Annunciata da tempo, attesa, anzi attesissima, il 2 settembre debutta su Amazon Prime Video Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, serie prequel de Il Signore degli Anelli, con i suoi primi due episodi (di otto) che verranno rilasciati sul servizio di streaming settimanalmente per sei settimane. Attingendo alla mitologia nata dalla penna di J.R.R Tolkien, Gli Anelli del Potere è un racconto epico sulla Terra di Mezzo e sui personaggi che daranno il via all’epica storia raccontata in Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli creato da J. D. Payne e Patrick McKay. Abbiamo avuto l’occasione di poter vedere i primi due episodi della serie in anteprima e di seguito vi riportiamo un nostro parere, rigorosamente no spoiler!

Gli Anelli del Potere porta per la prima volta sugli schermi le eroiche leggende della mitica Seconda Era della storia della Terra di Mezzo. Questo dramma epico si svolge migliaia di anni prima degli eventi narrati in Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, e porterà gli spettatori in un’era lontana in cui furono forgiati grandi poteri, regni ascesero alla gloria e caddero in rovina, improbabili eroi furono messi alla prova, la speranza appesa al più esile dei fili, e uno dei più grandi cattivi usciti dalla penna di Tolkien minacciò di far sprofondare tutto il mondo nell’oscurità. Partendo da un momento di relativa pace, la serie segue un gruppo di personaggi, alcuni già noti, altri nuovi, mentre si apprestano a fronteggiare il temuto ritorno del male nella Terra di Mezzo. Dalle più oscure profondità delle Montagne Nebbiose, alle maestose foreste della capitale elfica di Lindon, all’isola mozzafiato del regno di Númenor, fino ai luoghi più estremi sulla mappa, questi regni e personaggi costruiranno un’eredità che sopravvivrà ben oltre il loro tempo. 

Serie tv evento ancora prima della sua uscita, Gli Anelli del Potere è ad oggi la serie televisiva più costosa della storia, superando di gran lunga anche Il Trono di Spade, con un budget che oltrepassa il miliardo di dollari. Basata sui racconti contenuti nel Silmarillion, sulle appendici de Il Signore degli Anelli, sui Racconti Perduti e su tutta una serie di approfondimenti sulla Terra di Mezzo e sui suoi personaggi nati dalla penna dello scrittore J.R.R. Tolkien, Gli Anelli del Potere prende il suo nome dall’ultimo capitolo del Silmarillion (opera incompiuta) e si configura come un approfondimento alle vicende raccontante nella trilogia originale e in Lo Hobbit. Simile a quanto compiuto con Il Trono di Spade e il suo spin-off, House of the Dragon, attualmente in onda su Sky Atlantic (qui la nostra recensione della serie in anteprima), Gli Anelli del Potere è un prequel ambientato migliaia di anni prima le vicende già narrate nelle due trilogie di Peter Jackson.

Il Signore degli Anelli Gli Anelli del PotereAvendo avuto la possibilità di visionare solo i primi due episodi non possiamo darvi ancora un parere esaustivo su come la serie effettivamente è, ma possiamo dirvi come si presenta al suo pubblico e quali sono le nostre sensazioni per il suo futuro. Che sia il prodotto televisivo più costoso della storia lo si può capire già dai primi minuti del primo episodio. Un’esperienza più cinematografica che televisiva, è un peccato infatti poterne fruire solo su degli schermi di piccole o medie dimensioni visto l’impatto visivo. I primi due episodi diretti dal regista J. A. Bayona (The Impossible, The Oprhanage) sono un vero e proprio rabbit hole all’interno di quel mondo tanto vasto da permettere allo spettatore di iniziare ad orientarsi all’interno di così tanta abbondanza narrativa. Per chi fosse esperto di narrazioni mitiche e fantasy la struttura narrativa della seria non è di certo una novità. Come Il Trono di Spade infatti, anche Gli Anelli del Potere vede il susseguirsi di più storie e più personaggi solo inizialmente slegati e apparentemente senza alcun legame gli uni agli altri che con il passare degli episodi creano un’unica narrazione corale. L’impatto visivo (e uditivo) è sbalorditivo. I primi due episodi sono un tripudio di effetti speciali, scene d’azione sapientemente dirette e colonna sonora, affidata a Bear McCreary, da capogiro.

A spiccare, oltre al lato tecnico, entrano in gioco anche le interpretazioni di un cast sapientemente scelto, dove, su tutti, spicca la meravigliosa Morfydd Clark nei panni della giovane elfa Galadriel (interpretata poi da Cate Blachett nella trilogia di Peter Jackson), un concentrato di carisma e forza fanno del suo personaggio uno dei più interessanti presentati. Essendo una narrazione corale, i personaggi e le loro storie sono molteplici e se da un lato seguiamo le vicende degli elfi tra cui quelle del giovane Elrond (Hugo Weaving nella trilogia di Peter Jackson, qui interpretato da Robert Aramayo), dall’altro vengono raccontate le storie dei nani, degli umani e di quelli che con il tempo avrebbero preso il nome di Hobbit, in cui le vicende della giovane Nori Brandyfoot (Markella Kavenagh) si intersecano con un misterioso uomo piovuto dal cielo (Daniel Weyman).

Abbiamo deciso di non svelarvi di più per permettervi di godere al massimo di quest’esperienza. È sicuramente necessaria una cera dose d’attenzione se si è profani con le opere di Tolkien vista l’ampiezza della sua narrazione. I primi due episodi fanno di tutto per guidare lo spettatore all’interno di un mondo così vasto e colmo di vicende, storie, personaggi e miti e lo fa ricorrendo a continue descrizioni di eventi, che sì possono risultare come degli “spiegoni” ma necessari per seguire le vicende. Ad oggi non sappiamo come la serie proseguirà e verso quale direzione virerà, ma se mantiene lo standard dei primi due episodi, siamo di fronte decisamente a qualcosa di nuovo, di grande.


Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere debutterà con due episodi su Prime Video dal 2 settembre. I restanti sei episodi della serie usciranno a cadenza settimanale ogni venerdì. Ecco il trailer italiano della serie:

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