"Luci di Vetro": incamminiamoci verso il Cuore della Città

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Oggi, 31 gennaio, esce su Wilder, etichetta italiana indipendente online, “Luci di Vetro“. Primo capitolo de Il Cuore della Città, serie a fumetti scritta da Francesco Savino (Vivi & Vegeta) e disegnata da Giulio Rincione (Paperi, Paranoiae).

“Vista dall’alto la città ha un aspetto rassicurante. Ti fa sentire parte di qualcosa di grande, di imponente. Le luci al neon contornano strade e palazzi, portando lo sguardo dalla periferia fino al cuore. E gli occhi, dall’alto, vengono cullati dalle auto in lontananza come sinapsi che trasmettono messaggi tranquillizzanti al cervello. E’ un inganno. La percezione che abbiamo delle cose non corrisponde mai alla verità. La verità è che la città mente. Sempre”

 
Il Cuore della Città
Le prime emozioni che si provano quando ci si trasferisce in una nuova città possono essere contrastanti. La tristezza di lasciare il proprio nido familiare, la rabbia per un amore da dimenticare, l’euforia di una nuova vita. Nel caso del nostro protagonista non ne sappiamo il motivo, ma di sicuro capiamo che sta scappando da qualcuno. Qualcuno con cui non vuole più avere nulla a che fare… forse. Cerca rifugio in un appartamento impersonale, privo di disturbi che però non basterà a non farlo pensare.
La città lo attendeva, lo bramava e lo butta nella mischia in una duale guerra tra bene e male. Da un lato la città vera e propria, un essere senziente che si nutre delle anime di chi la popola, dall’altro un gruppo chiamato “Il sindacato”, costituito dai derelitti personaggi ricorrenti di ogni città, che cercherà di far fuggire il ragazzo e salvare la sua anima.
Diventare protagonisti quando si voleva solo essere sfondo.
 
Luci di Vetro
Un inizio molto rassicurante per una serie che sicuramente ha ancora molti tasselli da scoprire. La scrittura di Savino è quasi ritmata, scandita da poche parole per ogni vignetta. Efficace nel creare tensione mano a mano che la storia si fa più cupa e la notte cala. Tutto è un inganno, nulla di ciò che vediamo è come ci appare. Ce lo fanno capire i disegni di Rincione, ancora una volta troppo belli per non soffermarsi almeno un paio di minuti su ogni tavola. Ogni elemento della città ha una doppia natura. Di oggetto, così come tutti lo percepiamo, e di mostro, tracciato da una sottile linea bianca, quasi invisibile. Lo stile dell’ambientazione ricorda molto quello di Gipi in Unastoria: le strade, le luci, i colori. Persino il protagonista con quelle orecchie a sventola ed i capelli corti sembra uscito da un fumetto dell’artista pisano.
La città ci nasconde qualcosa e noi vogliamo scoprirlo.
 


Se vi siete persi le altre novità targate Wilder potete cliccare sui link che seguono per leggerle tutto d’un fiato e scoprire, se vi interessa, quello che ne pensiamo:

  • Australia – Leonardo Favia e Simone Di Meo
  • Elliot – Jacopo Paliaga, Ludovica Ceregatti e Adele Matera
  • Black Rock – Dario Sicchio, Jacopo Vanni e Francesco Segala