[Recensione] Born to be on air! #2 – Racconti fittizi di omicidi e alieni alle tre di notte

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Continua la storia di Minare Koda, speaker radiofonica esordiente nel manga di Hiroaki Samura, Born to be on air!
Nel primo volume abbiamo conosciuto assieme Minare Koda, una venticinquenne discretamente impulsiva, molto attiva e soprattutto estremamente sicura di se. Durante uno sfogo da ubriaca, dopo essersi lasciata con il suo ragazzo Mitsuo, si confida con Kanetsugu Mato non sapendo che egli è il direttore dell’emittente FM Moiwayama Radio (MRS) e che la sta segretamente registrando.
Il giorno successivo mentre si trova al lavoro Minare riconosce la sua voce da ubriaca alla radio e, mollando con una debole scusa il lavoro, si precipita negli studi dell’emittente radio per interrompere la trasmissione. Qui viene ingannata dalle parole di Mato e, per interrompere l’attuale programmazione, si ritrova costretta a dover intervenire in diretta improvvisando delle scuse sincere e molto sentite, che lasciano trasparire la genuina e forte personalità di Minare.
Ritornata al lavoro a “L’angolo da sogno del pane e del curry” riceve una sonora lavata di capo dal titolare, Yoshiki Takarada, che le notifica l’imminente licenziamento in un mese e mezzo. Però, a seguito dell’intervento dal vivo di Minare, la trasmissione radiofonica ha avuto più successo del previsto e questo spinge il giorno successivo Mato e I suoi collaboratori a presentarsi nel ristorante dove lavora la protagonista per offrirle una collaborazione come assistente in radio una volta a settimana.
Il tempo passa e assistiamo ad alcuni momenti che Minare passa durante e fuori dalle ore lavorative con un suo collega al ristorante, Chuya Nakahara, che una sera, in maniera abbastanza classica, dichiara I propri sentimenti per lei, ottenendo però una risposta estremamente vaga e ambigua ad effetto, in pieno stile della ragazza.
Tornata a casa ubriaca minare sembra essere vittima di molestie dal vicino del piano di sotto, Oki, e dando prova di estrema agilità e forza riesce a scagliarlo lontano e chiamare la polizia, solo per scoprire che si trattava di un enorme incomprensione. In realtà ogni volta che Minare si ubriacava finiva nell’appartamento sbagliato, quello del suo vicino, e veniva riportata nel suo appartamento da lui.

Unitamente a questa parentesi la nostra protagonista si trova sfrattata di casa, e dopo aver parlato con Mato viene ingaggiata per produrre un suo programma radiofonico breve alle tre di notte una volta a settimana, nel frattempo viene provvisoriamente ospitata in casa da Mizuho Nanba, l’AD dell’emittente radio.
Il giorno seguente Minare torna al suo precedente posto di lavoro e Nakahara, dopo essere stato contattato dal titolare che è rimasto coinvolto in un incidente, è stato scelto per dirigere provvisoriamente il locale e decide di riassumerla temporaneamente. Il giorno seguente alla chiusura del locale entra Makie Tachibana, sorella minore di Toru, la persona che ha causato il ricovero del titolare, viene a scusarsi con Nakahara e si offre di lavorare gratis nel ristorante fino a quando Takadara non verrà dimesso dall’ospedale. Makie viene assunta e si riesce ad ambientare molto bene nel nuovo lavoro arrivando in poco tempo ad essere apprezzata dagli avventori del ristorante, infastidendo un poco Minare la quale, tornata in negozio, origlia parte di una conversazione dove Nakahara le offre ospitalita a casa propria.
Con sentimenti contrastanti e una grande confusione in mente viene chiamata da Mato per prepararsi per la prima diretta del suo nuovo programma, che ci viene rivelato chiamarsi: “Nami yo, Kiite Kure”; ovvero “onde, ascoltatemi” (il titolo originale del manga n.d.r.).
nel secondo volume Minare arriva nella stazione radio senza avere ben chiaro in mente come poter condurre il programma, e Mato con una manovra che sa di premeditata, propone alla protagonista di decidere di volta in volta I contenuti seguendo un copione con presenza di abbondanti parti dove viene lasciata carta bianca per improvvisare. L’idea geniale è quella di far sembrare il programma un’interferenza nelle frequenze della radio dove verrà narrata una situazione immaginaria drammatica con colpo di scena inatteso, che è anche una citazione ad una ben nota opera di Orson Wells, e che rende palese la finzione degli aventi narrati alla radio. L’ episodio del radiodramma ha un buon riscontro da parte del pubblico ma soprattutto porta a uno sviluppo totalmente imprevisto. Mitsuo, l’ex ragazzo di Minare, che era all’ascolto del programma radiofonico decide di ricontattarla e di darle appuntamento per rivedersi. L’appuntamento, nonostante tutta la buona volontà di Minare finisce per diventare un’uscita romantica che ha però una conclusione inattesa e sottolinea ancor più il carattere genuino e deciso della protagonista, nonché la sua irruenza.
inframezzati con le vicende di Minare ci sono anche quelle di Makie, che impariamo a conoscere e di cui veniamo messi a conoscenza di parte del passato e dei veri motivi che l’hanno spinta a lavorare a gratis a “L’angolo da sogno del pane e del curry” e inizialmente anche a dormirci dentro di straforo per le prime notti.
Si prosegue poi con una scena dove Minare nel ristorante risponde senza curarsi di essere ascoltata dai colleghi mentre da delucidazioni su una registrazione del suo incontro con Mitsuo, cosa che distrae profondamente Nakahara durante il lavoro e infastidisce Makie, che la ammonisce di smetterla di giocare con I sentimenti del suo collega sfociando in una discussione che sicuramente verrà ripresa nei volumi a venire.
Sulla conclusione assistiamo alla prima parte del secondo episodio di un radiodramma che riprende le tematiche del primo, ma dai toni molto più cupi.
A seguito di un primo volume denso di avvenimenti e relativamente poco interessante, ne segue un secondo dal tono decisamente più avvincente e pertinente al titolo del manga. E anche i personaggi iniziano ad apparire sempre più realistici e con molteplici sfaccettature, che riescono a rendere bene tutte le contraddizioni più o meno grandi proprie delle persone.  Hiroaki Samura riesce a rendere in modo magistrale la relazione “tossica” che c’è tra la protagonista e il suo ex ragazzo con una naturalezza e un esperienza davvero sorprendenti. Ciò unito a dei dialoghi eccezionali, che riescono a catturare il lettore, risolvono gran parte dei problemi che erano presenti nel primo volume e che riguardavano la lentezza della trama, anche se c’è ancora un buon margine di miglioramento. Purtroppo le molteplici citazioni alla cultura e all’immaginario giapponese rendono talvolta controintuitivo un discorso o una frase, ma per questa problematica non ci sono soluzioni ed anzi, a seconda del lettore potrebbe anche diventare un vantaggio, visto che giova molto alla credibilità e naturalezza della protagonista.
Born to be on air! È edito da Edizioni Star Comics al prezzo di € 5,90 e il secondo volume è già disponibile dal 21 Luglio 2017 in tutte le fumetterie.


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