Dopo una lunga attesa fa finalmente il suo debutto su Disney+ Ahsoka, la nuova serie ambientata nella galassia lontana lontana di Star Wars dedicata all’ex cavaliere Jedi interpretata da Rosario Dawson. La serie spin-off di The Mandalorian ma anche sequel della serie animata Star Wars Rebels vede nuovamente sul ponte di comando Jon Favreau e Dave Filoni, con quest’ultimo che ricopre anche il ruolo di sceneggiatore della serie e regista dei primi 5 episodi. E non poteva essere altrimenti visti i precedenti che legano il regista e sceneggiatore statunitense e Ahsoka Tano. Grazie a Disney Italia abbiamo avuto il piacere di vedere in anteprima i primi due episodi (ora disponibili su Disney+) di Star Wars Ahsoka e questa è la nostra recensione senza spoiler.

Ambientata dopo la caduta dell’Impero, Star Wars: Ahsoka segue l’ex cavaliere Jedi Ahsoka Tano (Rosario Dawson) mentre indaga su una minaccia nascente in una galassia ormai vulnerabile, mentre con l’aiuto di Sabine Wren (Natasha Liu Bordizzo) e Hera Syndulla (Mary Elizabeth Winstead) dà la caccia al malvagio Grand’Ammiraglio Thrawn (Lars Mikkelsen) nella speranza di localizzare Ezra Bridger (Eman Esfandi), giovane Jedi scomparso con Thrawn molti anni prima.

Sin dal primo minuto è chiaro come Filoni e soci non vogliano perdere nemmeno un secondo, infatti senza troppi giri di parole veniamo sin da subito catapultati nel vivo dell’azione, tralasciando spiegoni e reintroduzioni di personaggi già ben noti nell’universo espanso di Star Wars. Infatti per apprezzare a pieno questa serie è fondamentale aver visto almeno il quinto episodio della seconda stagione di The Mandalorian e Star Wars Rebels, di cui la serie funge da sequel e conclusione ideale. Perché, come già potevamo intendere dai trailer e dalle varie dichiarazioni della produzione, al centro della narrazione di questa serie troviamo proprio la caccia al Grand’ammiraglio Thrawn e la ricerca di Ezra Bridger che tutti i fan della serie animata stavano aspettando da 5 anni.

La narrazione risulta dunque molto serrata, riuscendo nelle prime due puntata a posizionare sulla grande scacchiera galattica tutte le pedine utili per i sviluppi narrativi futuri. A fianco al debutto in live-action di Sabine Wren, Hela Syndulla e del droide Huyang, interpretati rispettivamente da Eman Esfandi, Mary Elizabeth Winstead e David Tennant, troviamo il ritorno di Morgan Elsbeth (Diana Lee Inosanto), allieva di Thrawn già apparsa in The Mandalorian, e il debutto di Baylan Skoll (Ray Stevenson) e Shin Hati (Ivanna Sakhno), ex Jedi divenuti mercenari al soldo dell’ex magistrato di Calodan. Questa coppia di personaggi che sin da subito si mettono sulla strata dei protagonisti rappresenta uno degli elementi più interessanti dei primi episodi. Baylan Skoll, interpretato dal compianto Ray Stevenson, è un personaggio molto enigmatico tutto da scoprire, non è ne un Jedi ne un Sith, il cui carattere è segnata da un passato ancora avvolto nel mistero. Insieme alla sua apprendista Shin Hati sono alla ricerca del potere e vedono in Thrawn la via per raggiungerlo.

E parlando di maestro e apprendista (che tra l’altro è anche il titolo del primo episodio) non possiamo non menzionare il turbolento rapporto tra l’ex cavaliere Jedi Ahsoka Tano e la sua ex apprendista, Sabine Wren, rapporto che si riformerà in questo inizio di serie dopo anni di distacco. Anni che non hanno per nulla intaccato Sabine, che è sempre la solita brillante ribelle che abbiamo imparato ad amare in Rebels, che vive ancora nella torre di Ezra sul pianeta Lothal. Anche Hela Syndulla non è cambiata di una virgola, è sempre il cuore del gruppo che cerca in ogni modo di ricucire i rapporti tra Ahsoka e Sabine.

Dal punto di vista tecnico siamo difronte ad un prodotto molto solido. La regia di Filoni risulta pulita e dinamica, riuscendo ad adattarsi al meglio sia ai momenti più concitati sia a quelli più statici. Molto buona è la resa della spade laser ed in generale degli effetti speciali, sempre di ottima fattura quando si parla di Star Wars. Un grande plauso va fatto alla colonna sonora composta da Kevin Kiner (Doom Patrol, Narcos: Messico) elemento che riesce a differenziare al meglio le situazioni mostrate a schermo e, soprattutto, questa serie dalle altre di Star Wars.

Ahsoka

Era dai tempi di Andor che una serie dell’universo di Star Wars non ci convinceva appieno sin dal primo momento come Ahsoka. Dopo anni stiamo per assistere alla tanto attesa conclusione di Star Wars Rebels, quel “Search for Ezra” che tutti attendevamo al termine della quarta stagione e che non abbiamo mai ricevuto, fino ad oggi. Da queste prime puntate traspare ancora una volta il grande amore che Dave Filoni ha per l’universo di Star Wars, in questo caso ancora di più visto lo stretto legame che ha con i personaggi protagonisti. Alla luce di questi primi episodi non possiamo far altro che promuovere a pieni voti la serie, incrociando le dita sperando che la qualità espressa in questi episodi si protragga anche nel resto della serie.


I primi 2 episodi di Star Wars Ahsoka sono ora disponibili su Disney+. I successivi verranno distribuiti in cadenza settimanale ogni mercoledì. Di seguito il trailer ufficiale della serie:

RASSEGNA PANORAMICA
Star Wars Ahsoka
8
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Classe '93, di professione illustratore e graphic designer. Sin da piccolo appassionato di fumetti, serie tv, cinema e videogiochi, passioni che con il tempo mi hanno portato a voler condividere le mie opinioni con gli altri e mettere in piedi questo progetto. Dal 2016 fondatore e caporedattore di RedCapes.it
ahsoka-recensione-dei-primi-due-episodi-della-serie-di-star-wars-anteprimaEra dai tempi di Andor che una serie dell’universo di Star Wars non ci convinceva appieno sin dal primo momento come Ahsoka. Dopo anni stiamo per assistere alla tanto attesa conclusione di Star Wars Rebels, quel “Search for Ezra” che tutti attendevamo al termine della quarta stagione e che non abbiamo mai ricevuto, fino ad oggi. Da queste prime puntate traspare ancora una volta il grande amore che Dave Filoni ha per l’universo di Star Wars, in questo caso ancora di più visto lo stretto legame che ha con i personaggi protagonisti. Alla luce di questi primi episodi non possiamo far altro che promuovere a pieni voti la serie, incrociando le dita sperando che la qualità espressa in questi episodi si protragga anche nel resto della serie.

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