Dal 17 Giugno torna su Sky, House of the Dragon, la popolare serie prequel di Game of Thrones, serie tv fantasy di successo di HBO. Grazie a Warner Bros. Discovery abbiamo potuto vedere in anteprima le prime due puntate, ecco cosa ne pensiamo!

Sono passati quasi due anni dalla fine dell’ultima stagione di HoTD, un lasso di tempo non indifferente che sicuramente porterà un pò di confusione negli spettatori. Infatti, se GOT è stato abbastanza regolare nelle sue premiere, la sua serie prequel non ha seguito la stessa sorte, per svariati motivi. Infatti, il prequel se possibile, pensa molto più in grande rispetto alla serie madre, che già aveva un budget estremamente alto per una produzione fantasy televisiva e quindi anche l’apporto produttivo e la cura nei dettagli deve essere superiore e richiede molto più lavoro. Quindi, non scoraggiatevi se dovrete fare ricorso ad internet, vi capiamo!

La seconda stagione riprende esattamente dalla fine della precedente stagione, con Rhaenyra Targaryen (Emma D’arcy) che si è arroccata a Roccia del Drago e sta piangendo la morte di Lucerys per mano di Aemond (Ewan Mitchell). Vediamo quindi ogni membro della casata Targaryen piangere in maniera diversa il figlio, eccetto Daemon Targaryen (Matt Smith), un principe folle che a suo modo “piange” e medita soprattutto vendetta e potere. Nel mentre, nella fortezza rossa ad “Approdo del re”, Sir Otto Hightower (Rhys Ifans) e la regina Alicent Hightower (Olivia Cooke), cercano di instradare il nuovo re ed evitare una possibile guerra, che loro stessi hanno foraggiato e che potrebbe colpire le porte della fortezza da un momento all’altro.

Ryan Condal e George RR Martin, entrambi dietro anche a questa seconda stagione, si trovano il difficile compito di riportare lo spettatore nel mondo di Westeros dopo quasi due anni di assenza e lo fanno in maniera possiamo dire soddisfacente, per non sbilanciarci troppo. Il tempo è passato per gli spettatori, ma per una volta (dopo una prima stagione piena di timeskip) non per i protagonisti, che si trovano ad affrontare le conseguenze emotive del gesto di Aemond e di tutto quello che gli susseguirà. Ed è qui che già incontriamo buona parte del problema di queste prime due puntate, la perdita del momentum, se già il tempo ha affievolito l’attesa dello scontro data dal cliffhanger della prima stagione, concentrare due intere puntate a ribadire le alleanze e buttare benzina sul fuoco – quando ne sarebbe bastata una – non permette alla serie, almeno in questo inizio, di prendere il giusto slancio. Ottima la scrittura, Condal e i suoi sodali riescono benissimo in queste due puntate a riaffermare dei personaggi, aiutati anche da incredibili interpretazioni di D’arcy, Smith, Cooke e Ifans.

Questa seconda stagione parte dunque in maniera lenta, perdendo il momentum che aveva generato il finale della prima stagione e cerca di rifarsi grazie a performance di prim’ordine come quelle di attori come Rhys Ifans che interpreta Otto Hightower, uno dei personaggi più complessi ed anche interessanti dello show insieme a Rhaenyra e Daemon, interpretati rispettivamente da Emma D’Arcy e Matt Smith. La grande guerra civile era pronta per partire, tutte le pedine erano al loro posto, bastava capire cosa ne sarebbe stato delle altre casate che non si erano schierate, ma Condal decide di prendersi il suo tempo nuovamente. Non si sta ovviamente dicendo che queste due puntate siano brutte, assolutamente, ma sono un’occasione sprecata in quanto si sarebbe potuto sfruttare il grade lutto per far partire la guerra piuttosto che rimarcare quanto di già visto e accaduto.

Ci sono però degli interessanti quesiti che si vengono ad inserire in questa più ampia trama, ad esempio il sentimento del popolo del mare verso questa guerra e la loro lealtà a Rhaenys (Eve Best) e Lord Corlys Velaryon (Steve Toussaint), Sarà interessante scoprire che ruolo giocheranno gli Stark di Grande Inverno e come la barriera potrà inserirsi, dopo che una parte della puntata è stata dedicata a questa casata e a questa mastodontica e secolare struttura. Solo il passare delle puntate ce lo dirà.

House of the Dragon torna quindi con due puntate soddisfacenti, ma che non ripagano dei due anni di attesa. Sarà da vedere come si svilupperà la successiva parte di stagione, sperando che non venga afflitta come la prima da inutile complessità mascherata da una presenza di personaggi forse eccessiva e troppe storie che alla fine poco portano alla grande guerra civile in divenire.


La seconda stagione di House of the Dragon è composta da 8 episodi e sarà disponibile in esclusiva su SKY e in streaming su NOW in contemporanea con la messa in onda USA a partire dal 17 giugno con un episodio a settimana. Ecco il trailer della serie:

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