[Recensione] The Promised Neverland 3 – Macchinazioni Letali

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È già sugli scaffali delle fumetterie il terzo volume di The Promised Neverland, Shonen disegnato dalla Mangaka Posuka Demizu e scritto da Kaiu Shirai.

Essendo una storia estremamente complessa e con molteplici colpi di scena in ogni volume, è doveroso fare una attento riassunto di quanto successo fin ora: all’interno dell’orfanotrofio Grace Field House vivono 38 bambini, tutti con un Q.I. al di sopra della media, e sono accuditi da “mamma” Isabella. In realtà l’orfanotrofio non è altro che una vera e propria fattoria dove si allevano umani di prima qualità, le cui carni, e soprattutto il cervello, sono estremamente richieste da una misteriosa razza di mostri antropofagi. Emma assieme a Norman e Ray, i ragazzini più grandi e anche i prossimi a compiere dodici anni, limite massimo per restare in orfanotrofio, decidono di preparare un piano per fuggire. Emma vorrebbe portare con se tutti i ragazzi dell’orfanotrofio, più pragmatico invece Norman che vede i più piccoli come ostacoli nel piano di fuga, e ancor più cinico Ray. A stravolgere il loro piano di fuga è l’arrivo di “sorella” Krone, una figura di supporto a mamma che si dimostra subito molto diversa da lei, con approcci molto diretti e una presenza fortemente minacciosa, dovuta anche al suo aspetto. Se Isabella è fredda e calcolatrice, con una facciata serena e serafica, Krone invece è più teatrale e emotiva, e non vi è dubbio su quali siano i suoi reali intenti, diventare una “mamma”

Rispetto ad un primo volume esplosivo, dinamico e pieno zeppo di informazioni, il secondo è stato molto più statico e lineare, dove sono pensate le basi per un vero e proprio piano di fuga. Si comincia con acchiapparello, un gioco ideato da Emma dove i bambini più giovani vengono addestrati a scappare e coprire le loro tracce. Si passa poi ad un colpo di scena notevole, la scoperta di una spia tra i ragazzi dell’orfanotrofio, nientemeno che Ray, anche se quasi subito Norman intuisce che la scelta di diventare una spia sia in realtà un modo per poter sorvegliare da vicino Isabella e raccogliere informazioni utili per la fuga.

Questo terzo volume è decisivo in quanto rende chiaro che una tra le tematiche principali della serie non sarà l’infinito e machiavellico tentativo di fuga dall’orfanotrofio, che sarebbe lecito aspettarsi, quanto le sfide e la sopravvivenza in un mondo che si basa su un concetto molto semplice: o si è preda o cacciatore, e ogni mezzo è lecito al fine di sopravvivere. Ovviamente i nostri protagonisti si opporranno a questa logica con tutte le loro forze, tentando di trovare un precario e fragile equilibrio che non li costringa a scegliere tra i loro compagni e amici e la volontà di sopravvivere.

Il volume riprende da dove si era interrotto intervallando le riflessioni sulla misteriosa figura di William Minerva, personaggio che sicuramente avrà un ruolo molto importante nei prossimi volumi, con la scoperta fatte da Don e Gilda sulla dura verità che sta dietro la serena facciata dell’orfanotrofio. Tale scoperta non può che portare ad una tensione ed uno scontro interno ai ragazzi che abitano a Grace Field House, e permetterà ai protagonisti di rendersi conto di quanto sia importante la fiducia e l’aiuto reciproco ai fini del piano di fuga.

Mentre i piani per la fuga procedono, sorella Krone si troverà ad avere un vantaggio inatteso e deciderà di instaurare un rischioso quanto proficuo doppiogioco, tentando di usurpare il posto di mamma Isabella e al contempo di fermare la fuga dei ragazzi. Lo svolgersi di queste macchinazioni però alzerà il già alto livello di tensione tra lei e Isabella culminando in una serie di colpi di scena davvero intensi e ben pensati che porteranno inattesi risvolti.

In chiusura al volume ci sarà un confronto diretto anche tra i nostri protagonisti e mamma Isabella, che culminerà con un finale altamente problematico che mette in dubbio l’attuazione della fuga stessa, come se non bastasse l’ultima pagina ci regala un secondo colpo al cuore con una rivelazione sconvolgente.

Il terzo volume non si concentra particolarmente sui tre protagonisti, precerendo focalizzarsi soprattutto sui personaggi secondari e sulle loro motivazioni. Grazie a questa scelta riusciamo ad avere uno scorcio breve e frammentario di ciò che succede dietro le quinte, venedo a conoscenza delle procedure per poter diventare una “mamma” degli orfanotrofi, alle gerarchie e al complesso rapporto che lega umani e demoni, e ad altri frammenti di questo enorme puzzle. Perché la più grande attrattiva di questo titolo e che cattura il lettore è il cercare di ricostruire la verita sul mondo, sui demoni e sugli orfanotrofi assieme ai personaggi.

Per quanto possa essere interessante la storia presenta comunque alcune imperfezioni: i personaggi di Don e Gilda sono troppo poco sviluppati e approfonditi vista anche la loro crescente importanza nella trama, e alcune espressioni del viso di Krone sono eccessivamente esagerate, finendo per togliere drammaticità alle scene arrivando a risultare troppo caricaturate.

In Italia il manga con sovracoperta è edito da J-Pop ed è disponibile nelle fumetterie dal 24 Maggio al prezzo di 5,90€.


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