Amazon Prime Video ha presentato una mozione per archiviare un’azione legale collettiva lanciata da un utente che si è lamentato che il contenuto acquistato sulla piattaforma streaming potrebbe essere rimosso. La società ha affermato di non vendere i video dei film e delle serie TV in catalogo, ma di vendere solo le licenze ai clienti per guardarli.
E infatti Amazon avrebbe dichiarato di non aver mai indotto in errore i clienti, perché comunica nell’accordo con l’utente che il denaro pagato è per “la visualizzazione su richiesta per un periodo di tempo indefinito” del materiale video e l’accettazione di tali termini è vincolante.
L’avvocato David Biderman ha scritto quale legale per Amazon: “La parte delle condizioni più rilevanti si trova qui [nella sezione Termini di utilizzo di Prime Video] viene presentato ai consumatori ogni volta che acquistano contenuti digitali su Amazon Prime Video. I presenti Termini di utilizzo affermano espressamente che gli acquirenti ottengono solo una licenza limitata per visualizzare il contenuto video e il contenuto acquistato potrebbe non essere disponibile a causa della limitazione della licenza del provider o per altri motivi. ”
La mozione mossa dall’utente Amanda Caudel nei confronti di Amazon non può trovare riscontro e proseguire oltre nelle apposite sedi giudiziarie, in quanto la cliente non aveva il diritto di citare in giudizio il Colosso dello streaming perché nessuno dei film che ha acquistato è stato cancellato, il che significa che non ha subito lesioni. La Caudel, che ha intentato una causa ad aprile, ha accusato Amazon di falsa pubblicità e concorrenza sleale e ha indicato anche i residenti della California che hanno acquistato contenuti Amazon Prime Video dal 25 aprile 2016 come parti lese convenute.Biderman ha scritto, “Le affermazioni della querelante secondo il quale il servizio Amazon Prime Video che permette ai consumatori di acquistare i film o le serie per lo streaming o il download, inganna i consumatori perché a volte i contenuti video potrebbe in seguito diventare indisponibili in caso di revoca o modifica delle licenze di Amazon nei confronti di terzi. Il reclamo punta vagamente a commenti online su questo presunto potenziale danno, ma non identifica alcun acquisto fatto su Prime Video che è risultato in seguito non disponibile per la stessa parte attrice. In effetti, tutto il contenuto Prime Video che il querelante ha acquistato rimane disponibile.”Fonte: CBR.com