Netflix è il primo tra i colossi di produzione cinematografica a imporre una politica di vaccinazione ai cast e a tutte le persone con cui vengono in contatto gli attori sul set di tutte le sue produzioni americane.
Netflix ha informato i suoi team di produzione e i suoi partner che sarà richiesta la vaccinazione per chiunque lavora in “Zona A”, cioè gli attori e i lavoratori che sono in loro prossimità (lo staff di truccatori, costumisti ecc.).
Questi nuovi protocolli per tornare al lavoro negli studi danno la possibilità alle singole produzioni di occuparsi del proprio personale. Già alcune produzioni esterne hanno adottato questa politica o si trovano a discuterne se imporla o meno; ora Netflix lo ha dichiarato come standard fondamentale negli Stati Uniti. Un esempio che possiamo citare è il caso della serie Gaslit, in cui l’attore Sean Penn ha dichiarato che non ritornerà sul set finché tutto il cast e gli addetti ai lavori non saranno vaccinati.
Netflix ha dichiarato che le eccezioni alla sua politica saranno molto rare, limitate a casi medici, religiosi o di età, e per pochi casi di serie e film che sono già in produzione.
La decisione del colosso dello streaming arriva in concomitanza con la quarta ondata di Covid che sta affliggendo gli Stati Uniti, a opera della variante Delta, altamente contagiosa. Adesso la sicurezza sui set è di vitale importanza per poter tornare al lavoro, affiancando il vaccino ai protocolli già vigenti di test, tamponi e distanziamento sociale.
Questa decisione di Netflix è considerata come fondamentale e si sta pensando di espanderla anche oltre la “Zona A”.
Netflix ha in lavorazione numerose serie nuove, per ora ancora in fase iniziale, tra cui il live-action dei Pokemon, quindi è fondamentale trovare una direzione per poter permettere a tutti di tornare a lavorare in sicurezza.
Fonte: Deadline