Eternals – Inclusività e diversità nel nuovo film Marvel diretto da Chloé Zhao | Recensione | Roma FF16

Primo film Marvel diretto e co-scritto della regista Premio Oscar (Nomadland) Chloè Zhao e primo film Marvel diretto da un regista premio Oscar, Eternals è una classica storia d’origine dove a colpire è sicuramente la messa in scena. Il tocco di Zhao è visibile e rintracciabile anche in questa nuova opera lontanissima dai suoi altri prodotti, non priva di quel lato autoriale ed elegante.

Certo, quando si pensa ad un cinecomic, come direbbe qualcuno, non si pensa a qualcosa di puramente cinematografico, ma ecco che con Eternals certe affermazioni sono pronte ad essere ribaltate trovandosi prima di tutto di fronte ad una pellicola visivamente ineccepibile. Suggestivi campi lunghi tanto da trasformarsi in veri e propri quadri, fotografia sospesa e luminosa affidata a Ben Davis, formazioni di battaglia eleganti e personaggi perfettamente amalgamati con l’ambiente, fanno del film di Zhao una vera e propria gioia per gli occhi anche in quei momenti in cui la CGI non riesce del tutto a convincere.

Corale a tutti gli effetti, Eternals è una storia di origini che presenta al grande pubblico personaggi che non erano mai stati esplorati dai precedenti film, motivo per il quale tutta la pellicola decide di approfondire e prendersi del tempo per mostrare e mettere in scena ognuno di questi nuovi eroi che non potranno non avere una grandissima importanza nella Fase successiva del Marvel Cinematic Universe. Parole d’ordine del film sono inclusvità ed uguaglianza a partire dal gruppo di eroi. Cinque donne e cinque uomini compongono la formazione, ognuno di loro con un potere o una caratteristica che li distingue dagli altri. Che sia una differenza fisica o di abilità ognuno di loro ha realmente qualcosa da raccontare.

L’intera pellicola ruota quasi completamente attorno ai personaggi di Sersi e Ikaris, interpretati da Gemma Chan e Richard Madden. Il loro rapporto, la loro storia, sarà centrale, dando il via a molte delle svolte narrative che vengono prese durante tutto il corso del film. La parte comica è affidata completamente a Kingo, interpretato da Kumali Nanjiani perfettamente a suo agio in un ruolo divertente ed eccentrico, appoggiato da una spalla davvero esilarante. Sprite, aliena reclusa nel corpo di una bambina, è tra le personagge più interessanti. La ragazza vorrebbe vivere, amare come un’adulta ma continuamente impossibilitata a causa della sua condizione fisica, motivo per il quale è spesso portata a delle scelte sbagliate. Phastos, il cervello del gruppo, un vero e proprio ingegnere, si fa portavoce di tutta una minoranza che fino ad ora non era mai stata rappresentata in nessun cinecomic, risultando tra i personaggi più innovativi di questa nuova Fase appena iniziata. Infine Thena, interpretata dall’eterea Angelina Jolie che pur avendo una screen time ridotto rispetto ai suoi colleghi, si fa volto di uno degli eroi più sfaccettati dell’intero film. Durante la conferenza stampa la stessa Jolie ha definito Thena un faro in grado di far luce sulla vita di tutte quelle persone che vivono una condizione di oppressione fisica e mentale, un’eroina che ha sentito particolarmente vicina.

Ambientato non più nelle metropoli e in città distrutte, Eternals preferisce spostare l’azione in luoghi lontani sia nel tempo che nello spazio. Temporalmente destrutturato, il film proietta lo spettatore avanti e indietro nel tempo, contestualizzando la vita degli Eterni e dei Devianti dalla creazione del Mondo ad oggi; spostando l’azione in luoghi desolati e dall’incredibile forza naturalistica, abbandonando quindi le città distrutte che tanto erano state luoghi cari ad altri film precedenti. Da ciò, nasce l’esigenza di raccontare una storia dai risvolti ambientalisti, dove la paura non è dovuta solo dal mostro che distrugge, ma anche dalla Terra stessa giunta ad un punto di collasso dal quale è difficile scappare.

Nonostante i molti aspetti positivi, c’è da dire che Eternals può risultare un film a tratti pesante e prolisso, complici forse i troppi “spiegoni” presenti dall’inizio alla fine. Se in ambito cinematografico viene spesso utilizzata la frase “show don’t tell” – “mostra e non dire”, in questo caso viene detto molto, a tratti troppo.

Non staremo qui a dirvi di rimanere seduti dopo i titoli di coda, se siete a questo punto sarete ormai abituati ai finali Marvel, ma in questo caso ne vale davvero la pena. Se il primo finale (interessante ma qualitativamente scadente) mette in scena un nuovo ed inaspettato ingresso che a tutti gli effetti entrerà a far parte della nuova Fase, il secondo andrà in qualche modo ad approfondire uno di quei personaggi che per tutto il film è rimasto nascosto, confermando quanto trapelato durante questi mesi.

Eternals è sicuramente un nuovo modo di concepire i cinecomic. Con uno sguardo autoriale non tipico in questo genere di rappresentazioni, racconta la storia di un gruppo di ousiders che a loro modo cerca spazio nel mondo. Inclusività e uguaglianza sono le parole d’ordine del film dove si distinguono personaggi sfaccettati e dai risvolti inaspettati. Il tocco di Chloé Zhao si fa marcato ed inconfondibile ma pecca laddove preferisce spiegare piuttosto che mostrare. Vero e proprio film corale, mette in mostra un parterre vario di eroi alcuni più approfonditi di altri, tutti con delle caratteristiche forti e riconoscibili. Insomma un film appagante per gli occhi in grado di raccontare i supereroi in un modo inedito ed originale senza stravolgere il senso di questo genere cinematografico, diventato uno dei più apprezzati degli ultimi anni.