Come annunciato nelle scorse settimane tramite i nostri canali social, grazie a Netflix abbiamo avuto il piacere di vedere in anteprima i primi 5 episodi (di 8) di The Witcher, la nuova attesissima serie originale Netflix tratta dalla nota saga di romanzi fantasy di Andrzej Sapkowski.

La serie segue le avventure di Geralt di Rivia, interpretato da Henry Cavill, un Witcher abile ed esperto che vaga per le varie terre del continente in cerca di mostri da combattere in cambio di soldi. La storia di Geralt però verrà affiancata da altre due linee narrative, dedicate rispettivamente alla strega Yennefer e alla giovane principessa di Cintra, Ciri.

The WitcherLauren Schmidt Hissrich, showrunner della serie, ha deciso di approcciarsi alle avventure dello strigo in modo analogo a quello dei primi romanzi, ovvero trasponendo sul piccolo schermo le storie brevi sul personaggio che vanno a comporre la trama verticale di ogni episodio. Mediante questo stratagemma viene introdotto man mano il personaggio di Geralt, permettendo allo spettatore di conoscere in modo più approfondita la psiche e i poteri del protagonista. Come già detto, parallelamente alle avventure episodiche di Geralt, ci vengono presentate Yennefer e Ciri mediante due linee narrative distinte che, sopratutto quella dedicata a Ciri, portano avanti la vera e propria trama orizzontale della serie. 

I tre personaggi principali della serie sono tutti e tre ben caratterizzati, riuscendo a risultare iconici e ben inquadrati sin dalle prime scene. Ottimo anche il lavoro fatto intorno ai personaggi secondari che, seppur con uno screen time ridotto, riescono comunque a lasciare il segno sullo spettatore, uno su tutti è il brillante bardo Ranuncolo, compagno d’avventure di Geralt che segue il Witcher per decantarne le lodi. Questo è sicuramente un notevole punto a favore della scrittura, rafforzato ulteriormente da un’accurata selezione del cast, partire da un Henry Cavil davvero informa e immerso pienamente nel ruolo, protagonista della maggior parte delle scene di combattimento realizzate senza l’ausilio di controfigure. Perfettamente a suo agio anche la giovane Anya Chalotra, interprete di Yennefer, abile sia nel portare in scena la versione deforme del personaggio, sia la femme fatale che tutti conosciamo dai videogiochi. Buona anche la performance di Freya Allen che interpreta una Ciri che a tutti gli effetti risulta il motore scatenante di tutta la vicenda.

In linea con le atmosfere dei romanzi, e anche con quelle del terzo videogioco targato CD Project Red, la serie presenta una buona dose di momenti maturi ed epici, cruda al punto giusto, il tutto ben bilanciato con momenti più leggeri e da qualche situazione divertente, frutto principalmente della figura di Ranuncolo. Insomma una serie fantasy differente dagli esempi televisivi più recenti come Game of Thrones, ma che non ha nulla da invidiare alla serie targata HBO.

Pur essendo dirette da sostanzialmente quattro registi, ovvero Alik Sakharov (Game of Thrones, House of Cards), Charlotte Brändsröm (The Man in the High Castle), Alex Garcia Lopez (Daredevil, Utopia) e Marc Jobst (Hannibal, The Punisher), la serie mantiene un’uniformità stilistica, riuscendo a non risultare anonima e impersonale. La fotografia, molto ben curata, risulta dinamica ed evocativa, attenta a mettere il focus sui dettagli più rilevanti anche nelle scene più concitate. Le scene di combattimento, come detto in precedenza girate interamente da Cavill senza ausilio di controfigure, sono molto ben coreografate, intense e crude. Gli effetti speciali, realizzati principalmente con tecniche tradizionali, risultano verosimili e sopratutto ben amalgamati rispetto ad una cgi mal riuscita come quella vista nelle ultime stagioni di Game of Thrones; ovviamente in alcune scene si nota che ci si trova di fonte a qualcosa di artificiale, ma il tutto viene limitato il più possibile. Nonostante tutto sono presenti anche alcuni effetti in computer grafica, che risultano anch’essi ben realizzati. Ultimo elemento, ma non per importanza, è la colonna sonora originale di questa serie, ricca di brani potenti ed epici pronti a diventare iconici, come la splendida “Toss a Coin to your Witcher”.

In attesa di vedere come si concluderà questa prima stagione, possiamo dire che questi primi 5 episodi di The Witcher ci hanno convinto. Non è un prodotto perfetto sia chiaro, presenta qualche sbavatura (che analizzeremo nei prossimi giorni nella recensione completa), ma nulla che prevarichi la godibilità della serie. Cavill si è dimostrato un’ottimo Geralt, ed è evidente come l’attore britannico sia entrato ampiamente in sintonia con il personaggio. Netflix ha dunque centrato il punto, sfornando una serie fantasy convincente e diversa dal solito, che potrebbe diventare una delle icone del nuovo decennio.

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