, amanti, e, ovviamente, rivali e nemici.

Interessante è anche la collocazione storica della vicenda, resa grazie ad una colonna sonora che non sarebbe affatto strano se riportasse alla memoria pellicole di quel periodo. E anche gli appassionati di fumetti ritroveranno citazioni e dialoghi che si rifanno ad alcune storie e saghe iconiche degli anni ’80.

Questo primo antipasto insomma ci regala ottime aspettative per l’adattamento di Deadly Class, che verrà distribuito nel nostro paese dalla piattaforma di streaming TimVision. Trattandosi di una serie dai toni molto forti, non solo per via della violenza dilagante, ma anche per l’ampio uso di droghe (cosa che ancora una volta richiama il periodo storico), resta la curiosità di scoprire come queste tematiche verranno affrontate: anche se, sono abbastanza certo, che ciò verrà fatto alla medesima maniera con cui Remender sta raccontando la sua esplosiva serie.

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