Lucca Comics & Games ha dato molto spazio ad una delle serie più attese di Netflix, ovvero The Witcher, adattamento dei libri scritti dall’autore polacco Andrzej Sapkowski, saga che ha raggiunto una popolarità ancora maggiore grazie ai videogiochi di CD Projekt Red.
Durante la conferenza stampa erano presenti la showrunner della serie, Lauren Schmidt Hissrich, e due delle protagoniste, ovvero Freya Allan e Anya Chalotra, rispettivamente attrici di Ciri e Yennefer, le due principali compagne d’avventura di Geralt di Rivia, lo strigo interpretato da Henry Cavill.
La conferenza si è aperta con le parole della showrunner, che ha espresso tutto il proprio amore per i libri dello scrittore polacco e delle tematiche trattate:
Sono da sempre una grande fan de Il Guardiano degli Innocenti, ho amato le origini della storia di Geralt, e un anno prima che iniziasse il progetto di Netflix avevo già incontrato Sapkowski. La sfida, per me, è stata incentrata su come presentare il mondo di The Witcher. Il cambiamento più grande che ho apportato è stato introdurre i personaggi di Ciri e Yennefer molto prima rispetto ai libri. Se mi fossi attenuta ai libri, entrambe sarebbero comparse solo a partire dalle prossime stagioni. Ho invece voluto che la loro forza trasparisse sin da subito. Posso però rassicurare i fan sul fatto che rimane moltissimo del contenuto originale. Ne ho parlato con l’autore, mi ha detto ciò che per lui era importante rimanesse nella serie TV senza stravolgimenti: l’aspetto più importante è che stiamo parlando di tre orfani che cercano il loro posto nel mondo. Sono outsider, credono di non aver bisogno di nessuno, ma il destino li riunirà per fargli capire che non possono fare a meno gli uni degli altri. Ma ci sarà anche un aspetto politico: si parlerà di xenofobia, di sessismo, di cosa significa essere diverso in una società che non ti accetta. Ma ci saranno anche molta magia e molte avventure. Uno degli aspetti con cui ho avuto più a che fare è la differenza tra destino e fato. Quest’ultimo è predeterminato e non ti permette di fare altre scelte; il destino, invece, può essere cambiato a seconda di ciò che vuoi fare. In The Witcher questo rapporto si esplica in quella che Sapkowski chiama la Legge della Sorpresa. Consiste nel chiedere un pagamento di cui non si conosce inizialmente la natura. Il premio di Geralt, a un certo punto, è che gli viene affidata Ciri. Non quello che pensava di avere, ma che al tempo stesso cambia il suo destino. E il segreto del destino è anche come ti adatti al cambiamento.
La showrunner ha poi ribadito che la serie si ispira ai libri e non ai videogiochi:
La serie è ovviamente tratta dai libri, e in particolare sui racconti. I racconti non hanno un arco narrativo univoco, quello lo abbiamo creato noi. In particolare ho lavorato su un filo conduttore che legasse maggiormente Yennefer e Ciri. Abbiamo anche aggiunto qualche piccolo comprimario per scrivere al meglio il percorso di questi due personaggi. Ciri, ad esempio, incontra qualche individuo in più – rispetto ai libri – sul proprio cammino. Qualcuno con cui possa parlare. La trilogia di videogiochi ha indubbiamente fatto un ottimo lavoro. Noi abbiamo fatto una scelta diversa, puntando su modellini e ambienti naturali. Abbiamo girato in 5 Paesi diversi.
Lauren Schmidt Hissrich ha poi ribadito ancora una volta il ruolo delle donne in questa storia:
La prima volta che ho incontrato Sapkowski ho voluto subito chiarire con lui il ruolo e la posizione dei personaggi femminili in The Witcher. Mi spiegò la concezione che, all’epoca, c’era in Polonia sulle donne. C’era una cultura molto patriarcale, che si riflette non poco nell’universo dei romanzi. In quanto showrunner, e non semplicemente come donna, ho cercato di scrivere questa storia creando donne potenti allo stesso modo in cui esistono uomini, mostri e creature forti.
Hanno poi parlato le due attrici, Freya Allan e Anya Chalotra, che hanno parlato dei propri personaggi e del rapporto con Henry Cavill, vero fanatico della saga di The Witcher e prodigo di consigli ed aiuto alle due giovanissime attrici:
Freya:
Per me, inizialmente, è stato spaventoso trovarmi sul set di questa produzione mastodontica. Ma è stato anche un grandissimo regalo: ho lavorato ed imparato per 8 mesi, al fianco di colleghi e di una troupe stupenda. Sono stata davvero felice di aver ottenuto questo ruolo e, in egual modo, ho gioito di poter lavorare con un giovane talento come Anya (Yennefer) e un professionista come Henry Cavill, che ha molta esperienza nella gestione di franchise molto seguiti. Anche la produzione è stata emozionante: chi era dietro le macchine da presa era incredibilmente appassionato nei confronti di ciò che stava facendo.
Anya:
Per quanto riguarda la mia esperienza sul set con Henry, non avete idea di quanto lui sia appassionato ai romanzi, è davvero coinvolto, curioso e propositivo. Con lui potevamo parlare di qualunque cosa riguardasse i nostri personaggi. Ha svolto uno splendido lavoro con Geralt, come avrete modo di vedere.
La serie The Witcher, annunciata con un nuovo splendido trailer proprio durante Lucca Comics & Games 2019, arriverà su Netflix il 20 dicembre. Noi non vediamo l’ora di vedere come il lavoro svolto da tutto il team saprà portare su schermo una delle saghe più affascinanti del panorama fantasy degli ultimi anni.