È morta Monica Vitti, la grande attrice aveva 90 anni

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Monica Vitti, una delle più grandi icone del cinema italiano, è venuta a mancare nelle ultime ore.

Vere e propria istituzione della cinematografia italiana, l’attrice era assente dalle scene dal 2001, quando fu ricevuta al Quirinale in occasione dei David di Donatello. Monica Vitti è stata affetta da una malattia neuro degenerativa simile all’Alzheimer, che l’ha progressivamente costretta a ritirarsi a vita privata, accudita dal marito Roberto Russo che negli anni ne ha gelosamente difeso la privacy. È stato proprio il marito a chiedere all’amico comune Walter Veltroni di comunicare la triste notizia in sua vece. Potete vedere il messaggio diffuso da Veltroni a seguire qui sotto:

Musa di Michelangelo Antonioni e regina della commedia all’italiana nel suo sodalizio con Alberto Sordi, l’eredità di Monica Vitti è a tutt’oggi radicata con forza nel mondo del cinema nostrano.

Nata Maria Luisa Ceciarelli a Roma, il 3 novembre del 1931 è cresciuta in Sicilia prima della guerra a causa del lavoro del padre. Innamorata della recitazione fin dall’adolescenza, Monica Vitti si è diplomata all’Accademia d’arte nel 1953. Dopo aver mostrato lampi del suo fulgido talento sui palcoscenici teatrali, l’attrice esordisce sul grande schermo nel ’55 con una piccola parte in Adriana Lecouvreur, film diretto da Guido Salvini tratto dalla celebre opera teatrale, dove recita a fianco di Valentina Cortese, Gabriele Ferzetti e Memo Benassi. Cinque anni dopo inaugura il suo sodalizio con il regista Michelangelo Antonioni – con il quale intrecciò una relazione artistica e sentimentale – che ne fece la sua musa e la protagonista nella sua celebre tetralogia cosiddetta dell’incomunicabilità. Diventò così la tormentata Claudia in L’avventura (1960), la tentatrice Valentina di La notte (1961), la misteriosa e scontenta Vittoria di L’eclisse (1962) e la nevrotica Giuliana in Deserto rosso (1964).

Nella seconda metà degli anni 60 abbraccia la commedia grazie a Mario Monicelli che la vuole come protagonista in La ragazza con la pistola, film che cambierà la percezione del grande pubblico nei suoi confronti. Seguiranno Il disco volante di Tinto Brass (1966), Ti ho sposato per allegria di Luciano Salce  (1967 ) e La cintura di castità di Pasquale Festa Campanile (1967). Negli anni 70 affianco i maggiori registi italiani tra cui Dino Risi, Ettore Scola e Luigi Magni, consolidando la sua intesa con Alberto Sordi grazie a film da lui diretti quali Amore mio aiutami e Polvere di stelle.

Nel corso della sua straordinaria carriera, la Vitti ha potuto fregiarsi dei riconoscimenti più prestigiosi, tra cui 5 David di Donatello come migliore attrice protagonista ai quali hanno fatto seguito altri quattro riconoscimenti speciali, 3 Nastri d’Argento, 12 Globi d’oro (di cui due alla carriera), un Ciak d’oro alla carriera, un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’argento alla Berlinale, una Cocha de Plata a San Sebastián, ed una candidatura ai premi BAFTA.

Fonte: ANSA

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