[Recensione] La Favorita di Yorgos Lanthimos | Speciale Venezia 75

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La Favorita

La Favorita, terzo film in lingua inglese del regista greco Yorgos Lanthimos sbarca al Lido per questa 75esima Edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Un interessante gioco di potere che vede coinvolte tre donne senza scrupoli. Un interessante e riuscitissimo film in costume, il primo per Lanthimos, che trova nel suo essere estremamente e sfacciatamente ironico uno dei suoi punti di forza. Il film uscirà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 14 gennaio 2019.
Primi anni del XVIII secolo. L’Inghilterra è in guerra contro la Francia. Ciò nonostante, le corse delle anatre e il consumo di ananas vanno per la maggiore. Una fragile regina Anna Stuart (Olivia Colman) siede sul trono mentre l’amica intima Lady Sarah Churchill (Rachel Weisz) governa il paese in sua vece e, al tempo stesso, si prende cura della cattiva salute e del temperamento volubile della sovrana.

Quando l’affascinante Abigail Masham (Emma Stone) arriva a corte, si fa benvolere da Sarah, che la prende sotto la sua ala protettiva. Per Abigail è l’occasione di tornare alle radici aristocratiche da cui discende. Mentre gli impegni politici legati alla guerra richiedono a Sarah un maggiore dispendio di tempo, Abigail si insinua nella breccia lasciata aperta, diventando la confidente della sovrana. Grazie all’amicizia sempre più stretta con Anna, Abigail ha la possibilità di realizzare tutte le sue ambizioni e non permetterà a niente e a nessuno – donna, uomo, politica, coniglio – di intralciarle la strada.
Ci sono voluti 9 anni di lavoro per la produzione che ha seguito Yorgos Lanthimos. “La Favorita” è un film che non è stato creato dal regista come i suoi precedenti lavori anche se ne conserva lo stile registro e gli accenti su quell’animo umano fortemente corruttibile dal potere, dall’avidità e dalle debolezze che abbiamo potuto apprezzare.
E’ anche il primo film in costume che il regista greco ha diretto. In occasione della conferenza stampa in quel di Venezia 75 Lanthimos ha voluto sottolineare che, a parer suo, un film in costume crea una certa distanza rispetto al moderno che permette di vedere le cose un po’ più chiaramente.
“La Favorita” ricrea tutta l’ambientazione dei primi anni del 1700 riallacciandosi a tre personaggi realmente esistiti, le tre donne, rievocandone le vicende a grandi linee e dandosi delle libertà introspettive, di sentimenti e di giochi di potere non di poco conto.
Sembra infatti una grandissima partita a scacchi dove ogni personaggio ha un ruolo ben preciso e si muove con certi particolari passi. Abbiamo cavalli e dei cavalieri che appaiono spesso come macchiette. Pedine e pedoni, torri, alfieri e una guerra che sembra estremamente lontana dalle vicende di palazzo.
Il cast vede le tre attrici principali prendere totalmente la scena. Emma Stone, in conferenza stampa, ha sottolineato che lei, unica attrice americana nel cast aveva una grande paura del suo accento perché non voleva risultare troppo americana.
Sono proprio loro che reggono totalmente tutte le scene. Difficile stabilire anche chi tra le tre attrici riesca a interpretare meglio il suo personaggio. Personalmente trovo la prova di Emma Stone sostanzialmente ad elevati standard in un ruolo inusuale per lei.
Sarah e Abigail muovono letteralmente la regina secondo i propri vantaggi reciproci.

“Io penso solo a me stessa…sempre”

Dice Abigail e Lanthimos asseconda questa narrazione in cui le due donne sono fortemente in competizione. Una competizione fatta di sotterfugi, aperte battute ironiche, contrastanti idee e con la regina e tutti gli altri quasi sempre nelle loro mani da muovere a proprio piacimento grazie anche alla loro bellezza e capacità.
Le due donne sfruttano senza scrupoli la solitudine e la mancanza di amore della regina Anna. Un grido sommesso di disperazione e di voglia di attenzione per una figura, la sua, che non ha ben in mano il regno e che non sa, spesso, come amministrarlo.

Quello tratteggiato da Yorgos Lanthimos è un mondo che privo di un re, mette alle corde un po’ tutto il mondo maschile del tempo. E’ un gioco, una partita a scacchi condita di perfidia e potere, di arrivismo ed egoismo.
La Favorita” riesce anche a creare un ambiente idoneo alle inquadrature particolari e con l’utilizzo del grandangolo del regista che spiega aver utilizzato spesso questa tecnica per dimostrare la contraddizione visiva tra le persone di potere che prendono decisioni e le altre persone. Chi è al potere è come se avesse una visione distorta della realtà proprio come certe inquadrature possono esprimere meglio con poche immagini.
Il film diretto dal regista Yorgos Lanthimos e splendidamente interpretato da Emma Stone, Rachel Weisz e Olivia Colman risulta uno dei film che maggiormente ha divertito il pubblico con risate contenute ma amare e profonde. Un film da vedere, un altro grande film del regista greco.