Sono da oggi disponibili su Apple Tv+, la nuova piattaforma di streaming di casa Apple, i primi tre episodi di Servant, la nuova serie televisiva prodotta da Tony Basgallop (Inside Man) e da M. Night Shyamalan, che ricopre anche il ruolo di regista proprio per il primo episodio. Lo show, un horror psicologico dai risvolti thriller, era stato ampiamente annunciato dai canali social di Shyamalan; solo qualche mese fa era stato rilasciato uno strano teaser e alcune immagini promozionali, che non avevano ben descritto quale fosse la trama della serie. Quello che senza dubbio è da subito stato chiaro è che il nuovo prodotto del regista de Il Sesto Senso, sarebbe stato inquietante… molto inquietante. Pur non essendo ancora stata messa in onda, il 22 novembre, è stato reso noto che Servant, è stata rinnovata per una seconda stagione.

Nel primo episodio lo spettatore è introdotto nella casa, apparentemente perfetta, dei coniugi Sean e Dorothy Turner (Toby Kebbell e Lauren Ambrose) un cuoco e aspirante food blogger lui, una reporter televisiva lei, che accolgono nella loro famiglia la giovane e introversa babysitter Leanne (Nell Tiger Free), la quale è incaricata di occuparsi del loro piccolo bambino. Tutto sembra perfettamente normale, fin quando non viene mostrato che in realtà non c’è nessun bambino “in carne” del quale prendersi cura bensì di un bambolotto reborn che Dorothy, dopo aver perso il suo vero figlio, ha acquistato per superare il trauma della perdita. Sean, pur non essendo d’accordo con questa decisione, sembra assecondare il volere della moglie che tratta la bambola come un vero bambino. Questo atteggiamento non turba assolutamente Leanne, che a sua volta si occupa della bambola come fosse reale, comportamento che mette subito Sean in guardia facendolo dubitare su chi realmente sia Leanne.

Già dai primissimi minuti, è possibile percepire un’atmosfera rarefatta, tesa e stranamente inquietante. Pur non succedendo assolutamente nulla, il momento dell’ingresso in casa di Leanne viene percepito come qualcosa di distaccato, di freddo, come l’inizio di qualcosa di oscuro, un presagio che sta per avverarsi. La ragazza, della quale anche i coniugi sembrano sapere solo il nome e poche altre informazioni, viene accolta in casa, le viene offerto il lavoro e soprattutto le viene offerta una sistemazione nella famiglia. Dorothy da subito risulta empatica ed accogliente nei suoi confronti, cosa che Sean le rimprovera più volte, facendole notare che “lei è soltanto un’aiutante”.

Sarebbe impossibile svelare altro sulla trama, non cadendo nello spoiler perché, come in ogni prodotto di Shyamalan, il colpo di scena non tarda ad arrivare. I tre episodi, oltre che a scavare sempre di più nel passato della coppia e in quello di Leanne, sono un susseguirsi di rivelazioni e di un paio di plot-twist degni del Re.

In questi tre primi episodi, Servant getta le basi per diventare una vera e propria serie horror degna di nota. Il primo episodio, girato da Shyamalan, è caratterizzato da una cinematografia davvero raffinata ed elegante. Non da meno lo sono gli altri due, girati da Daniel Sackheim. La camera fissa e la fotografia opaca rendono la scena immobile dove sono solo le interpretazioni degli attori e gli ottimi dialoghi a dare dinamismo. Cupa e suggestiva è anche la musica che si è scelta, un susseguirsi quasi costante di stridii di archi che oltre ad inquietare, rendono perfettamente l’idea dello “stare in guardia”. La durata delle puntate (30 minuti) e le continue rivelazioni fanno sì che questi tre episodi in realtà possano essere visti come un unico pilot o addirittura come un film a sé stante. Il primo episodio termina con il tipico plot twist alla Shyamalan, capace di prendere tutte le speculazioni e le idee che fino a qualche minuto prima si erano immaginate e ribaltarle completamente. Non è ancora chiara la direzione che la serie vuole prendere ma è sicuramente ancora presto per dirlo.

Servant, oltre ad essere il secondo ruolo importante per Nell Tiger Free (Leanne), già vista ne Il Trono di Spade, segna il ritorno sullo schermo di Rupert Grint, il Ron Weasley di Harry Potter, qui nei panni del fratello di Dorothy, Julian, un personaggio ancora molto misterioso che come Leanne potrebbe nascondere un oscuro passato. Come già anticipato, la serie è un horror psicologico dai risvolti thriller, apparentemente sovrannaturale che attinge alla simbologia della religione cristiana. Sono presenti palesi riferimenti alla Bibbia e al cristianesimo, a partire dal nome del bambino della coppia: Jericho che richiama la città biblica di Gerico nel regno di Israele, o alla presenza delle anguille che per antonomasia vengono accostate dal cristianesimo al serpente, simbolo del peccato. Pur essendo il punto di vista principale quello di Sean; gli spettatori infatti seguono la vicenda quasi interamente vista dai suoi occhi, sembrano essere fondamentali altre due tematiche: la maternità e la femminilità. Le donne del cast sono solo apparentemente “donne angelo”, entrambe sia Dorothy sia Leanne hanno qualcosa di misterioso che le avvolge, o che forse le possiede, il loro legame se pur solo accennato sembra destinato a diventare qualcosa di più. Che Sean dovrà pagarne le conseguenze?

Servant va in onda su Apple Tv+ ogni giovedì. La prima stagione della serie composta da dieci episodi e i primi tre sono già disponibili sulla piattaforma di streaming di casa Apple. Rimanete collegati con noi per ulteriori informazioni, in attesa di leggere il nostro parere generale una volta che la prima stagione si sarà conclusa.


Di seguito potete visionare il trailer ufficiale della serie tv di Apple TV+:

Lascia un commento