El Cid è la nuova serie Spagnola prodotta da Amazon Prime Video e che vede protagonista Jaime Lorente, già noto per La Casa di Carta ed Elite. La serie si basa sulla storia del campione Rodrigo Díaz de Bivar, interpretato da Lorente ed è sviluppata da Luis Arranz e José Velasco, già noti per altre produzioni di genere storico/medievale. La serie sarà però riuscita a dare un nuovo forte progetto alla piattaforma di Bezos? Scopriamolo insieme.
La serie è ambientata durante il periodo della Riconquista (722-1492), che ha visto gli eserciti Cristiani conquistare la penisola iberica, precedentemente sotto il controllo degli arabi. Nella serie seguiamo la storia di Rodrigo Díaz de Bivar (Lorente), scudiero del figlio del Re, Sancho el Fuerte (Fran Ortiz). Essendosi dimostrato un valoroso alleato, il Re lo manderà insieme al figlio a combattere per la Cristianità e riconquistare i territori che sono stati sottratti. Presto Ruy, così è soprannominato dagli amici, si dimostrerà in battaglia un vero campione e le sue gesta gli varranno il titolo di El Campeador dai cristiani mentre El Cid presso gli arabi. L’uomo si dividerà tra i suoi doveri per il regno e la sua natura leale insieme anche alle battaglie medievali che hanno caratterizzato il periodo.
Arranz e Velasco, essendo entrambi molto vicini (almeno geograficamente) alla storia, riescono a capire e ad inserire nella narrazione la religione molto meglio di altre produzioni dello stesso genere che si rifanno a questo periodo storico. Ruy, così come tutti i personaggi, viene definito dalla religione e della strada che Dio ha pensato per lui e per tutti gli altri. Ogni personaggio, infatti, è guidato dal suo credo e lo si evince dai dialoghi, che possono sembrare artefatti, dato che mettono in continuazione di mezzo la religione, ma in realtà trovano motivo d’essere. Insieme all’importanza del credo vi è l’ambizione e insieme ad essa la lotta fratricida per la corona, oltre che la vendetta per torti a noi sconosciuti all’inizio della serie, ma che poi scopriremo. Spesso, però, è la stessa religione a venir messa in discussione o addirittura a venir usata, se non proprio sfruttata, come motore e propulsione per l’ambizione: non a caso, la lotta per il potere è portata avanti dallo stesso Vescovo e dal Conte, due figure importanti nella tradizione medievale e che qui diventano non più riferimento ma anche minaccia.
I personaggi, a parte Ruy (seppur abbia le sue debolezze), sono caratterizzati da dubbi, dolori, gelosie e battaglie sia sul campo che nel proprio animo. Per quello che riguardo il cast, risponde precisamente a tutti i requisiti dei drammi medievali, che essi ereditano da Shakespeare come l’infanta Urraca (Alicia Sanz) che è gelosa nei confronti del fratello Sancho, Alfonso (Jaime Olías) che è invidioso di Sancho anch’egli e che vuole essere più presente sul campo di battaglia e persino la stessa moglie di Re Ferdinando, Sancha (Elia Galera). Insomma, il nutrito cast gira sempre attorno all’ambita corona e questo comporta problemi anche allo stesso protagonista Ruy. Ovviamente in qualsiasi storia medievale ed eroica vi deve essere il controaltare per l’eroe: chi è il Loki di Ruy? Orduño (Pablo Álvarez), figlio del conte Flain, uno dei principali cospiratori insieme al Vescovo, che non riesce a sopportare che Ruy da semplice scudiero stia diventando sempre più importante alla corte e uno dei più fidati del Re insieme a Sancho.
Sulla carta, una serie del genere per poter trovare il suo posto in un pubblico generalista necessiterebbe di una regia quanto meno ispirata. Purtroppo di essa non ve n’é neanche l’ombra. Le battaglie, che sono molte per soli cinque episodi, sono caotiche e difficili da seguire, colpa di continui scavallamenti di campo e una fotografia non proprio pregevole. Insomma, dal punto di vista puramente tecnico non è nulla di nuovo, non riesce neanche ad essere chiara se non quando gli scontri sono uno contro uno e anche in quel caso non si riesce comunque a dare un senso di urgenza o chiusura.
Possiamo dire che, in definitiva, questa serie in puro stile Medievale mette in scena sia le storie delle grandi battaglie che hanno caratterizzato quel periodo, sia gli intrighi di corte, ma anche gli interessi amorosi di Ruy e il rapporto di lealtà che lega lo stesso Cid al suo Principe e alla sua famiglia. Seppur nulla di incredibilmente nuovo, e nemmeno audace, la serie nei cinque episodi non perde tempo e fa trascorrere il tempo senza troppi intoppi, si parte da un punto A e si arriva ad un punto B, con nel mezzo interessanti sviluppi sia per i personaggi che per lo stato dei conflitti. Una serie sufficiente per quello che mette in gioco, ma che non riesce a distinguersi dagli altri prodotti a tema Medievale, visto che, sostanzialmente, non propone nulla di nuovo: proprio per questo motivo El Cid difficilmente potrà imprimersi nel vasto catalogo di Prime come altre produzioni hanno saputo fare, ma le basi ci sono e speriamo di sbagliarci.
La prima stagione di El Cid sarà disponibile su Amazon Prime Video a partire da venerdì 18 Dicembre. Di seguito potete visionare il trailer della serie tv: