Modena Play – Ecco i giochi da tavolo e di ruolo più interessanti

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Le fiere stanno pian piano ricominciando. Fin dall’inizio di questa estate alcuni arditi organizzatori hanno ricominciato ad allestire le fiere del fumetto e dei giochi, sempre rispettando le regole anticovid, il distanziamento, l’obbligo di mascherina (e adesso di Green Pass) e il numero limitato di biglietti, come si preannuncia essere il Lucca Comics. Questo weekend è stato il turno del Modena Play, la più grande fiera in Italia nell’ambito dei giochi da tavolo e di ruolo. Moltissime case editrici ne hanno approfittato per presentare al loro pubblico dal vivo alcune novità attese da parecchio tempo e noi abbiamo deciso di fornirvi una piccola lista di alcuni pezzi interessanti.

Uno dei giochi da tavolo di punta di questa edizione del Modena Play è stato sicuramente Descend – Leggende delle tenebre, edito da Asmodee. Nonostante il gioco sembri una nuova edizione di Descend – Viaggi nelle Tenebre, è in realtà un gioco completamente nuovo. Le meccaniche sono quelle di un tipico dungeon crawler cooperativo, in cui i giocatori interpretano personaggi fantasy come in una campagna di Dungeon & Dragon e devono esplorare una zona, combattere i mostri e trovare i tesori. La storia viene gestita tramite un’app, che guida le azioni, i combattimenti e la creazione della mappa di gioco; l’app è anche corredata da musiche immersive per l’atmosfera della campagna e disegni dei personaggi e dei nemici. Il gioco ha meccaniche abbastanza semplici e intuitive e permette di giocare da uno a quattro giocatori. Il lato positivo dell’avere il supporto dell’app è che, per quanto per ora ci siano solo una decina di scenari giocabili (quindi il timore di avere un gioco ripetitivo sia dietro l’angolo), il materiale digitale può essere  modificato e ampliato, dando la possibilità in futuro di avere nuove campagne disponibili.
Unico lato problematico è il prezzo: è estremamente elevato a causa del gran numero di statuette presenti alla scatola; ci sono sei miniature dei personaggi giocabili e più di dieci miniature dei mostri, inoltre ci sono tutte le tessere per comporre il dungeon e le strutture in 3d da investigare come alberi, forzieri, palizzate ecc. La scatola è molto grande a causa del numero di statuette e pezzi che ci sono all’interno, e il costo elevato non lo rendono facile preda del grande pubblico, ma è un gioco imperdibile per i collezionisti e amanti del genere.

 

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Sempre nell’ambito di giochi da tavolo ce ne sono altri due interessanti, entrambi targati Little Rocket Games.
Il primo è Chai, gioco atteso da diversi mesi e soltanto provabile in anteprima in fiera, uscirà poi nei negozi verso la fine di Settembre. Il gioco è imperdibile per tutti gli amanti del tè perché invita i giocatori a vestire i panni di commercianti che dovranno mischiare ingredienti diversi per comporre la miscela perfetta e soddisfare gli ordini dei clienti. Anche questo gioco è disponibile sia per giocatore singolo che fino a cinque giocatori e la scatola contiene, oltre le carte e le varie plance di gioco, moltissime tessere in legno sagomato e simil-ceramica decorata, più le tazze in cui inserire i gettoni degli ingredienti. Tutti questi oggetti lo rendono più di un semplice gioco di carte di raccolta ingredienti come molti altri e la cura nei dettagli mostra tutto l’amore per il tè dei due creatori Dan e Connie Kazmaier.
Una piccola nota: questi due autori hanno lanciato prima dell’estate un kickstarter per un altro gioco della serie: “Chai for two”. In questo gioco si dovrà interpretare un mercante di tè al servizio della compagnia delle Indie, scegliendo le giuste navi e le giuste tratte in cui commerciare. Il kickstarter è stato un successo, ma dalla chiusura non si hanno più avuto aggiornamenti a causa di problemi di salute di uno dei due autori. Speriamo di avere presto notizie, ma è già confermata la localizzazione italiana sempre da parte di Little Rocket Games.

L’altro prodotto di punta di Little Rocket è Herbaceus: un piccolo gioco di carte, economico, intuitivo e divertente. Le carte permettono di piantare erbe aromatiche nel proprio giardino e in quello comune a tutti i giocatori e l’obbiettivo e invasare il giusto set nel momento giusto, proprio come se fossero piante vere. Il vero punto di forza, oltre alla semplicità, è l’estetica: i disegni delle carte sono delicati, in colori pastello dolci e rilassanti che permettono di godersi un pomeriggio sereno e rilassante.

Per quanto riguarda i giochi di ruolo abbiamo visto due pezzi interessanti.

Il primo manuale è un’anteprima della fiera: si tratta di Seven Sinner di Marco B. Bucci. L’editore è Mana Project Studio, gli stessi autori di Not The End, Journey to Ragnarok e Historia. Seven Sinner è un manuale di ambientazione per D&D 5a edizione e OSR, in cui bisogna affrontare i sette peccati capitali personificati nei re dei demoni. La cosa bella di questo manuale è che non è solo un ambientazione fine a se stessa, ma da’ la possibilità di aggiungere nemici e tematiche a qualsiasi tipo di campagna di quinta edizione. I peccati, i demoni e i loro seguaci sono descritti nei dettagli, sia come statistiche che come lore, fornendo un ambientazione dark fantasy molto interessante e da gestire con le pinze – nel senso che non è per giocatori facilmente impressionabili. Il manuale è arricchito da splendide illustrazioni e ha un prezzo estremamente basso. Una chicca da non perdere, che però non ha ancora una precisa data di uscita.

 

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L’ultima piccola chicca della fiera è Ryuutama, un gioco di ruolo natural-fantasy di ispirazione giapponese. L’autore è Atsuhiro Okada e ha creato un gioco che risente delle influenze della mitologia orientale, sia per l’aspetto dei mostri che per l’ambientazione. Il mondo è dominato da quattro draghi delle stagioni e i giocatori sono persone comuni che a un certo punto della loro vita decidono di intraprendere un’avventura e partire per un viaggio. Le classi infatti non esistono, bisogna prendere un background generico come nobile, mercante, menestrello, cacciatore che fornisce qualche abilità, dando ampie possibilità di scelta sullo sviluppo e il tipo di personaggio. Il sistema di gioco è originale e nei combattimenti è simile ai videogiochi RPG (due linee di combattimento e interazione con gli elementi del paesaggio). La cosa particolare di questo manuale è che il dungeon master possiede anche lui un personaggio, il “Ryuujin”, un mezzo umano e mezzo drago che può guidare i giocatori e dargli quest per tenerli uniti. Inoltre tutto ruota attorno alle quattro stagioni, dal manuale, diviso proprio in questi quattro capitoli, al tipo di avventura – che in base all’ambientazione affronterà temi diversi: viaggio, amicizia, battaglie, drammi.
E’ un gioco principalmente narrativo, con un sistema semplice e un ambientazione fresca, originale e con un aria “naturale” che permea tutto il manuale.

 

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Tirando le fila della fiera: molti prodotti nuovi e interessanti sono stati presentati, non sono stati molti gli eventi e le conferenze (tutte a numero chiuso e su prenotazione), ma sono piccoli passi per tornare alla normalità e in previsione di una Lucca diversa ma con moltissime attese e numerosi ospiti.

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