A partire dal 4 dicembre sarà disponibile su Netflix, Il Treno dei Bambini, adattamento dell’ominimo romanzo di Viola Ardone (autrice anche dell’acclamato Oliva Denaro) edito in Italia da Einaudi Editore diretto da Cristina Comencini. Il film è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e vede nel cast Barbara Ronchi, Serena Rossi e la partecipazione di Stefano Accorsi e dell’esordiente Christian Cervone.
È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l’intera penisola e trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord; un’iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l’ultimo conflitto. Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un’Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione. Quel dolore originario cui non ci si può sottrarre, perché non c’è altro modo per crescere.
Appartenente ad una lunga tradizione di pellicole dedicate al secondo conflitto mondiale, Il Treno dei Bambini si distacca dalle tipiche tematiche trattate in questi film per approfondire un momento storico preciso a cavallo tra la fine della guerra e “il nuovo inizio”. Ambientato tra i quartieri spagnoli napoletani e la campagna modenese, vede protagonista Amerigo Speranza – un bravissimo ed esordiente Christian Cervone – salire su un treno verso il nord Italia organizzato dal Partito Comunista, con l’intento di regalare a giovani bambini del meridione un periodo di tranquillità e benessere nel nord Italia. Amerigo lascerà a Napoli la sua adorata madre (una meravigliosa Serena Rossi), sola dopo la partenza del marito verso l’America. Arrivato nelle campagne modenesi insieme ad altri bambini, il giovanissimo verrà affidato quasi per caso ad una famiglia e nonostante la difficoltà di adattamento e la barriera linguistica dialettale, con il tempo si instaurerà un rapporto di amore e fiducia reciproco destinato a durare per sempre.
Delicatissimo nella messa in scena, Il Treno dei Bambini si fa carico di un adattamento pagina schermo preciso e rispettoso dell’opera letteraria originaria. Il romanzo di Ardone – caso editoriale nazionale – sorprese per la veridicità e la schiettezza con cui il tema veniva trattato; apparentemente storia di un abbandono, cela un messaggio tanto drammatico quanto potente. Diretto con una sapiente utilizzo del mezzo, Comencini predilige una regia sinuosa e lineare e la sceneggiatura non indugia mai su momenti patetici o volutamente strappalacrime nonostante sarebbe stato semplice cedere al dramma. Le musiche di Nicola Piovani si adattano perfettamente alle scene, le composizioni al violino, significative anche per la narrazione, sono il perno centrale non solo della colonna sonora ma del significato del film.
Serena Rossi e Barbara Ronchi sono le due mamme del piccolo Amerigo. Una ignorante, sporca (Rossi) ma piena di quell’amore carnale e vorace che caratterizza una madre spaventata e succube della situazione che la circonda, l’altra (Ronchi) una madre non per scelta, con il compito di accudire un figlio non suo che però avrà la capacità di sorprenderla. Serena Rossi quasi come una Cesira, in poche scene riesce a mettere in mostra il dolore e la tristezza di una donna e madre sola, che vittima dell’ignoranza ma mossa sa un grande amore. Barbara Ronchi, al contrario si ritrova in una situazione inaspettata con a carico un figlio che non è il suo da trattare esattamente come ogni figlio meriterebbe.
Il Treno dei Bambini, basato sull’acclamato e bellissimo romanzo di Viola Ardone è un adattamento fedele ma allo stesso tempo estremamente personale. Caratterizzato da potenti interpretazioni, a partire dal giovanissimo cast di bambini esordienti, fino alle due colonne della pellicola, Serena Rossi e Barbara Ronchi. Un commovente racconto di famiglie perse e ritrovate, affetti nuovi e vecchi, ambientati in un momento storico a cavallo tra morte e rinascita.
Il Treno dei Bambini di Cristina Comencini arriva su Netflix a partire dal 4 dicembre. Ecco il trailer del film:
Un adattamento di un adattamento: https://giorinaldi.com/2024/07/10/americo-marino-viola-ardone-ha-romanzato-la-mia-storia/