Gli X-Men servono ancora nell'attuale Marvel Universe?

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Vi chiederete perché scrivo questo articolo, il motivo è molto semplice ed è da ricercarsi nel come è nata la mia passione per il mondo dei fumetti e in generale per quello supereroistico. Era il lontano 2003 e alla televisione passarono X-Men di Bryan Singer per pubblicizzare l’uscita prossima nelle sale di X2: X-Men United, il bambino che ero all’epoca rimase incredibilmente affascinato da questo primo vero e proprio film che vide (al tempo non riuscivo mai a terminare la visione di qualcosa nemmeno di un cartone animato) tanto da riuscire a farsi portare al cinema per vedere il seguito di questo bellissimo film e ne rimase ancora più impressionato, col tempo tutto quello che aveva X-Men nel titolo doveva passare sotto la sua attenzione, cartoni animati, fumetti che raccattava dagli amici, videogiochi, di  tutto insomma.
Il bambino non era solo rimasto stregato da questi personaggi ma dalla stessa definizione di Mutante, colui che è diverso per una componente del DNA, un essere talmente potente ma anche talmente fragile nella sua umanità, un uomo/donna molto più vero di altri supereroi che venivano tanto sbandierati, il bambino arrivò a considerarli dei suoi “amici” e da lì ovviamente con la crescita arrivò il suo primo approccio solido al mondo dei fumetti Marvel con Avengers vs X-Men e da lì passò al Marvel Now, ma rimase interdetto perché non si trovò davanti ciò che aveva immaginato ma qualcosa di diverso e che lo affascinava ma a cui mancava qualcosa; Solo più in là capì cosa mancava.
Quei film, ed in quei prodotti che fossero animati o videoludici su cui mi avventavo con interesse morboso avevano tutti una chiara ispirazione, il fantastico ciclo di Chris Claremont e John Bryne oltre che a quello estremamente politico e fantascientifico di Grant Morrison e Frank Quitely. Un ciclo che aveva tutto quello che si poteva desiderare da un fumetto che parlava di eroi diversi, problematiche sociali e straordinarie avventure ossia tutto quello che con gli anni si era andato a perdere nei fumetti degli X-Men,tranquilli ora mi spiego meglio.
Gli X-Men grazie a Claremont e Bryne erano diventati il simbolo dietro cui si nascondevano quelli che pensavano di essere diversi e sbagliati, quindi le storie si erano avvicinate a tinte più cupe e meno solari, come d’altronde la società imponeva, ma questa serietà non poteva(e non doveva) escludere la Meraviglia,peccato che è proprio quello che accade quando prosegui nelle mie letture.
Eppure leggendo storie Mutanti come Massacro Mutante,Guerra ad Asgard, e persino storie singole dei Nuovi Mutanti o anche Deadpool oltre che la tanto mai abbastanza osannata X-Men: Dio Ama e L’Uomo Uccide mi rendevo conto di come il limite non fossero i personaggi ma bensì il come venivano scritti, infatti tutte queste storie riuscivano ad avere un ottima definizione intrinseca di Mutante al suo interno e tutte erano anche meravigliose storie d’intrattenimento ,questi due elementi vivevano bene in esse senza prevalere l’uno sull’altro.
Se i due “innovatori” avevano portato tante cose interessanti che erano state ben utilizzate nel complesso da scrittori come Scott Lobdell e Grant Morrison, seguito poi da Joss Whedon , negli anni successivi, diciamo dalla Decimazione in poi, tutto iniziò a svanire.
Sono ormai passati ben 6 anni da quel fatidico giorno in cui mi resi conto che i miei amati figli dell’atomo non erano più quelli che tanto mi affascinavano nei cartoni (Stupefacenti X-MenX-Men Evolution, ecc…) e nei film e lo ammetto candidamente ogni rilancio per me voleva dire tornare a sperare in una “rinascita” dello spirito degli X-Men, un barlume lo ebbi con Wolverine & The X-Men di Jason Aaron(Che tra l’altro aveva pure un comparto artistico niente male tanto per dire due nomi Chris Bachalo e Ramon Perez) e con la miniserie Worst X-Men Ever ma in parte anche con la nuova Wolverine di Tom Taylor, ma comunque non riuscivo a ritrovarmici, non riusciva il mio cuore a vedere gli X-Men ormai l’ombra di ciò che erano,messi sempre più in disparte,sempre meno importanti e sempre più un gruppo molto simil Vendicatori ormai si era perso il loro essere e quell’importanza che avevano stava venendo tutta acquisita dagli Inumani, che la Marvel tanto voleva pubblicizzare.
I tentativi furono tanti ed innumerevoli, persino il talentuoso Jeff Lemire si cimentò con i Mutanti e nemmeno lui riuscì a portare l’apporto necessario a ristabilire un sano gruppo di X-Men, nemmeno lui è riuscito a salvarli, c’è qualcuno che può farlo? Ormai io penso di no ed è la cosa che più mi fa male, ogni rilancio seppur riportava qualcosa di “conosciuto” allo stesso tempo ne toglieva quindi mancava sempre qualcosa e non  si riusciva ad andare più in là di un certo punto, quando c’era solo il supereroismo sapeva di già visto, l’impegno sociale sapeva di posticcio e casuale e così in breve tempo siamo arrivati ad avere dei supereroi impegnati socialmente ad avere dei semplici e comuni mantelli rossi.
Io credo(a livello teorico e logico anche) che se c’è un momento in cui va trovato il fallimento degli X-Men come gruppo è con la nascita della cosiddetta squadra Unione su Uncanny Avengers #1 di Rick Remender e John Cassaday,infatti se un gruppo di Vendicatori sembra più pronto e in grado di affrontare tematiche come la discriminazione può solo voler dire che gli uomini X hanno fatto il loro tempo, quindi perché tenerli ancora in ballo? Perché non lasciargli andare? Perché ci sono ancora tanti fan e bambini non cresciuti che credono in loro e ad ogni rilancio che fa più male che bene, si illudono.
Ma si sa, quando un bambino sogna, tutto è cibo che alimenta il suo sogno, in un certo senso questo è il punto a cui volevo arrivare, il sogno di Charles Xavier , era anch’esso il sogno di un bambino e per quello tanto caro alla mia giovane controparte che ancora si ostinava a voler leggere di quel sogno? No, il sogno di Charles aveva permesso ai ragazzi che ora sono gli insegnanti e gli X-Men di poter fare la differenza e vivere delle straordinarie avventure, quindi perché non si può andare avanti così? Perché qualcuno non si fa carico di tale fardello e istruisce la nuova generazione? Con il passare del tempo non si è solo perso il sogno, quanto la voglia di cambiare e anche questo cosiddetto RessurrXion non è altro che un’altra pallida luce di rinascita per un gruppo che ormai ha perso di vista cosa vuol dire essere un Mutante ed essere un X-Men.

Questi sono gli X-Men “Ufficiali” nel 2017, non so se mi spiego.
Ma ora torniamo alla domanda cardine, Gli X-Men servono ancora nell’attuale Marvel Universe? Si, ma non così, se necessario spediteli via, metteteli in naftalina ma vi prego smettetela di fargli del male se non riuscite a gestirli, se volte troppo, poi non avete nulla e ora con questa sovraesposizione mediatica degli Inumani nemmeno il confronto gli fa più bene, quindi per favore fermatevi e riflettete prima di rilanciare.
La mia sarà una visione oscura e apocalittica forse ma mi sono illuso troppe volte per poter credere che si possa di nuovo tornare a quei fasti e quelle storie, quei colori e quei temi sono sempre lì ma purtroppo non trovano spazio perché non hanno più risonanza, in un mondo,come quello Marvel attuale in cui la Parola Mutante, non vuole dire più nulla.