Disney+ – È polemica per l’arrivo delle serie Marvel prodotte da Netflix

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Disney+ nelle ultime ore è finita al centro delle polemiche per l’imminente arrivo sulla piattaforma streaming delle serie Marvel originariamente sviluppate per Netflix, tra cui Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage, Iron Fist, The Defenders, The Punisher e Agents of S.H.I.E.L.D..

L’iniziativa della piattaforma è infatti arrivata al centro delle attenzioni del Parents Television and Media Council (PTC). Ma facciamo un passo indietro. Portato ciclicamente alla ribalta per varie iniziative atte a boicottare la pellicola o la serie di turno, Il PTC è un ben noto gruppo di pressione statunitense che pubblica recensioni e ricerche non scientifiche sui programmi televisivi, film e serie, e sul potenziale effetto dannoso che potrebbero avere per lo sviluppo dei minori.

Nonostante le loro ricerche non siano supportate da studi scientifici, da nessun organismo di controllo indipendente o e nonostante il numero di iscritti non raggiunga nemmeno l’1% della popolazione USA (si segnalano 12.000 membri attivi ad ottobre 2010), le dichiarazioni e le iniziative del gruppo trovano sempre ampia copertura mediatica. Tra le usuali iniziative del PTC nei confronti di programmi considerati dannosi per i minori vi sono l’invito a non guardarli per i telespettatori, a boicottare i loro spazi pubblicitari nonché invitare le emittenti a limitarne i contenuti o sospenderli del tutto.

L’associazione nelle specifico contesta a Disney di voler aggiungere nel catalogo le suddette serie, le quali mostrano tematiche più adulte rispetto agli altri prodotti Marvel e sono significativamente più violente rispetto alle altre offerte del catalogo Disney+. Tim Winter, presidente del PTC ha detto in una dichiarazione:

Per più di 98 anni, la Walt Disney Company è stata sinonimo delle parole Family Friendly, e non riesco a pensare a nessun’altra società nella storia americana che si sia appoggiata maggiormente sulle schiene – e sui portafogli – di genitori e famiglie. L’omonima piattaforma dell’azienda Disney Plus si è logicamente commercializzata come un servizio di streaming per famiglie e i genitori hanno riposto la loro fiducia nella Disney per offrire proprio questo.”

Winter ha poi aggiunto:

Sembra selvaggiamente ‘off-brand’ per Disney Plus per aggiungere TV-MA e programmazione R-rated a questa piattaforma, apparentemente per aumentare le entrate di abbonamento. Quindi cosa viene dopo, l’aggiunta di spettacoli di striptease dal vivo in Fantasyland a Disney World?

Contestualmente al rilascio delle serie, a partire dal 16 marzo la piattaforma aggiornerà le impostazioni della funzione parental control, con l’aggiunta di un’opzione per selezionare le restrizioni per la valutazione dei contenuti per ogni profilo e per aggiungere un PIN per bloccare i profili. Il PTC ha applaudito l’iniziativa atta a rafforzare il parental control, ma ha ribadito quanto segue:

Non c’è bisogno che Disney Plus competa con i contenuti espliciti di altre piattaforme di streaming. Disney detiene già il vantaggio competitivo di una piattaforma di streaming che è la più sicura per le famiglie. La sua incursione nella tariffa TV-MA-rated macchierà per sempre la sua corona familiare.”

Fonte: Variety

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