Scary Movie – Ridere non è più un delitto!

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A volte nella vita non si ha proprio bisogno di un gran film impegnato per stare in pace con se stessi. Il più delle volte il nostro cervello necessita di una certa dose di demenziale comicità sempliciotta, trash, senza impegno, per riattivare tutte le funzioni vitali. Chiamiamola come una sorta di ricarica e meritata pausa da quel cinema più complesso e sofisticato. Non sembrerà, ma un film è uno sforzo di concentrazione per molti davvero duro da sopportare. E con ciò non parlo solo di pellicole drammatiche, d’azione – anche per quest’ultimo genere, non c’è sempre e solo svago. Anche i film di commedia, specie se ben fatti, portano con se un lungo periodo di lavorazione; perché far ridere non è mai così semplice come ingenuamente si può pensare. Forse è proprio la ricerca della giusta battuta a fare dei film comici e della commedia le due tipologie di cinema più laboriose e difficili.

Ma visto che ho iniziato parlando di staccare il cerebro e il filo logico, per gli amanti del cinema la demenzialità, ormai diventato vero genere riconosciuto, sebbene non sempre così, si può considerare come una vacanza da tutti quei film che invece ci portano a seguire costantemente il filo del discorso. Con questo non voglio dire che le produzioni di pellicole demenziali, fatte tanto per ridere, siano per forza brutte o inferiori. Si pensi al film del 1974 Frankenstein Junior: sebbene sia ricolmo di grottesco e in alcuni casi di comicità stupida e già fatta, la demenzialità dell’opera è voluta, ricercata e pari alla poesia che c’è dietro. Seguendo questa linea, mi sposterò piano piano su un’altra branca del cinema demenziale, quello, diciamo, creato appositamente per ricavare dal pubblico una risata forzata, stupida, ingenua. Eppure, sebbene mi capiti di nasconderlo, non posso fare a meno di ridere. Specialmente quando riguardo alcuni classici come per esempio l’intramontabile saga di Scary Movie. La febbrile volontà da parte degli sceneggiatori e registi americani di prendere in giro le altre pellicole, specie quelle horror, non è cosa recente. Si pensi solo a Mel Brooks, in parte, L’aereo più pazzo del mondo e i film di Leslie Nielsen come la trilogia di “Una pallottola spuntata”. Tuttavia lo scary movie è un pezzo d’infanzia che si ripercuote ancora oggi, soprattutto nelle giornate più nere, e di cui non posso fare a meno di parlarne. La cosa da ricordare è che la qualità regna anche in questo caso e, per quanto riguarda i 4 film che portano tale titolo, i vari cambi di regia avvenuti durante gli anni apportarono modifiche sostanziali e ben visibili.

Scary Movie (2000)

Il primo della serie venne diretto da Keenen Ivory Wayans; i due fratelli Shawn e Marlon collaborarono sia come attori che come sceneggiatori. Tutta la trama è incentrata, cosa che contraddistingue maggiormente solo il primo film, sulla parodia di “Scream”, horror degli anni novanta diretto da Wes Craven. La maschera a forma de L’urlo di Edvard Munch è oggi associata, più che a quello di Craven, al film di Wayans. Un’opera che, sebbene la scarsità di mezzi e il basso costo, ottenne risultati ottimali, rivoluzionando così il genere comico e demenziale. Le esplicite battute a sfondo razzista e sessuale sono il perno sul quale si muove tutta la storia e i suoi protagonisti. Primo film in cui venne fuori la figura dell’eroina Cindy Campbell (Anna Faris), che poi si ritroverà in tutte e quattro le pellicole. Con scene cult intrappolate nel nostro immaginario, Scary Movie è esplicitamente crudo, insensato ma estremamente comico e risibile; ciò aprì la strada ai seguenti. Per anni la scena della telefonata in cui l’assassino e i protagonisti continuano a gridare “Bellaaa“, divenne il tormentone di molti giovani.

Scary Movie 2 (2001)

Il secondo episodio inizia con una divertente scenetta un po’ distaccata dal resto della trama, sia come tempi comici che come qualità recitative, che fa da parodia a L’esorcista di Wiliam Friedkin. Pochi minuti di puro divertimento in cui Padre Macfeely (James Woods) e Padre Harris cercano di esorcizzare una bambina. Il resto del film, diretto ancora una volta Da Keenen Wayans e sotto la collaborazione dei due fratelli, scade sotto una valanga di battute ripetitive e senza senso (veramente) che copiano il primo e che sono troppo anche per un genere di film come questo. Ritroviamo anche in questo caso molti personaggi dell’opera precedente; Cindy e la sua ambigua maniera di stare al mondo, Brenda Meeks (Regina Hall) grande predatrice sessuale stereotipo delle ragazze afro-americane; il suo sosia in versione maschile Ray Wilkins (Shawn Wayans) e Shorty Meeks (Marlon Wayans), fratello di Brenda e classico esempio di fattone nero incannato.

Scary Movie 3 (2003)

È solo grazie al terzo film che la saga ha potuto risollevarsi riportando alla ribalta registi che avevano scosso il cinema americano degli anni ’70 e ’80. David Zucker, già ideatore regista de L’aereo più pazzo del mondo e la trilogia di Una pallottola spuntata, riporta la sua comicità non eccessivamente volgare, sebbene i rimandi sessuali non manchino mai. Il cast resta in parte immutato; Anna Faris riveste i panni di Cindy e Regina Hall quelli di Brenda. La novità, oltre che nel diverso stile comico, sta nel fatto di affiancare attori di un livello un tantino più alto. Subentra Leslie Nielsen, impeccabile e divertente come sempre, che nel film interpreta il ruolo del presidente degli Stati Uniti. Abbiamo Charlie Sheen, Simon Rex, e la coppia Mahalik e Cj intepretati da Anthony Anderson e Kevin Hart. Il numero dei film parodiati, inoltre, aumenta; ci sono rimandi a The Ring di Gore Verbinski e Signs di M. Night Shyamalan, Matrix e 8 Mile da cui è ripresa la battaglia rap. Fanno la loro comparsa anche altre figure importanti dello show business, come il satirico comico e scrittore George Carlin, l’attrice, rapper e presentatrice Queen Latifah e la modella e attrice Pamela Anderson (famosa per le sue bravure). Il risultato è molto più soddisfacente.

Scary Movie 4 (2006)  

Com’era stato per il secondo capitolo, dopo il successo del primo, anche nel numero 4 inizia a calare un po’ la qualità. Firmato sempre David Zucker, Scary Movie 4 fa ridere ma solo in parte. Ultimo film in cui compaiono i nostri amati eroi Cindy, Brenda (ritornata dalla tomba), Mahalik e Cj, il presidente Leslie Nielsen e altri nuovi protagonisti. In questo caso, si passa da La guerra dei mondi a The Grudge, da Saw a The Village fino ad importunare anche un gran film drammatico come I segreti di Brockeback Mountain. I due piccoli cameo iniziali di Shaquille O’Neal e del Doctor Phil, introducono lo spettatore ad una nuova e insensata avventura fra ammiccamenti sessuali, battute a sfondo razzista (sempre sullo stereotipo nero), sketch corporali in cui l’arma segreta per una risata scontata sembra essere sempre la stessa; l’amata e vecchia scoreggia. Anche qui troviamo personaggi famosi che si prestano in piccole parti; Cloris Leachman (per chi non si ricordasse, la Frau Blücher di Frankenstein Junior) nei panni della signora Norris, Michael Madsen e James Earl Jones in veste di narratore. Livello decisamente più basso, a volte quasi imbarazzante per la sua stupidità, tanto da rivoler indietro il prezzo del biglietto.

C’è anche uno Scary Movie V uscito nel 2013, ma non è degno di entrare a far parte dei quattro sopra citati. Con questo, non intendo elogiare l’intera saga come si elogia un film più impegnato e serio. Riconosco che come opere cinematografiche non siano il massimo. Tuttavia, come ho spiegato all’inizio, non è un delitto staccare la spina ogni tanto, né ridere tanto per ridere, senza impegni o scopi precisi. In questo frangente, un film come Scary Movie (sempre che siano il primo e il terzo) riescono nell’intento di farti passare un’oretta in assoluta pace e tranquillità.