Il primo febbraio torna al cinema Matthew Vaughn (Kingsman – Secret Service, X-Men: L’Inizio) con l’adattamento del romanzo Argylle della scrittrice Elly Conway, pseudonimo di un/una autore/autrice misterioso/a. Vaughn non è nuovo al mondo dello spionaggio e al cinema d’azione e dopo esser stato il regista dei due film su Kingsman e del suo prequel, torna ad un argomento a lui caro, mettendo al centro del film lo spionaggio e l’azione ma distaccandosi da quanto fatto con la saga precedente. Nonostante i due film prendano lo spy movie e ne facciano una commedia che gioca con i clichè del genere senza venir meno all’azione o all’avventura, la saga e il nuovo film differiscono per intenzioni e soprattutto per personaggi. Se la saga calcava la mano su un’organizzazione composta quasi interamente da uomini, in Argylle il fulcro della narrazione è proprio il personaggio della misteriosa Elly Conway, scrittrice quasi profetica che si ritroverà al centro di un intrigo internazionale pur non avendo le capacità per poter gestire una situazione al di fuori delle pagine che scrive. Grazie a Universal Picures Italia abbiamo potuto vedere il film in anteprima e di seguito vi riportiamo il nostro parere.

Più grande è la spia, più grande è la bugia. Dalla mente brillante di Matthew Vaughn nasce Argylle, un thriller di spionaggio acuto, che stravolge la realtà e vi porta in giro per il mondo. Bryce Dallas Howard (Jurassic World) è Elly Conway, autrice solitaria di una serie di romanzi best-seller di spionaggio, la cui idea di felicità è una serata a casa al computer con il suo gatto Alfie.

Ma quando le trame dei libri di Elly, incentrate sull’agente segreto Argylle e sulla sua missione di smascherare un’organizzazione criminale globale, iniziano a rispecchiare le azioni segrete di un’organizzazione di spionaggio reale, le tranquille serate a casa diventano un lontano ricordo. Accompagnata da Aiden, una spia allergica ai gatti, Elly (che porta Alfie nello zaino) corre per il mondo cercando di stare un passo avanti agli assassini, mentre il confine tra il mondo immaginario di Elly e quello reale inizia a svanire.

Argylle La Super SpiaSe con la saga di Kingsman, Vaughn aveva portato sullo schermo la storia di un’organizzazione di spie internazionali guidate da Colin Firth e Taron Egerton, in Argylle – La Super Spia la posta in gioca si fa decisamente più alta nonostante il film, pur intrattenendo e divertendo, non riesce a conquistare l’iconicità della saga appena citata e la colpa non è dei suoi personaggi. Con un cast d’eccezione che vede protagonisti: Bryce Dallas Howard, Sam Rockwell, Henry Cavill, Bryan Cranston, Samuel L. Jackson, Catherine O’Hara e i cameo di Ariana DeBose, Dua Lipa e John Cena, Argylle è un film corale con una buona caratterizzazione di ogni personaggio che però perde in fase di scrittura.

Con una prima parte decisamente buona, caratterizzata da un ritmo incalzante e un caso di spionaggio internazionale che vede protagonisti un duo strepitoso composto da Bryce Dallas Howard e Sam Rockwell, Argylle – La Super Spia parte decisamente a bomba, presentando le situazioni e mettendo lo spettatore davanti ad una storia con più livelli di lettura. La scrittrice Elly Conway famosa per la saga letteraria dell’affascinante spia Argylle, interpretata – almeno nell’immaginazione della donna – da Henry Cavill, quando scopre che è sorvegliata da un gruppo di malavitosi che si serve delle sue storie e della sua conoscenza in materia di spionaggio quelle che fino a quel momento erano pagine di un romanzo di trasformano in realtà e la scrittrice pur non avendo le physique du role, si improvviserà in spia aiutata dall’apparentemente goffo Aiden, una spia reale.

Con il trascorrere della pellicola e la sempre più rivelazioni che portano ad uno stravolgimento completo, Argylle – La Super Spia è dinamico, divertente e intrattenente, ma pecca di scelte specialmente nella sua seconda parte, quando si fa estremamente sopra le righe e al limite del credibile. La scrittura poi non aiuta, in quanto le troppe rivelazioni sembrano essere inserite solo con lo scopo di sorprendere ma senza un reale senso narrativo. La messa in scena se pur non delle migliori, fatta di CGI all’ennesima potenza se inizialmente non infastidisce più del dovuto, è sempre nell’ultima parte che da il meglio – o forse peggio – di sé, con la realizzazione di scene decisamente troppo finte e plastiche che fanno perdere ancora più di credibilità ad un film che già richiede un’elevata sospensione dell’incredulità.

Le performance attoriali al contrario sono tutte convincenti, dai rapidi cameo delle star Dua Lipa e John Cena, ormai re dei cameo, a quello di Ariana DeBose, fino ai ruoli veri e propri. Bryce Dallas Howard è la perfetta protagonista, credibile e ottima nella parte comica, Sam Rockwell una garanzia, divertente e centrato nel suo ruolo, Henry Cavill, il belloccio della situazione è più un oggetto della narrazione che un vero e proprio protagonista, ma riesce a fare il suo. Tutti gli altri, da Cranston a O’Hara fino a Samuel L. Jackson regalano interpretazioni divertenti e puntuali però vittime di una scrittura che come anticipato fa perdere molto del potenziale del film.

Argylle La Super Spia

Argylle – La Super Spia è il ritorno di Matthew Vaughn al mondo delle spie, personaggi tanto cari al regista inglese. Con Argylle si distacca dai suoi film precedenti e, quasi nello stile Kick-Ass, racconta una storia ai limiti del credibile con personaggi memorabili ma vittime di una scrittura ridondante, a tratti caotica. Allo spettare è richiesta una grandissima sospensione dell’incredulità specialmente nella seconda parte del film, caratteristica che va a penalizzare l’intento di quasi tutto il progetto. Non da bocciare interamente, ma una sforbiciata qua e la e forse un po’ più di piedi ancorati al suolo lo avrebbero reso un prodotto decisamente ben riuscito.


Argylle – La Super Spia arriva al cinema a partire dal primo febbraio. Ecco il trailer del film in italiano:

RASSEGNA PANORAMICA
Argylle
6.5
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Classe 1995, laureato in critica cinematografica, trascorro il tempo tra un film, una episodio di una serie tv e le pagine di un romanzo. Datemi un playlist anni '80, una storia di Stephen King e un film di Wes Anderson e sarò felice.
argylle-la-super-spia-matthew-vaughn-e-il-suo-multiverso-delle-spie-recensioneArgylle è il ritorno di Matthew Vaughn al mondo delle spie, personaggi tanto cari al regista inglese. Con Argylle si distacca dai suoi film precedenti e quasi nello stile Kick-Ass racconta una storia ai limiti del credibile con persionaggi memorabili ma vittime di una scrittura ridondante, a tratti caotica. Allo spettare è richiesta una grandissima sospensione dell’incredulità specialmente nella seconda parte del film, caratteristica che va a penalizzare l’intento di quasi tutto il progetto. Non da bocciare interamente, ma una sforbiciata qua e la e forse un po’ più di piedi ancorati al suolo lo avrebbero reso un prodotto decisamente ben riuscito.

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