[Recensione] Iron Man 2 di Jon Favreau – Sequel a Mezza Potenza

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Parliamo oggi del terzo adattamento cinematografico dei Marvel Studios: Iron Man 2, film del 2010 diretto da Jon Favreau e scritto da Justin Theroux, sequel del film del 2008. Tornano nel cast Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, lo stesso Favreau, Clark Gregg e Samuel L. Jackson, mentre vengono introdotti Mickey Rourke, Sam Rockwell, Don Cheadle (che sostituisce nei panni di James Rhodes) e Scarlett Johansson.

Sei mesi dopo lo storico annuncio mondiale “Io sono Iron Man”, Tony Stark ha messo la sua tecnologia al servizio della lotta alla produzione di tecnologie belliche ed è diventato l’icona di una nuova era tecnologica. La sua ritrovata fama però è solo uno specchio che nasconde dietro cui nasconde efficientemente le sue difficoltà: l’inchiesta del governo americano che vorrebbe sequestrare “Iron Man” per scopi militari, supportata dal suo concorrente Justin Hammer (Sam Rockwell), e la complicazione dell’intossicazione da palladio che il suo reattore Arc, a cui non sembra trovare soluzione e che potrebbe portarlo presto alla morte.

Le cose degenerano definitivamente quando l’inventore russo Ivan Vanko (Mickey Rourke), figlio del co-creatore della fonte energetica dell’armatura che ambisce la vendetta verso la famiglia Stark per l’esilio di suo padre, tende un agguato a Tony durante una corsa automobilistica a Montecarlo. Esposto ai suoi avversari e prossimo alla perdita di ogni cosa, il miliardario si troverà costretto a scegliere se arrendersi ed allontanare coloro a cui tiene, come la sua segretaria Pepper Potts (Gwyneth Paltrow) ed il suo miglior amico Rhodey (Don Cheadle), o il lottare per trovare una soluzione per sopravvivere e salvaguardare l’eredità di Iron Man da coloro che vorrebbero impossessarsene, o distruggerla.

Dopo il successo generale di critica e pubblico ricevuto dal primo Iron Man, ci si poteva aspettare molto dal suo sequel. Il primo film era divenuto un tale fenomeno di culto da attirare l’attenzione e l’apprezzamento da molti esponenti delle più grande compagnie aziende tecnologiche “reali” della Terra (oltre a riferimenti intenzionali o di product placement, non mancano infatti nel film camei come quello di Larry Ellison della Oracle Corporation, o del “Tony Stark nella vita realeElon Musk).
Tutto questo in Iron Man 2 fa da contorno ad una trama che ha come fulcro il peso dell’innovazione tecnologica, la privatizzazione della produzione di armi e tematiche anche più profonde e personali, come la volontà di voler lasciare un’eredità contrapposto alla perdita’ della speranza e all’autodistruzione personale. Tutti questi soggetti nel secondo film di Favreau vengono toccati pienamente, ma non legano ma tra di loro in modo sufficientemente incisivo da far sì che lo spettatore vi si possa legare come deve.

Nonostante una confezione “estetica” sempre di livello e fedele al primo (la regia solida di Favreau, l’abbondante uso di ottimi effetti speciali e l’ottima colonna sonora), Iron Man 2 non decolla passa buona parte del secondo tempo a sviluppare queste storylines in modo parallelo, impegnandosi per fare  quello per cui è stato creato in primo luogo, ovvero inserire easter eggs e riferimenti al resto della Fase Uno, tra film passati e futuri, come per esempio la connessione di Howard Stark allo S.H.I.E.L.D. e al Tesseract, legati al film Captain America: Il Primo Vendicatore, i riferimenti visivi a Thor e L’Incredibile Hulk (ambientati temporalmente nell’arco della stessa settimana di Iron Man 2) o la stessa introduzione di Scarlett Johansson nei panni della Vedova Nera, atta ad inserirla poi come personaggio chiave in The Avengers.  Lo spettatore è quindi lasciato in un limbo fino agli inizi dell’atto finale, dove tutto viene risolto tramite un ben piazzato deus-ex machina ed una sequenza action finale davvero dinamica e divertente, ma che risolta quasi gratuita per via della mancanza di peso del resto del film.

Iron Man 2 quindi non pecca nell’essere un “brutto” film, quanto nell’essere totalmente dimenticabile e quasi inutile se non ai fini del solo universo espanso, che è quasi peggio per certi aspetti. Niente di assolutamente inguardabile, ma siamo sicuramente nella parte più bassa della produzione dei Marvel Studios.


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