Barbara di Osamu Tezuka – Osamushi Collection | Recensione

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Barbara

Oggi vi parliamo di Barbara, il secondo inedito uscito per la Tezuka (o se preferite Osamushi) Collection pubblicato dalla J-PopOsamu Tezuka (1928-1989) in gioventù venne chiamato anche col soprannome di Osamushi (da cui prende il nome la collana) fu l’inventore dello story manga e del primo anime;  in seguito alla vastità e qualità delle sue produzioni venne e viene tuttora considerato e soprannominato il Dio dei manga.

La storia è stata pubblicata nel 1973 (ben 45 anni fa), in quel periodo Tezuka pubblicava storie più mature rispetto alle sue prime opere, in quegli anni infatti uscivano anche Mw, Budda, Ayako, Kirihito.

Grazie alle tematiche sempre attuali la storia non risulta invecchiata o estranea al mondo attuale, veniamo dunque alla trama:

Barbara è una ragazzina con problemi di alcolismo che Mikura, scrittore di successo, incontra alla stazione di Shinjuku in condizioni pietose e abbandonata da tutti. L’uomo decide di cedere alla richiesta di Barbara di trasferirsi da lui, colpito dalle citazioni di scrittori che la ragazza ama fare.
Da questo incontro parte una “storia d’amore” abbastanza anomala e strana; infatti lo scrittore, che all’inizio poteva apparire innocente, nasconde perversioni sessuali molto bizzarre (al limite dell’immaginabile) e una spiccata pazzia artistica che lo rende a volte apatico, di umore altalenante, stufo della vita e delle persone che gli stanno intorno.
Barbara, appena entrata nella vita dello scrittore, approfitta della sua ospitalità e il suo unico interesse sembra essere l’alcol ; in seguito alla scoperta delle perversioni di Mikura, si rivela essere una ragazza gelosa che tende a voler avere lo scrittore tutto per lei, eliminando i vari ostacoli che si intromettono tra lei e Mikura.

Lo scrittore, invece, alterna momenti in cui vorrebbe allontanare la ragazza perché abusa di alcol e nullafacente, a momenti in cui si sente fortemente attratto da Barbara e si accorge che è diventata la sua musa ispiratrice: senza di lei infatti non è più capace di scrivere e si sente perso.

Non pensate che sia finita qui, questo è solo l’inizio! Barbara non si rivelerà essere una semplice ragazza problematica; inizierà un susseguirsi di eventi che metteranno alla prova i protagonisti e le persone che li circondano con colpi di scena continui. Riuscirà lo scrittore a sopravvivere al fascino di Barbara e a tutto ciò che la sua vicinanza comporta?

“Barbara” non è una semplice storia d’amore: è un racconto pazzo , surreale, senza regole, così come l’arte spesso ci ha abituato nelle sue varie espressioni e forme.

Tezuka, anche in questa occasione, si conferma un maestro nella caratterizzazione dei personaggi, in particolar modo nella loro introspezione, infatti ogni personaggio ha molti comportamenti e problemi che ti incuriosiscono e stupiscono lungo la storia, portando il lettore a non staccare la lettura, grazie anche al susseguirsi di colpi di scena che spiazzano letteralmente chi legge.
La narrazione è chiara e fluida e la composizione delle tavole è sempre diversa in base alla situazione in cui si trovano i protagonisti; si passa così da scene d’amore, a scene surreali o scene d’azione senza mai avere una sensazione di vero distacco, perché tutto riesce ad essere collegato alla perfezione.

Il volume è uscito in anteprima a Lucca Comics & Games 2018 ed è attualmente già disponibile nelle fumetterie e presso i distributori online al prezzo di 15 euro con sovra coperta.
La Osamushi Collection, edita da J-Pop, propone inediti e riedizioni di volumi pubblicati precedentemente dalla Hazard Edizioni. Per questa collana sono attualmente usciti anche: I.L. (volume unico), i Tre Adolf (2 volumi), Mw 1 (di 2).

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