Batman: White Knight segna la nascita del Murphyverse!

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Dopo il successo del suo Batman: White Knight, Sean Gordon Murphy è pronto a portare avanti il suo universo dopo la fine della serie. Attraverso l’account Twitter dell’autore scopriamo che il suo mondo è stato curiosamente soprannominato “Murphyverse” dagli stessi membri della DC, per il fatto che sia parallelo ma non incluso nell’universo canonico. Sempre attraverso Twitter, Sean Gordon ha elencato le regole che intende seguire in quello che sembra una sorta di codice di condotta.

L’universo creato da Murphy non avrà speranze di un ritorno dalla morte. A differenza di ciò che è stato fatto da DC e Marvel indiscriminatamente, il tristo mietitore non lascerà andare un’anima una volta presa nelle sue grinfie. Questo dovrebbe dare un peso diverso alle storie e un senso di profondità completamente diverso all’introspezione dei personaggi.

Questa precisazione appare molto particolare e, probabilmente, riflette un pensiero dell’autore molto severo riguardo alle consegne. La promessa risulta, tuttavia, molto gradita.

Questa invece è una promessa curiosa, che lascia spazio all’azione rispetto al dialogo. Possiamo aspettarci momenti silenziosi ma pieni di significato? Conoscendo Murphy potremmo aspettarcelo. Lasciare fuori i dialoghi è una scelta coraggiosa che richiede una visione particolare, Sean Gordon potrebbe essere l’autore giusto per compierla.

Essendo responsabile sia della scrittura che dei disegni di Batman: White Knight, Murphy si è sentito in dovere di specificare questa precisa scelta. Non dovremo dunque aspettarci dozzine di variant per colpire il portafoglio dei fan più accaniti. Al contrario, l’autore opterà per la più semplice delle scelte: una cover principale e una variant.

La quinta regola non ha bisogno di commento. È notevole.

E giungiamo infine alla sesta e ultima regola. Nonostante prometta che non ci saranno complicati tie-in, non è detto che non possano esserci riferimenti o piccole comparse. Fino a quando la lettura rimane scorrevole e facile da capire anche per i lettori occasionali, Murphy ha campo libero.

Viste le premesse, è doveroso attendere la decisione dello staff DC e di Sean Gordon sul futuro del mondo da lui creato. Sebbene attualmente il Murphyverse sia staccato dagli altri 53 universi, non è detto che in futuro non possa diventarne il numero 54.