Domani è un altro giorno di Simone Spada | Recensione

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Settimana piena di cinema italiano questa che é in corso, ma soprattutto piena di opere seconde. Oltre a Croce e Delizia di Simone Godano, esce questa commedia drammatica diretta da Simone Spada, che lo scorso anno aveva esordito alla regia con Hotel Gagarin. In questa sua opera seconda, rifà il film Truman – un amico vero é per sempre, che era uscito 4 anni fá, ma che non aveva avuto molto successo in Italia; forte di una storia bella e intelligente e del fatto che aveva visto molti premi Goya (gli Oscar Spagnoli), è stato deciso di farne un remake. Protagonisti questa volta un duo che il cinema italiano  già conosce molto bene , ovvero Marco Giallini e Valerio Mastrandrea. Grandi amici da sempre e protagonisti di tanti progetti cinematografici insieme, erano la scelta perfetta per interpretare 2 grandi amici fin dall’ infanzia. Come per il film Il Testimone Invisibile uscito alcuni mesi fa, che era anch’egli remake di un film spagnolo ci troviamo di fronte ad un copia e incolla delle cose più importanti e a pochissimi idee originali. Ma andiamo con ordine.Sicuramente questo, rispetto all’altro remake, ha una cosa che rende tutto migliore, ovvero la sceneggiatura e gli attori. La sceneggiatura è stata scritta da Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo ovvero 2 dei 3 autori che hanno ideato la serie Boris, e di loro ci si può ben fidare. Infatti ci sono molte idee narrative buone in questo film e rispetto al suo originale fa’ anche molto più ridere. Il problema è principalmente per quanto riguarda il resto , tutte le situazioni son davvero le stesse dal inizio alla fine, e quando lo si guarda , per chi ha visto l’originale sembrerà di esser davanti ad un qualcosa di già visto, rispetto che ad un prodotto totalmente nuovo.

L’altra ottima cosa sono gli attori, che riescono perfettamente ad interpretare questi 2 protagonisti. Marco Giallini che riprende il ruolo realizzato da Ricardo Darin è stato davvero bravo, riesce a far ridere e ad emozionare nei 100 minuti della durata della pellicola, unica pecca : Giallini non sà piangere. Molto bravo anche Valerio Mastandrea che rispetto all’ originale , dove ad interpretare il ruolo era Javier Rodriguez parla molto di meno e si esprime soprattutto con sguardi e attimi davvero intensi, cosa che Valerio negli ultimi anni ha molto imparato ad utilizzare. Bello anche il rapporto che è stato creato con Paco il cane, che, anche se molto diverso dal originale riesce ad avere dei momenti interessanti e divertenti, come ad esempio la scena dell’ erba al parco. In sostanza , si consiglia la visione a tutti, però come era stato per The Place, un altro film dove Mastandrea era protagonista, si consiglia soprattutto a chi l’originale non lo ha visto, perchè sennò si potrebbe uscire dalla sala domandandosi : perchè lo hanno fatto?