Pupazzi Senza Gloria di Brian Henson – "Senza Gloria" di nome e di fatto | Recensione

0
Pupazzi senza gloria

Esce oggi nelle sale italiane Pupazzi Senza Gloria ( in originale “The Happytime Murders”) film dark humor che parodizza il genere noir ed implementa al suo interno la presenza di veri e propri pupazzi che “ recitano” al fianco degli attori umani. Scritto da Todd Berger e diretto da Brian Henson (Labyrinth, i Muppets) il film vede come attrice protagonista Melissa McCarthy nel ruolo della detective Connie Edwards, mentre a prestare la voce alla marionetta protagonista, Phil Philips, sarà niente meno che Maccio Capatonda con il suo inconfondibile stile. Con tutte queste premesse interessanti, “Pupazzi Senza Gloria” sarà riuscito ad amalgamare per bene questi elementi e regalare un prodotto interessante? Scopriamolo con questa recensione.

La vicenda si svolge in una Los Angeles dove i pupazzi sono vivi e provano emozioni come gli esseri umani, ciò nonostante sono trattati con disprezzo dai primi , in un modo molto simile a come venivano trattati i neri in America dopo l’abolizione della schiavitù. Phil Philips é un agente di polizia famoso per essere stato il primo pupazzo poliziotto al mondo, ma purtroppo anche per aver per sbaglio ucciso un innocente e non esser riuscito a proteggere la propria collega, Connie Edwards, dalla presa in ostaggio da parte di un criminale pupazzo. Accusato dalla stessa Connie di avere mancato apposta il proprio aggressore in quanto anche esso un pupazzo, Phil viene radiato dalla polizia e diventa in seguito un investigatore privato, triste e disilluso. La sua strada incontrerà di nuovo quella della polizia quando durante un lavoro d’investigazione si ritroverà in mezzo ad una brutale serie di omicidi ai danni di vari pupazzi.

Partiamo con la prima cosa che risulta all’occhio: i pupazzi. I pupazzi, per tutta la durata del film, in ogni location ed in ogni scena, sono gestiti in maniera fenomenale, fondendosi perfettamente alla azione, allo scenario e a quello che dovrebbero fare, risultando quindi vivi e ottimamente bilanciati in movenze ed espressioni, integrati genuinamente in quel mondo e funzionano in ottima alchimia con i vari attori umani che li affiancano nelle scene. Altro fattore particolarmente immersivo e che immediatamente ci catapulta nell’epoca in cui il film é ambientato sono le musiche, sempre sul pezzo e capaci di riportare lo spettatore ai fasti dell’epoca. Purtroppo per quanto il film si possa vantare di questi pregi, essi sono anche gli unici che la pellicola ci sa offrire.

La sceneggiatura é senza tanti giri di termini pessima. Tanto mal funzionante che per tutta la visione del film ho pensato che si trattasse di un film noir grottesco, salvo poi scoprire due settimane dopo guardando il trailer italiano che il film sarebbe dovuto essere un comico/demenziale, informazione che in tutto il film mi ha accarezzato in una sola scena (quella della eiaculazione che si vede  nel trailer) salvo poi sparire per i restanti 88 minuti di film. Prima abbiamo posto la domanda se il film fosse stato capace di amalgamare per bene i propri generi e purtroppo la risposta é no, in quanto lo spettatore si ritroverà a domandarsi se ha visto un al meglio mediocre film grottesco o un pessimo film comico e anche facendo la media tra i  due, il film é lungi dal uscirne vincitore.

La scrittura dei personaggi é pigra e monotematica, cancellando ogni possibilità di tridimensionalità. L’intero evento chiave della narrazione (Le accuse di Connie ai danni di Phil che portano al suo esonero dalla polizia) é senza senso, perché una persona dovrebbe accusare un pupazzo di aver mancato di proposito un altro pupazzo, quando il colpo é andato a finire proprio contro un terzo pupazzo?

Lo svolgimento della vicenda é banale e già visto in svariati film, tutti più belli di questo, e quelle che dovrebbero essere delle sorprese per lo spettatore sono talmente telefonate da annoiarlo. La regia é decente, abile come già detto ad implementare i pupazzi allo scenario, ma per il resto risulta come un compitino e non brilla in nessun altro modo particolare, non vi sono errori, ma nemmeno pregi e la fotografia segue lo stesso destino, non la si può elogiare, non la si può criticare. Non scherziamo nel dire che la scena più divertente del film sono i bloopers durante i titoli di coda.

Mentre la recitazione degli attori é…standard anche questa, d’altronde non tutti sono Tom Hardy che riesce ad arricchire un personaggio piatto…peccato solo che nel noir avere un personaggio piatto voglia dirsi giocarsi buona parte dell’appeal del film…ah già, in questo film tutti i personaggi sono piatti. La presenza di Maccio Capatonda al doppiaggio riesce a rendere il film migliore dal punto di vista comico, ma purtroppo è tutto il resto a non funzionare.

Pupazzi Senza Gloria ha scelto un titolo in italiano che risulta perfetto per lo spettatore. Esso é la perfetta recensione del film: dei pupazzi animati benissimo inseriti in un film senza nessuna possibilità di venire ricordato gloriosamente in quanto il suo attributo migliore é una regia sufficiente che non riesce a bilanciare una sceneggiatura imbarazzante.