La cantante Duffy si è recentemente esposta nei confronti di Netflix, chiedendo che il film 365 Giorni, disponibile dallo scorso mese sulla piattaforma streaming, venga rimosso dal catalogo, in quanto, secondo l’artista, “renderebbe glamour lo stupro”.
Il film polacco, che sta totalizzando moltissime views su Netflix, parla di un uomo che rapisce una donna costringendola a stare con lui un anno, 365 giorni appunto, per innamorarsi di lui.
Questa la trama del film:
Laura, insieme al compagno Martin e due amici, si reca in vacanza in Sicilia. Il giorno seguente – giorno nel quale compie 29 anni – Laura viene rapita da il capo di una famiglia mafiosa siciliana, uomo estremamente affascinante di nome Massimo Toricelli. Qualche anno addietro, Massimo fu vittima di una spaventosa sparatoria dove miracolosamente riuscì a cavarne le gambe. Agonizzante a terra, gli apparve una ragazza dalle sembianze di Laura e da quel giorno si promise di cercarla. Il destino vuole che Laura arrivi in vacanza in Sicilia, Massimo la vede, la rapisce e dà alla ragazza 365 giorni per farla innamorare di lui.
Duffy ha scritto una lettera aperta, tramite il quotidiano The Sun, al colosso dello streaming:
“Un film del genere non dovrebbe essere considerato intrattenimento per nessuno. Non riesco a immaginare come Netflix possa trascurare quanto sia insensibile e pericoloso. Chi ha visto il film dovrebbe riflettere sulla realtà del rapimento e dello sfruttamento sessuale.
365 Giorni ha portato solo dolore a chi ha sofferto il dolore e la paura che lo stupro produce, e l’ha fatto rendendolo glamour, per soldi e per intrattenimento. Chi come me ha sofferto questo genere di trattamento ha bisogno di un tipo di narrazione diversa: una narrazione fatta di verità, di speranza, che dia voce alle vittime.”
Fonte: Hollywood Reporter