Black Mirror 1×02 – 15 Milioni di celebrità

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Questa seconda Puntata rientra perfettamente nella descrizione che spesso viene data della serie come un riflesso di un monitor nero, la cui vita umana è una leggera increspatura di cui non ce ne si accorge e ora vi spieghiamo gli altri meriti che ha la puntata e quali demeriti della società mostra.

blackmirror1x02_0604Le tematiche che 15 Milions of Merits tratta sono per lo più una satira spietata sui programmi d’intrattenimento generalista, tipo il Grande Fratello(di cui Brooker aveva fatto una parodia con gli Zombie tempo prima), lo spettatore si trova davanti una realtà distopica futuristica dove tutti devono pedalare sulla cyclette per dare energia a tutto ciò che li circonda, la valuta di questo mondo è il Merito, da qui il titolo dell’episodio.

Questa società così chiusa, così quadrata è rappresentata nella serie da ambienti ampi e sterili con persone che hanno interazioni minime e vestono tutte di grigio, l’unica cosa di colorato e social che hanno a disposizione è un avatar virtuale che funziona tramite la moneta di questa realtà futuristica. La pubblicità motore della televisione qua è una presenza costante, non può essere evitata se non si vuole pagare. Le persone obese sono trattate con disprezzo e vengono umiliate tramite giochi degradanti che vengono trasmessi davanti agli altri.

blackmirror1x02_1203Il nostro protagonista è Bing Madsen (interpretato da Daniel Kaluuya) ha ereditato oltre 15,000,000 meriti e può quindi permettersi di pubblicità. In bagno origlia la conversazione di Abi (interpretata da Jessica Brown Findlay), una donna con una voce soave, mentre canta una canzone di cui si sono persi i ricordi. I due diventano amici e lui incoraggia Abi a partecipare ad un talent show, ormai uno dei pochi modi per guadagnare una sorta di libertà in questa realtà dispotica e comandata da regolamenti che forzano tutti in schiavitù.

La puntata quindi oltre alla tematica della televisione sempre più elemento cardine della vita delle persone, mostra la tematica della libertà da un isolamento e da una schiavitù che praticamente possiamo dire essere autoindotta dall’umanità stessa, che non può o non vuole ribellarsi ai sistemi che sono ormai stabili e definiscono il loro stile di vita.

blackmirror1x02_0628I personaggi tentano inutilmente di salvarsi dalla loro condizione, passando però da un cubicolo definito da regole e azioni ad altre regole e azioni che definiscono la giornata ,come se non ci fosse una vera e propria libertà da questa incubo, come se ormai i personaggi fossero arrivati al punto da non poter fare più nulla, il mondo asettico e viziato che circonda i personaggi diventa terribilmente reale nei 48 minuti di durata dell’episodio, mettendo lo spettatore in una continua ansia per l’avvenire dei protagonisti ma anche per il suo stesso, che vede proiettato attraverso gli occhi dei pochi rimasti ancora in grado di concepire qualcosa che non sia questo mondo.

E’ impossibile terminare una puntata di Black Mirror e non avere lo stomaco in subbuglio, non schifare il genere umano e la sua inettitudine e cattiveria, ma sopratutto è impossibile non riflettere su quello che viene proposto come ipotesi seppur fantascientifiche fin troppo simili a situazioni che già si stanno creando nel mondo da quando la tecnologia sta facendo grandi passi da gigante e l’umanità sta restando indietro.

Black Mirror – La tecnologia secondo Charlie Brooker