Una scuola che insegna a degli adolescenti dotati di superpoteri come usare i propri poteri per aiutare il prossimo, una trama già sentita –sopratutto se pensiamo a un certo istituto nella zona New York, guidato da un professore pelato su una sedia a rotelle– ma in quale altra scuola di supereroi troviamo droghe, sesso e un team di marketing spietato in cerca del prossimo supereroe da usare come specchio per le allodole per i propri scopi propagandistici? Tutto questo è Gen V, lo spin-off di The Boys disponibile su Amazon Prime dal 29 settembre. Noi di RedCapes abbiamo visto i primi tre episodi in anteprima e questa è la nostra recensione senza spoiler.

Ambientato nel mondo diabolico di The Boys, Gen V espande l’universo della Godolkin University, il prestigioso college per soli supereroi dove gli studenti si esercitano per diventare una nuova generazione di eroi, preferibilmente con sponsorizzazioni lucrative. Non tutti, però, scelgono la strada della corruzione. Oltre al classico caos universitario, oltre alla ricerca della propria identità e alle feste, questi ragazzi si troveranno ad affrontare situazioni letteralmente esplosive. Mentre si contendono popolarità e buoni voti, è chiaro che la posta in gioco è molto più alta quando sono coinvolti dei super poteri. Quando il gruppo di giovani dai poteri soprannaturali scopre che qualcosa di più grande e sinistro sta succedendo a scuola, saranno messi alla prova: sceglieranno di diventare gli eroi o i cattivi delle loro storie?

Gen V
All’annuncio di Gen V in molti si sono chiesti cosa mai avrebbe potuto raccontare questa serie. Infatti nel fumetto originale la Godolkin University School of Crimefighting non appare o, per meglio dire, appare in pochi numeri come parodia dello Xavier Institute, la scuola che forma gli X-Men nel mondo Marvel. Niente più che una semplice parodia per dissacrare i supereroi delle case editrici principali come un po’ tutti i Super che appaiono nel fumetto di Garth Ennis e Darrick Robertson. Ma se c’è una cosa che Erik Kripke, Seth Rogen, Evan Goldberg e il loro team di scrittori ci ha dimostrato in questi anni con The Boys è il saper prendere un fumetto di rabbia (molto spesso gratuita) contro il sistema del fumetto americano e trasformarlo in un prodotto dai vari livelli di lettura che critica la società americana e il modello di vita capitalista.

Se infatti The Boys è il veicolo col quale gli sceneggiatori analizzano la società attuale in tutte le sue sfaccettature Gen V invece si concentra principalmente sugli adolescenti e sulla loro crescita e principalmente su come il sistema, guidato da adulti senza scrupoli, li sfrutti giocando sulle loro insicurezze. Lo star system e lo sfruttamento dell’immagine delle giovani star, incapaci di gestire la pressione delle aspettative e il successo sono gli argomenti che più emergono in questi episodi ed infatti il pensiero dello spettatore subito va alla cosiddetta generazione Disney Channel che negli anni, ha prodotto un sacco di star adolescenti che non hanno saputo reggere il peso della fama e del successo andando poi, in alcuni casi, a distruggere la loro carriera che ai tempi sembrava in rampa di lancio.

Se la scrittura di questi primi tre episodi è ottima, il cast, composto principalmente da giovani attori, non è da meno, su tutti spiccano Jaz Sinclair che interpreta la protagonista principale della serie Marie Monreau, Lizze Broadway, interprete della compagna di stanza di Marie, Emma Mayer, una youtuber in grado di rimpicciolirsi e Patrick Schwarzenegger, figlio del buon Arnold e interprete di quello che, al momento, è considerato lo studente più promettente della GodU: Goldben Boy. Nonostante i molti rimandi, al momento, a parte in qualche veloce immagine di repertorio non c’è stato alcun cameo dei personaggi della serie principale, ma è già stato confermata la presenza di Jensen Ackles in uno dei prossimi episodi.

Gen V non poteva iniziare in maniera più convincente, il team di scrittura di Erik Kripke, Seth Rogen e Evan Goldberg ci mostra un’altro lato del mondo di The Boys, più teen ma non meno violento, oscuro e feroce verso la società moderna e lo star system che sfrutta le debolezze degli adolescenti per la sua sete di denaro senza alcuno scrupolo. Con un cast giovane e ben amalgamato la nuova serie di Amazon promette una stagione folgorante, estrema e scorrettissima come ci ha abituato da anni il mondo creato da Garth Ennis e reimmaginato da Erik Kripke.


Gen V debutta il 29 settembre in esclusiva su Prime Video con i primi tre episodi, seguiti da nuovi episodi ogni settimana fino all’epico finale di stagione di venerdì 3 novembre. Di seguito il trailer ufficiale della serie:

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