Se c’è un nome tra i registi che hanno fatto la storia del thriller erotico anni ’80, ’90 è proprio Adrian Lyne. Occhio dietro la macchina da presa di pellicole di culto come “9 settimane e ½”, “Attrazione Fatale”, “Proposta Indecente”, Lyne torna dopo vent’anni dal suo ultimo lungometraggio “L’amore Infedele – Unfaithful” con un nuovo thriller all’interno di quella che è ormai consolidata come la sua comfort zone. Acque Profonde (Deep Water), film originale Hulu, ma distribuito in Italia da Amazon Prime Video a partire dal 18 marzo, è tratto dal romanzo omonimo di Patricia Highsmith che sarà ripubblicato in Italia dalla casa editrice La Nave di Teseo a partire dal 17 marzo. Abbiamo visto il film in anteprima e questo è il nostro parere no spoiler.

Acque Profonde racconta la storia di Vic (Ben Affleck) e Melinda Van Allen (Ana de Armas), una coppia di sposi molto ammirata di New Orleans la cui relazione inizia a cedere sotto il peso gravoso di risentimenti, sospetti e gelosie. Tra provocazioni, giochi psicologici, ferite reciproche, tradimenti e strane scomparse, Vic e Melinda precipiteranno ben presto nel bel mezzo di un gioco mortale, la cui conclusione dipenderà da fin dove i due saranno in gradi si spingersi.

Tratto dal romanzo del 1957 di Patricia Highsmith, scrittrice bestseller, madre di Mr. Ripley e Carol, dai quali sono stati tratti film di successo, il primo con Jude Law, Matt Damon e Gwyneth Paltrow, il secondo con Cate Blanchett e Rooney Mara, il romanzo Acque Profonde è un perfetto thriller erotico letterario in stile anni ’50. La pellicola di Lyne al contrario decide di adattare al presente le vicende di Vic e Melinda, cercando di ammodernare la narrazione. A vent’anni dal suo ultimo film: L’amore Infedele, il regista del bellissimo Illusioni Perverse, di Flashdance e del remake molto meno riuscito di Lolita con Jeremy Irons, torna ancora una volta in un territorio da lui già battuto per raccontare una storia di segreti e misteri coniugali che più volte strizza l’occhio a Gone Girl – L’amore Bugiardo.

A partire dalla fotografia dai toni del grigio e del verde Acque Profonde si inserisce perfettamente in quel contesto di thriller familiari che hanno raggiunto il loro punto più alto proprio con il film di Fincher del 2014 in cui, ironia della sorte, Ben Affleck era protagonista insieme ad una splendida Rosamund Pike. Nel film di Lyne la nuova coppia (sul set e al tempo anche nella vita reale)in balia degli eventi è proprio proprio composta da Affleck / de Armas. Da una lato de Armas, giovane moglie e madre che dopo un accordo sancito con il marito ha la possibilità di avere rapporti extraconiugali a patto che non abbandoni il tetto coniugale, dall’altra Affleck un marito silenzioso ma osservatore che dopo una “innocente bugia” potrebbe non essere più lo stesso. Nel cast sono presenti anche Jacob Elordi, reduce del successo planetario di Euphoria e Finn Wittrock, che gli appassionati di Ryan Murphy e American Horror Story non potranno non ricordare.

Visti i presupposti di trama interessanti, ci si aspetterebbe un thriller ben congegnato che purtroppo però sembra non avere un vero e proprio slancio. Dopo una prima parte più interessante che sembra gettare le basi per una narrazione intrigante, il secondo atto perde completamente il focus, risultando mediocre sia nella scrittura che nella messa in scena. Le stesse performance dei due protagonisti, vista la materia narrata, sarebbero dovute essere più sentite, meno svogliate. Ben Affleck ancora una volta sembra essere rimasto ancorato all’interno di un’unica interpretazione che lo porta ad affrontare ogni pellicola sempre nello stesso modo; seppur questo ruolo sembra essere cucito su di lui non riesce a convincere, trasmettendo la maggior parte del tempo una sensazione di noia e pesantezza. Ana de Armas, nell’attesa della consacrazione con il film di prossima uscita “Blonde”, non riesce a spiccare in questo ruolo che la relegano alla classica moglie borghese trofeo. Il suo personaggio è davvero troppo poco approfondito e le motivazioni che la muovono risultano al limite del ridicolo. Lo stesso film, nel complesso, sembra esser uscito dagli anni ’90, non è bastato l’adattamento in chiave moderna per svecchiare una storia ancorata al passato che avrebbe senza alcun dubbio funzionato di più qualche decennio fa.

Acque Profonde nonostante alcune premesse interessanti inciampi in enormi difetti in fase di scrittura che penalizzano l’intero risultato del progetto. Presentato come un thriller erotico, che di erotico ha ben poco, purtroppo non riesce a reggersi neanche sulle spalle dei suoi due protagonisti che avrebbero dovuto regalare una performance affiatata e complice vista anche la loro relazione fuori dal set al tempo delle riprese. La scelta di mettere al timone un regista come Adrian Lyne, che di queste pellicole ha fatto il suo cavallo di battaglia, sarebbe potuta essere un’ottima idea qualche anno fa, ma oggi il film sembra troppo ancorato al passato, finendo per essere un deludente e poco riuscito thriller.


Acque Profonde sarà disponibile su Amazon Prime Video a partire dal 18 marzo. Ecco il trailer ufficiale del film:

RASSEGNA PANORAMICA
Acque Profonde
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Classe 1995, laureato in critica cinematografica, trascorro il tempo tra un film, una episodio di una serie tv e le pagine di un romanzo. Datemi un playlist anni '80, una storia di Stephen King e un film di Wes Anderson e sarò felice.
acque-profonde-il-thriller-di-prime-video-con-ana-de-armas-e-ben-affleck-recensioneAcque Profonde nonostante alcune premesse interessanti inciampi in enormi difetti in fase di scrittura che penalizzano l’intero risultato del progetto. Presentato come un thriller erotico, che di erotico ha ben poco, purtroppo non riesce a reggersi neanche sulle spalle dei suoi due protagonisti che avrebbero dovuto regalare una performance affiatata e complice vista anche la loro relazione fuori dal set al tempo delle riprese. La scelta di mettere al timone un regista come Adrian Lyne, che di queste pellicole ha fatto il suo cavallo di battaglia, sarebbe potuta essere un’ottima idea qualche anno fa, ma oggi il film sembra troppo ancorato al passato, finendo per essere un deludente e poco riuscito thriller.

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