Senza alcun dubbio il 2019 è stato un’anno davvero prolifico per la cinematografia mondiale, forse quello con il maggior numero di prodotti di alta qualità degli ultimi 20 anni. Non è stato di certo facile per i membri dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences selezionare i film da nominare agli Oscar 2020.

Iniziamo con il dire che sostanzialmente ci sentiamo di concordare con le scelte di quest’anno dell’Academy che dobbiamo dire ci ha addirittura stupito per alcune candidature, quella a Klaus come Miglior Film d’Animazione su tutte. Ma, mai come quest’anno, molte pellicole non sono riuscite a trovare posto nella rosa dei candidati. Dunque qui di seguito abbiamo riassunto quelle che sono le assenze più rilevanti e le sorprese che ci hanno entusiasmato maggiormente delle nomination ai 92esimi Academy Awards.

I Grandi Esclusi

The Lighthouse

La nuova pellicola horror di Robert Eggers, regista di The Witch, è sicuramente un dei grandissimi esclusi di questi 92esimi Academy Awards. Il film ha ricevuto una sola candidatura, quella per la Miglior Fotografia, finendo per essere escluso da tutte le categorie principali. Su tutte sorprende l’assenza di Willem Dafoe dalla rosa dei candidati a Miglior Attore non Protagonista.

Robert De Niro

Non possiamo di certo lamentarci per le candidature ricevute da The Irishman, l’ultima fatica di Martin Scorsese prodotta e distribuita da Netflix. Salta però all’occhio l’assenza del protagonista indiscusso della pellicola, Robert De Niro. Questa non è di certo la miglior prova attoriale del 2 volte premio Oscar, ma era senza dubbio degna di una candidatura.

Il montaggio di 1917

Ok, anche qui ci troviamo difronte ad una pellicola che ha ricevuto ben 10 nomination, tra cui Miglior Film e Miglior Regia. La cosa che risulta davvero bizzarra è la mancata candidatura del film di Sam Mendes per il Miglior Montaggio. Questo perché uno dei più grandi punti di forza della nuova pellicola del regista di Skyfall risiede propio in nell’eccelso montaggio di Lee Smith che è riuscito a legare abilmente tra di loro i vari piani sequenza della pellicola così da apparire come un unico piano sequenza ininterrotto dall’inizio alla fine.

Dolemite Is My Name e Eddie Murphy

Quest’anno tutte le principali premiazioni annuali hanno legittimato Netflix assegnando alle pellicole della piattaforma di streaming diversi premi e nomination. Ma l’Academy ha escluso dalla corso agli Oscar lo splendido Dolemite Is My Name e di conseguenza il suo protagonista Eddie Murphy, che ha portato in scena quella che molto probabilmente è la miglior interpretazione della sua carriera. Murphy è passato così da essere il grande favorito ai Golden Globe, poi vinto da Taron Egerton, a grande assente agli Oscar.

Taron Egerton

Visto che l’abbiamo nominati poc’anzi, non possiamo non parlare del vincitore del Golden Globe per il Miglior Attore Protagonista in un film Commedia o Musicale. Egerton ha portato in scena egregiamente Elton John in Rocketman, non solo interpretando alla perfezione il grande cantautore britannico ma addirittura cantando i brani inseriti nel film. Forse se Rocketman avesse riscosso lo stesso successo di Bohemian Rhapsody, Egerton avrebbe quantomeno ottenuto una candidatura agli Oscar, ma alla fin fine l’attore si consolerà con il premio per la Miglior Canzone Originale che, probabilmente, vincerà in compagnia  proprio di Sir Elton John.

The Farewell e Awkwafina

Ad inizio mese l’attrice protagonista di The Farewell – Una Bugia Buona Awkwafina è entrata nella storia essendo la prima donna di origini asiatiche a vincere un Golden Globe come Miglior Attrice Protagonista. Anche lei, come Egerton, passa da far incetta di premi nelle altre premiazioni a non ottenere nemmeno una candidatura agli Oscar. Se questo non bastasse, anche la struggente pellicola di Lulu Wang è stata completamente snobbata dall’Academy, non ricevendo nemmeno una singola candidatura. Un vero peccato non vedere questa pellicola e, soprattutto la sua protagonista, nella rosa dei nominati.

Jennifer Lopez

La presenza di JLo nella lista dei candidati era data davvero per certa, ieri l’Academy ha sorpreso tutti non candidando la Lopez come Miglior Attrice Non Protagonista per la sua ottima performance in Le Ragazze di Wall Street, prova attoriale che è già valsa a JLo diverse candidature, come quella ai Golden Globe e ai Critics’ Choice Awards. Questa tra tutte è sicuramente l’esclusione più accettabile viste comunque le ottime candidate in lista.

Diamanti Grezzi

Dopo aver fatto molto parlare di se, Diamanti Grezzi (Uncut Gems), la nuova brillante pellicola dei fratelli  Josh e Benny Safdie in arrivo su Netflix a fine mese, non ha ottenuto alcuna nomination. Un vero peccato soprattutto per Adam Sandler, attore protagonista del film, che difficilmente sfodererà di nuovo una performance di così alto livello nella sua carriera: non avrebbe mai vinto l’Oscar, quel premio ha il nome di Phoenix scritto sopra da mesi, ma la candidatura sarebbe stata comunque un’ottimo riconoscimento per l’attore.

Apollo 11

Rilasciato per celebrare il 50° anniversario del primo allunaggio, il documentario di Todd Douglas Miller è stato uno dei documentari più importanti dell’anno, destinato a diventare iconico nei prossimi anni. La pellicola realizzata con immagini e registrazioni mai viste prima ci ha trasportato lo spettatore direttamente nel cuore della missione più famosa della NASA, mentre gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin intraprendono il loro storico viaggio verso la Luna. L’Academy però non sembra essere dello stesso avviso, non avendolo candidato tra i Migliori Documentari dell’anno.

L’Ufficiale e la Spia

Ok, questa esclusione era davvero scontata. Come tutti saprete Roman Polanski è stato espulso nel 2018 dall’Academy a seguito del #MeToo per la condanna del 1987 per lo stupro di una ragazzina di 13 anni, condanna mai eseguita visto che il regista ha evitato la sentenza tornando in Francia. Dunque non è affatto una sorpresa non vedere Polanski tra i nominati. C’è però da dire che J’Accuse (L’Ufficiale e la Spia) è una pellicola a dir poco sublime, densa di significato, che sintetizza alla perfezione lo stile degli ultimi anni del brillante regista Polacco. Sappiamo bene le ragioni dietro a questa esclusione e consideriamo la presa di posizione dell’Academy sacrosanta, ma è davvero triste vedere un prodotto di grande levatura artistica venire escluso a causa di qualcosa non direttamente collegata ad esso.

Frozen 2

Iniziamo con il dire che per noi la pellicola di Casa Disney non meritava assolutamente la candidatura ma ci ha davvero sorpreso vedere un solo film d’animazione Disney, su i tre proposti, venire candidato. Questo principalmente perché va ad invertire un trend che andava ormai avanti da fin troppi anni. Esclusione importante dunque? Beh si, non meritava la candidatura ma sorprende vedere un film pluripremiato come Frozen passare da tutti i premi vinti nel 2013 a non venire candidato nel 2020, segno che forse, e dico forse, il vento è cambiato.

Noi e Lupita Nyong’o

Dopo l’enorme successo di Scappa – Get Out, che ha portato il primo film diretto da Jordan Peele a vincere un premio Oscar, la nuova pellicola del cineasta statunitense è stato completamente snobbato dall’Academy, nonostante meritasse maggiore considerazione, in categorie come Miglior Sceneggiatura Originale e, soprattutto, Miglior Attrice Protagonista dove Lupita Nyong’o avrebbe meritato quantomeno una nomination per la poliedrica doppia interpretazione messa in scena.

Le Sorprese degli Oscar 2020

Jojo Rabbit

Sapevamo che il nuovo film di Taika Waititi avrebbe ricevuto qualche nomination agli Oscar ma non eravamo affatto sicuri di vederlo tra i contendenti all’Oscar per il Miglior Film. È stata perciò una grande sorpresa per noi vedere la dissacrante e al contempo potente pellicola di Waititi gareggiare per il premio più ambito dell’anno. Vincerà? Beh ci sono film più quotati per la vittoria finale ma, come ci hanno dimostrato altri film negli scorsi anni, tutto può accadere.

Todd Phillips

Che Joker era destinato a fare incetta di candidature ai 92esimi Academy Awards era cosa nota, ma non davamo affatto per scontata la candidatura di Todd Phillips con Miglior Regista. Questo perché la rosa dei papabili candidati era davvero ampia, e dunque non era facile vedere il regista di Joker tra i candidati. Una candidatura assolutamente motivata, un grande attestato di stima per Phillips che, dopo una carriera fatta di commedie, ha deciso di mutare, evolversi, dando libero sfogo al suo estro artistico con Joker.

Candidati a Miglior Film d’Animazione

Avevamo anticipato la questione parlando di Frozen II – Il Segreto di Arendale. Le candidature a miglior film d’animazione di quest’anno ci hanno davvero sorpreso positivamente, delle nomination votate alla qualità che rompono con il passato. I candidati sono Toy Story 4, Dov’è il mio corpo?, Klaus, Dragon Trainer 3 e Missing Link, una rosa ricca e variegata, pregna di pellicole di qualità. Sorvolando su i già noti Toy Story 4 e Dragon Trainer 3, vorrei focalizzare l’attenzione sulle altre 3 pellicole, prodotti molto differenti tra di loro che rappresentano anche differenti linee di concepire un film animato. Da una perte abbiamo Missing Link, un brillante film in stop-motion snobbato dal pubblico a tal punto da mettere sul lastrico la Laika (studio d’animazione dietro a Kubo e la Spada Magica). Dall’altra Dov’è il mio corpo?, pellicola francese dallo stile raffinato un po’ orientaleggiante disponibile su Netflix e Klaus, una delle pellicole animate di maggior successo di Netflix che credevamo non venisse presa in considerazione dall’Academy.

Parasite

Arriviamo alla fine di questo articolo con quello che è stato il nostro film preferito della scorsa annata, Parasite. Sapevamo che il film di Bong Joon-Ho avrebbe ricevuto sicuramente qualche candidatura, ma non ci saremmo mai immaginati di vederlo gareggiare per 5 premi, tra cui proprio quello per il Miglior Film. La pellicola merita questo e altro, non sarebbe stata male anche una candidatura per Song Kang-ho. Però non ci saremmo mai aspettati che la pellicola del regista Sud Coreano venisse presa in considerazione sia come Miglior Film Straniero sia come Miglior Film. Questo perché è successo raramente  che un film straniero si inserisse nella rosa del Miglior Film. È successo sì lo scorso anno con Roma di Cuarón, ma c’è da dire che ci trovavamo in circostanze molto differenti. Dunque non possiamo che sperare il meglio per la sublime pellicola di Bong Joon-Ho.

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