Sono passati 6 anni dall’uscita di Bumblebee e finalmente i Robottoni di Casa Hasbro tornano al cinema con Transformers: Il Risveglio. Dopo che Travis Knight aveva portato nuovo entusiasmo verso il franchise cinematografico di Transformers, sarà riuscito Steven Caple Jr. a confezionare una buona pellicola capace di soddisfare le aspettative dei fan? Scopriamolo insieme nella nostra recensione senza spoiler.

Nel 1994, l’ex-soldato Noah Diaz (Anthony Ramos) e la stagista archeologa di Brooklyn Elena Wallace (Dominique Fishback) si ritrovano coinvolta in un antico conflitto attraverso un’avventura in giro per il mondo che si lega a tre fazioni di Transformers: i Maximal, i Predacon e i Terrorcon. Riusciranno Optimus Prime e i suoi Autobot a difendere nuovamente la terra e a sconfiggere il malvagio Unicron?

Nel 2018 il franchise cinematografico dei Transformers era arrivato a un punto di rottura.
Infatti dopo la pentalogia sotto la direzione artistica di Michael Bay, che ha avuto film più e meno riusciti, il franchise aveva bisogno di aria fresca e di una nuova direzione.
Inizialmente la produzione aveva pensato di concentrarsi su spin-off dedicati ai personaggi singoli invece che a film corali ed è proprio per questo che venne concepito il film di Bumblebee. Inizialmente pensato come spin-off prequel della pentalogia Bayana, il film durante la produzione, acquistò una vita propria fino a staccarsi totalmente dalle pellicole precedenti e a convincere la Paramount a ripartire da capo con l’universo dei Transformers con una serie di nuovi film che ignorassero completamente tutta la timeline precedente.

Una scelta che venne accolta con entusiasmo dai fan, stanchi della piega che avevano preso i film di Michael Bay con il loro sottotoni di propaganda militare americana, le battute razziste gratuite, l’ipersessualizzazione dei personaggi femminili e che, sopratutto, avevano iniziato ad avere un problema enorme: i Transformers erano diventati un contorno alle avventure dei personaggi umani del film. Se infatti nel primo, ed in parte anche nel secondo, film di Michael Bay i Transformers erano protagonisti quasi assoluti, dal terzo in poi gli attori principali avevano iniziato ad avere sempre più potere contrattuale fino ad arrivare ad avere quasi più screen time dei Robot che in teoria dovrebbero essere i protagonisti dei film. Perciò ci si è ritrovati ad avere intere sequenze di film in cui i Robot erano sullo sfondo a lottare mentre noi spettatori vedevamo Shia Lebouf scappare da qualcosa o Mark Wallberg che salvava la figlia o impegnato in missioni alla 007.

Transformers: Il Risveglio invece continua il trend iniziato con Bumblebee, con un cast di giovani attori emergenti ad interpretare i personaggi umani e con un cast d’eccezione per quel che riguarda i Robot che finalmente tornano i protagonisti principali del film.
Certo, i personaggi umani non sono totalmente lasciati in disparte e anche loro hanno i loro momenti importanti nella pellicola, ma non abbiamo il dislivello che si era raggiunto negli ultimi film. Se, infatti, negli ultimi capitoli della pentalogia di Bay durante un inseguimento tra Robot vedevamo tutto dal punto di vista dell’umano che veniva rapito dai cattivi, in questo film il focus è sul buono che insegue cercando di liberarlo, il che è un enorme passo avanti rispetto al passato.

Altro problema della pentalogia di Bay era l’azione fin troppo confusionaria e spesso ambientata in notturna o in luoghi bui in cui l’azione si perdeva e risultava confusionaria, al contrario in Transformers: Il Risveglio l’azione è quasi sempre ambientata alla luce del giorno, con una messa in scena chiara e spettacolare che va ancora di più godere i bellissimi Design dei protagonisti ispirati alla serie G1 e che faranno battere il cuore degli appassionati storici.

Transformers: Il RisveglioPer quel che riguarda il cast, dal lato Robot abbiamo ne abbiamo uno d’eccezione con Peter Cullen che torna per l’ennesima volta a doppiare Optimus Prime, Ron Pealrman nei panni di Optimus Primal, Pete Davidson in quelli di Mirage, Michelle Yeoh in quelli di Airazor e Peter Dinklage al doppiaggio di Scourge, araldo di Unicron e cattivo principale del film. Dal lato dei personaggi umani è composto da Anthony Ramos e Dominique Fishback, entrambi giovani attori teatrali che negli ultimi anni si stanno dedicando anche a progetti cinematografici. Il cast umano, che dovrebbe essere il punto ti contatto tra lo spettatore e il mondo dei robot è funzionale al film ma non coinvolge emotivamente come in Bumblebee in cui Hailee Steinfield riusciva a creare un empatia con lo spettatore che in questo film risulta meno forte.

Ed è forse questa la nota più dolente del film, cioè il non aver creato dei personaggi forti che coinvolgessero lo spettatore e, sopratutto, il cercare di ricreare la dinamica del film precedente tra umano/robot con i personaggi di Noah (Anthony Ramos) e Mirage che lascia quasi sullo sfondo Optimus Prime. Infatti il personaggio di Mirage in molti momenti risulta più importante di Optimus che vive un arco narrativo che risulta un po’ blando e lasciato in secondo piano anche se si percepisce che gli sceneggiatori volevano che il leader degli Autobot fosse tanto protagonista del film quanto Noah e Mirage. Altra nota dolente del film è il calo di CGI in alcuni momenti, fortunatamente pochi, e la presenza risicata dei personaggi provenienti dalla serie Beast Wars, personaggi che dovevano essere uno dei punti forti del film. Sarebbe stato sicuramente più bello vederne di più e sopratutto vederli per più tempo in versione “Massimizzata” da Robot invece che quasi esclusivamente in fase animale.

Detto ciò, il film funziona e intrattiene con una trama semplice, lineare e senza grandissimi colpi di scena (ce ne sarebbe uno, anche grosso ma che purtroppo è stato spoilerato dai trailer) e con una scena finale che fa intendere che non solo avremo nuovi film sui nostri Robot preferiti ma che anche Paramount e Hasbro stanno progettando qualcosa di più grande che un semplice franchise sui Transfomers.

Transformers: Il Risveglio, è dunque un buon film che segue la scia creata da Bumblebee staccandosi da tutto ciò che sono stati i film dei Transformers durante la pentalogia di Michael Bay. Con una trama semplice, lineare, una ottima e chiara messa in scena dei combattimenti e una colonna sonora tutta Hip Hop Newyorkese degli anni ’90, non potrà che intrattenere grandi e piccini che sono cresciuti o stanno crescendo con i Robot combattenti più famosi di sempre.


Transformers: Il Risveglio è ora disponibile in tutte le sale cinematografiche italiane distribuito da Eagle Pictures. Di seguito il trailer ufficiale del film:

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