[Recensione] Lady Bird – Una storia reale di adolescenza

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Lady Bird é un film del 2017 scritto e diretto da Greta Gerwig, al suo esordio alla regia. Nel cast troviamo Saoirse Ronan, Laurie Metcalf, Tracy Letts, Lucas Hedges e Timothée Chalamet.

Il film, ambientato nella Sacramento del 2002 e racconta la storia di “Lady Bird” (all’anagrafe Christine McPearson), una ragazza adolescente, che oltre a vivere le classiche disillusioni dell’entrata nell’étà adulta, ripudia il luogo in cui è nata e le sue origini, tanto da farsi chiamare da tutti (genitori compresi) “Lady Bird”. Man mano che il film prosegue ci si rende conto che l’odio di “Lady Bird” per la sua città non è voluto o maturato ma è dato dalla situazione famigliare difficile in cui la ragazza è costretta a vivere e che le fa provare vergogna. In particolare il rapporto con la madre, molto esigente nei confronti della figlia e fin troppo tendente alla recriminazione, causa la sempre crescente frustrazione della ragazza, spingono involontariamente Lady Bird a cercare di farsi ammettere in una grande università per fuggire da Sacramento e dalla famiglia.

Proprio nel rapporto con la madre, interpretata da Laurie Metcalf, possiamo intravvedere maggiormente il più grande punto di forza di questo film ovvero la sua grandissima umanità. Lady Bird sceglie volutamente di non raccontare una storia bella, bensì una storia reale ad alto livello di immedesimazione ed empatia, in cui l’illusione di avere visto l’evoluzione e la crescita della protagonista risulta molto reale e suscita vere e proprie reazioni emotive nello spettatore. Il personaggio della madre invece viene sviscerato mano a mano, mostrando le varie dinamiche della sua vita ovvero sociale, lavorativa e familiare, offrendoci un personaggio con diverse sfaccettature anziché il solo ruolo della “madre cattiva” e dando allo spettatore se non la possibilità di farsela piacere, almeno di capirla.

Sceneggiatura e regia vanno a braccetto, in entrambi i casi ad un primo sguardo possono risultare nulla di particolare, seguendo fedelmente lo stile realista della storia. Vi sono però dei momenti, sapientemente posizionati nel film in cui si passa da uno stile realista a quello che Emile Zola definiva Naturalismo, risultando se possibile ancora più veri ed empatici. Brillando come diamanti all’interno della pellicola. Certo per quanto ciò sia voluto, però una mancanza di pregio resta sempre una mancanza di pregio e ciò potrebbe portare alla delusione quegli spettatori che volevano qualche cosa di un po’ più spettacolare o arzigogolato come il trailer del film sembrava suggerire. A supportare il tutto vi è una recitazione delicata, sottile che valorizza ogni singolo personaggio donandogli sua giusta dimensione, particolarmente buona è la recitazione di Saoirse Ronan, assolutamente perfetta nel ruolo di “Lady bird”, riuscendo in ogni momento a far trasparire quel mix unico di ansie, speranze, ormoni, ribellione, fragilità ed energia che è l’adolescenza.

In conclusione Lady Bird é un film che ha avuto il coraggio di raccontare una storia semplice senza artifici particolari per renderla interessante, dimostrando oltre che una grande cura, un grandissimo amore per essa. Non é un film in cui troverete tecnicismi registici superiori all’uso del grandangolo per creare soggezione o svolte di sceneggiatura brillanti ed inaspettate. Però se cercate una storia emozionante ma al contempo di tutti i giorni, che non si basi la sua forta su temi scottanti (e facili) ma che punti tutto sul legame tra spettatore e personaggi, difficilmente troverete di meglio.