Il Marvel Cinematic Universe sta vivendo un momento particolare. A differenza del passato, quando tutto convergeva in maniera chiara e inequivocabile verso Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame e quindi verso il finale della Saga dell’Infinito, in questo periodo storico non è chiaro cosa l’MCU voglia essere “da grande”. Dagli annunci il pubblico sa che tutto andrà verso Secret Wars e tutto quello che – chi ha letto i fumetti sa – può conseguire, ma i film in questo momento si stanno quasi disperdendo in tante altre direzioni e non è chiaro come tutti i pezzi si andranno a unire. Niente di grave o sbagliato, sia chiaro, ma il tempo stringe e quindi è lecito iniziare a farsi qualche domanda. Proprio per questo motivo, il clima attorno a The Marvels, sequel di Captain Marvel con Brie Larson e diretto da Nia DaCosta (Candyman), è in qualche modo misto: misto perché da un lato c’è l’interesse per la pellicola e per scoprire in che modo questo film possa essere importante per la macro-trama dell’MCU, ma anche misto perché il personaggio interessa veramente poco al pubblico – anche per colpa dei Marvel Studios e dell’utilizzo che ne hanno fatto – e di conseguenza una buona fascia di pubblico parte prevenuta sul giudizio della pellicola. Il momento di The Marvels al cinema però adesso è arrivato e in realtà questo titolo può rappresentare un vero e proprio punto di svolta nel Marvel Cinematic Universe. Ma non nel modo che ci si può aspettare.

Per qualche motivo, i poteri di Carol Denvers (Brie Larson), Kamala Khan (Iman Vellani) e Monica Rambeau (Teyonah Parris) si sono intrecciati e le tre eroine iniziano a scambiarsi di posto ogniqualvolta decidono di utilizzarli. Il trio deciderà di partire per un’avventura nello spazio per provare a scoprire cosa sta succedendo e nel farlo incrociano la loro strada con Dar-Benn (Zawe Ashton), una rivoluzionaria Kree che sta distruggendo tutti i pianeti che incrocia sul suo cammino.

The Marvels è un titolo che può rappresentare un vero e proprio punto di svolta nel Marvel Cinematic Universe, sì. Sì, perché adesso diventa imperativo, per il pubblico più affezionato e quello che in qualche modo è deluso dall’andamento generale dei Marvel Studios negli ultimi anni – dal post Endgame -, capire cosa si desidera quando ci si siede in sala per un nuovo film dell’MCU. Un film a sé stante e con una sua indipendenza, che può dare qualcosa al mosaico generale come anche no, oppure un film che sostanzialmente altro non è che una puntata di una gigantesca serie tv che viene proiettata sul grande schermo?

E se è arrivato il momento di farsi questa domanda è perché The Marvels si stanzia esattamente a metà tra questi due concetti, finendo per soddisfare un po’ tutti e un po’ nessuno. Quando si parla del nuovo film di Nia DaCosta non si parla di un brutto film, sia chiaro, ma di una pellicola che di certo non resterà memorabile per quello che racconta, ma che purtroppo probabilmente non resterà memorabile neanche per quello che riesce a dare all’universo narrativo. Sia in un caso che nell’altro si poteva affondare molto di più il colpo, sfruttando tanti – tantissimi – elementi che erano a disposizione della sceneggiatura e che invece vengono toccati in maniera frettolosa.

The Marvels“Più in alto, più lontano, più veloce”. Viene spesso detto nel film da Carol Denvers e si tratta di parole che effettivamente si sposano quasi alla perfezione con ciò che è il film in realtà, perché effettivamente nelle intenzioni c’è quella di portare il personaggio di Carol, ma anche e soprattutto quelli di Monica e Kamala, più in alto e più lontano in termini di importanza narrativa, ma il tutto viene fatto in alcuni punti con una velocità eccessivamente smodata. Questa tendenza della pellicola finisce per rendere il film troppo rapido in alcuni passaggi in cui un respiro in più non avrebbe fatto male e, di conseguenza, finisce per rendere la pellicola senza un vero e proprio cuore pulsante, risultando quasi piatta e vuota.

Il vero problema di The Marvels, infatti, è il suo essere un titolo che non emoziona. Non ci si aspettava un capolavoro di genere, questo vero, ma è anche vero che gli elementi per costruire una sorta di spirale emotiva nella narrazione c’erano tutti ma questi elementi non vengono mai sfruttati a dovere e per questo motivo si può parlare di occasione sprecata.

The MarvelsPoi sia chiaro, la pellicola è una di quelle che durante la visione riescono a divertire anche e soprattutto grazie alle interazioni tra le tre protagoniste, che si basano su una chimica veramente fuori dal comune. Brie Larson, Teyonah Parris e Iman Vellani sono tre attrici veramente molto brave e questa bravura viene assolutamente tutta fuori durante il film. Anche le scene d’azione, con la meccanica dello switch tra le tre eroine, sono fresche e coinvolgenti, realizzate con una CGI a dire il vero meno zoppicante del solito (il rinvio per sistemarla ha dato i suoi frutti), quindi il pubblico sicuramente si divertirà durante la visione. L’unico problema, come detto, è che si tratta di un film che resta in sala e che gli spettatori difficilmente si porteranno dietro. Certo, non lo faranno per fattori negativi, ma nemmeno per fattori positivi. Anche perché, anche a livello registico, si parla di un film con una regia assolutamente blanda, che si limita a fare il suo, senza avere mai un guizzo particolare o un virtuosismo che possa dare qualcosa in più all’azione mostrata a schermo.

Discorso a parte va fatto per il finale: l’ultima scena e l’unica post-credits mostrano dei momenti che sono potenzialmente importantissimi per il futuro del Marvel Cinematic Universe. Come detto in apertura, ancora non è chiaro in che modo si andranno a unire tutti i puntini che i Marvel Studios stanno disseminando, ma ciò che viene mostrato nel finale non potrà che emozionare i fan. Con la speranza che questi elementi, ovviamente, vengano raccolti e tenuti in considerazione per il futuro. Ma le sensazioni, in questo caso, sono positive.

The Marvels, dunque, è un film che tra amici si direbbe che “ci sta”. Ci sta perché in sala potrà sicuramente divertire e quella fetta di pubblico meno esigente nei confronti del Marvel Cinematic Universe apprezzerà la leggerezza e anche la giusta durata della pellicola. Chi invece si aspettava quanto meno una pellicola che potesse approfondire determinati elementi propri del personaggio e/o dell’MCU, resterà deluso. Della pellicola resta sicuramente l’ottima chimica tra le protagoniste, con Iman Vellani che dimostra nuovamente di essere una predestinata della recitazione, ma alla fine difficilmente il pubblico si ricorderà di The Marvels a distanza di qualche mese dall’uscita.


The Marvels è ora al cinema. Di seguito, il trailer ufficiale italiano del film:

RASSEGNA PANORAMICA
The Marvels di Nia DaCosta
6.5
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Il mio primo film visto al cinema è stato "Dinosauri" della Disney, il mio primo libro "La fabbrica di cioccolato" e il mio primo videogioco "Tip Top - Il mistero dei libri scomparsi". Nel 2002 mi sono innamorato di Spider-Man e nel 2008 del grande schermo, grazie a "Bastardi Senza Gloria". Parlerei per ore di cinema, serie tv e fumetti. Sto aspettando la quinta stagione di "Sherlock".
the-marvels-di-nia-dacosta-piu-in-alto-piu-lontano-piu-veloce-forse-troppo-veloce-recensioneThe Marvels è un film che tra amici si direbbe che "ci sta". Ci sta perché in sala potrà sicuramente divertire e quella fetta di pubblico meno esigente nei confronti del Marvel Cinematic Universe apprezzerà la leggerezza e anche la giusta durata della pellicola. Chi invece si aspettava quanto meno una pellicola che potesse approfondire determinati elementi propri del personaggio e/o dell'MCU, resterà deluso. Della pellicola resta sicuramente l'ottima chimica tra le protagoniste, con Iman Vellani che dimostra nuovamente di essere una predestinata della recitazione, ma alla fine difficilmente il pubblico si ricorderà di The Marvels a distanza di qualche mese dall'uscita.

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