In arrivo il 28 settembre al cinema, Talk To Me, la pellicola cinematografica d’esordio dei fratelli australiani Michael e Danny Philippou, arriva in Italia grazie a Midnight Factory dopo esser stata distribuita negli Stati Uniti da A24. Il duo di youtuber che vanta più di 6 milioni di iscritti sul canale RackRacka, famoso per i suoi video di combattimenti improbabili e video horror, si cimenta con il primo lungometraggio che ha già in cantiere un sequel e un prequel. Dopo gli entusiastici pareri di pubblico e critica provenienti dall’altra parte dell’Oceano, il film horror paranormal teen è pronto a conquistare un’altra parte del mondo con il suo stile innovativo e la sua narrazione estremamente originale per un film di questo genere. Abbiamo visto il film in anteprima e questa è la nostra recensione senza spoiler.

Talk To Me è una discesa all’inferno che ha inizio quando dei ragazzi si spingono oltre aprendo le porte al mondo degli spiriti. Un gruppo di giovani – interpretati da Sophie Wilde (Bird), Alexandra Jensen (Beat), Joe Bird (Rabbit), Otis Dhanji (Aquaman) – si imbattono in una serie di video virali che ritraggono gli effetti sconvolgenti di un gioco al limite del soprannaturale: una seduta spiritica in cui il soggetto entra in contatto con gli spiriti dell’aldilà attraverso una mano imbalsamata che funge da portale tra i due mondi. In cerca di una distrazione nell’anniversario della morte di sua madre, l’adolescente Mia (Sophie Wilde) e il suo gruppo di amici decidono di cimentarsi in una prova di coraggio evocando gli spiriti seguendo il semplice rituale in un pericoloso gioco al rilancio, accettando a turno di sfidarsi ad aprire il varco che collega vivi e morti fino a infrangere le regole del gioco. I giovani amici vivranno un’esperienza sconvolgente e si ritroveranno intrappolati in un vortice di terrore causato dalle misteriose forze soprannaturali sprigionate dal rituale.

Talk To MeAperto nel 2013 il canale YouTube RackaRacka di proprietà dei fratelli Philippou vanta oggi più di 6 milioni di iscritti con video che vanno da combattimenti improbabili tra Harry Potter e Star Wars, gli eroi Marvel e DC Comics. fino a video horror che ritraggono personaggi della cultura pop come il clown di McDonald’s. La forza dei contenuti sta proprio nella messa in scena e nel modo in cui i due giovani registi realizzano i propri video.

Direttamente dall’Australia, dove Talk To Me aveva già riscosso ampi consensi, negli Stati Uniti è stato acquisito dalla prestigiosa A24, casa di produzione ormai sinonimo di qualità, che grazie al successo di film come The Witch o la filmografia di Ari Aster, vanta un catalogo horror di tutto rispetto. Con l’uscita in sala americana il film è diventato un vero e proprio successo, scalando le classifiche del box office americano come uno degli horror migliori dell’anno e dell’ultimo periodo. Vista anche la sua messa in scena, il suo contenuto e la sua storia Talk To Me è diventato un vero è proprio fenomeno sui social – specialmente TikTok – facendo diventare uno dei brani della colonna sonora “Le Monde” di Richard Carter uno dei pezzi più utilizzati e virali degli ultimi mesi sulla piattaforma, con orde di giovani che imitano il film, ne discutono o si riprendono spaventati durante la visione di alcune scene.

Talk To Me è in tutto e per tutto un horror paranormale adolescenziale ma ciò che lo rende unico nel suo genere sono le intenzioni e la messa in scena. Dopo una lunga carriera da youtuber i fratelli Philippou hanno appreso al meglio come realizzare un prodotto che faccia presa sugli spettatori. Il lungo lavoro fatto ai loro contenuti su internet – di qualità ineccepibile e sopra la media – si riversa all’interno del loro primo cortometraggio grazie anche all’impiego di fondi sicuramente più alti. Ciò che colpisce è come la mano del duo non sembra assoggettarsi alle rigide leggi di mercato, confezionando un film che in toto rispecchia la poetica dei fretelli. Si susseguono così scene che vanno dall’horror al gore, evitando l’ampio utilizzo di jumpscare ma giocando con la paura intrinseca dell’invisibile e della morte. Talk To Me è una lunga metafora del lutto e del trauma e il personaggio di Mia, interpretato dalla bravissima esordiente Sophie Wilde, incarna alla perfezione l’anima tormentata di una giovane alla deriva.

Il film è anche un’interessante metafora sulla dipendenza da sostanze stupefacenti. Gli spiriti che si impossessano del corpo dei giovani li trasformano a loro volta in mostri, deformi, con occhi sgranati, sbavanti, alla continua ricerca del “di più” e trascorsi i 90 secondi – tempo massimo in cui uno spirito può possedere un corpo di un vivo – se ne vuole sempre di più. Emblematica la lunga sequenza con in sottofondo proprio “Le Monde” di Carter che oltre all’eccezionale realizzazione, estremamente pop, “memabile” e di conseguenza virale, esplicita proprio uno dei temi fondamentali di Talk To Me. Talmente tanto il successo del film che in cantiere sono già in lavorazione un sequel e un prequel. Ad oggi non si conoscono le date di uscita, si sa solo che probabilmente verrà rilasciato prima il sequel.

Talk To Me diventa così uno degli horror più interessanti dell’ultimo periodo, perfetto per i giovani che sono il pubblico di riferimento. Peccato che negli States sia stato vietato proprio ai minori di 17 anni, coloro ai quali è indirizzato. Partendo da premesse semplici e non del tutto originali, i fratelli Philippou hanno trovato il modo perfetto di raccontare una storia horror nell’era dei social, osando con la messa in scena, non dimenticandosi delle loro origini, dando vita a una vera e propria creepy pasta. L’estetica di tutto il film è fortemente riconoscibile e virale tanto da diventare un fenomeno anche al di fuori della sala cinematografica. Metafora del lutto e del trauma, Talk To Me potrebbe essere l’apripista di una nuova frontiera dell’horror. Non resta che attendere il suo prequel e il suo sequel per scoprirlo.


Talk To Me arriva al cinema il 28 settembre distribuito da Midnight Factory. Ecco il trailer italiano del film:

RASSEGNA PANORAMICA
Talk To Me
8
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Classe 1995, laureato in critica cinematografica, trascorro il tempo tra un film, una episodio di una serie tv e le pagine di un romanzo. Datemi un playlist anni '80, una storia di Stephen King e un film di Wes Anderson e sarò felice.
talk-to-me-da-youtube-al-grande-schermo-i-fratelli-philppou-e-lhorror-dellanno-recensioneTalk To Me diventa così uno degli horror più interessanti dell’ultimo periodo, perfetto per i giovani che sono il pubblico di riferimento. Peccato che negli States sia stato vietato proprio ai minori di 17 anni, coloro ai quali è indirizzato. Partendo da premesse semplici e non del tutto originali, i fratelli Philippou hanno trovato il modo perfetto di raccontare una storia horror nell’era dei social, osando con la messa in scena, non dimenticandosi delle loro origini, dando vita a una vera e propria creepy pasta. L’estetica di tutto il film è fortemente riconoscibile e virale tanto da diventare un fenomeno anche al di fuori della sala cinematografica. Metafora del lutto e del trauma, Talk To Me potrebbe essere l’apripista di una nuova frontiera dell’horror. Non resta che attendere il suo prequel e il suo sequel per scoprirlo.

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