Grazie a Netflix abbiamo avuto la possibilità di vedere in anteprima gli ultimi episodi della conclusiva stagione di Bojack Horseman. Saranno stati in grado di concludere degnamente questa storia? Scopriamolo.

Bojack Horseman (Will Arnett) si è finalmente deciso a cambiare vita, non più un attore fallito ma insegnante di recitazione presso il college dove studia la sorellina, Hollyhock, ma improvvisamente uno scheletro dal suo armadio, uno dei tanti torna allo scoperto e mina la sua nuova vita e tutto quello che gli è caro, mentre i suoi amici vengono scossi dal loro rapporto con lui e dalla tempesta che li sta per colpire.

Bojack Horseman

Raphael Bob-Waksberg dopo aver creato questa splendida serie è stato giustamente portato alla ribalta eppure, nonostante il suo amore/odio per il personaggio e per tutti i suoi comprimari non riesce ad infondere al finale quella dolcezza mista a tristezza che ci si aspettava e che poteva e doveva chiudere il ciclo di Bojack Horseman. La serie già nelle ultime stagioni si era concentrata sull’approfondire di più certi personaggi come Todd Chavez (Aaron Paul) e Princess Carolyn lontani dai comportamenti autodistruttivi di Bojack, rendendoli finalmente dei personaggi che avevamo ipotizzato potessero generare spin-off su Hollywoo, lasciando quindi Bojack condividere lo show molto più con loro che con sé stesso ed il suo ego, sembrava una condizione necessaria a far sopravvivere e donare interessanti situazioni a questi personaggi che ormai conoscevamo eppure questa sesta stagione in parte tradisce questa essenza proprio nella sua conclusione.

La serie arrivata a questo giro di boa finale si rende conto di aver finito le cartucce, o almeno di aver finito il tempo, sviluppa in maniera sbrigativa e anche meno intelligente del solito ma piena di stereotipi la conclusione del percorso di Todd e Princess Carolyn, che però va detto almeno hanno una conclusione. I personaggi secondari a cui poi manca una conclusione o almeno una soddisfacente sono poi Mr Peanutbutter e Diane, molto importanti per Bojack e la serie, così tanto che il loro destino viene lasciato in sospeso, senza troppi complimenti per non parlare poi di Hollyhock, che seppur sia sempre stato un personaggio marginale risulta un pò quello che riscatta Bojack per poi venire dimenticato anche quello. Ma perché questa scelta di affrettare i tempi? La risposta è lui, il grande ed egocentrico Bojack che prepotentemente torna nelle ultime puntate, ruba spazio a tutti, non per necessità di mostrarlo davvero, ma perché deve avere una chiusura, dolce e amara, che però se nell’idea poteva essere interessante portando di fatto uno spaccato della vera hollywood su schermo, diventa veloce e poco sentita.

Bojack forse meritava di più o di meno si potrebbe dire, ma ciò non toglie che resta una chiusura senza ramificazioni per nessuno dei suoi “amici” e quando arriva a mostrarle le tronca malamente e passa avanti come se appunto questa storia fosse troncata sia per il protagonista che per i comprimari. Si torna al vecchio Bojack, la star dello show di nuovo. Quindi è deciso lui deve salvarsi mentre gli altri devono poi ripulire il suo casino, tutti tranne Todd, lui forse rimane davvero la grande sorpresa di questa stagione e della serie, non la star, ma il personaggio con la crescita maggiore dal dopo stagione 3 e che forse in definitiva, un finale deciso e giusto lo ha avuto nonostante la fretta di mostrarlo.

In definitiva come si è comportata questa sesta stagione della popolare serie animata? E’ stata coerente con le aspettative? Purtroppo no. I 16 episodi che compongono la stagione risultano troppi e poco incisivi o forse solamente poco studiati, i personaggi secondari della serie che tanto potevamo apprezzare nella quinta e sesta stagione tornano a vivere di luce riflessa di Bojack e ben poco tempo gli viene dato, quella che ne esce meglio è forse Princess Carolyn a cui comunque non viene dedicata tutta l’attenzione che il suo ennesimo grande passo meriterebbe in favore di una puntata onirica e ben poco incisiva rispetto agli standard della serie. La seconda parte di questa stagione porta davvero tutta la stanchezza di una serie che doveva finire, forse molto prima, o che forse è finita nel momento migliore ma con le peggiori tempistiche, eppure, nonostante tutto, tutti noi spettatori proveremo sempre una sorta di piacevole e divertente ricordo legato alla serie perché proprio ora che è finita e ci ha congedato ripensiamo a quei momenti tristi e felici che accompagnavano la serie e che ci mostrano tutta la fragilità dell’essere umano e che ormai sono anche nostri.

Non siamo di fronte ad una stagione brutta, ma eccessivamente lunga, che forse necessitava dei quattro episodi in più ma non come sono stati messi in scena, diventando riempitivi e mostrando davvero poco di quello che ci si aspettava di vedere e che era giusto raccontare, ora nel bene e male, Bojack è finito e speriamo che Waksberg abbia imparato da questo finale e che prossimamente non ripeta gli stessi errori con i suoi progetti che sappiamo essere molteplici.


La Seconda ed Ultima Parte della Sesta Stagione di BoJack Horseman sarà disponibile su Netflix a partire da Venerdì 31 Gennaio. Di seguito potete visionare il trailer ufficiale dell’ultima stagione:

RASSEGNA PANORAMICA
Bojack Horseman Stagione 6 Parte 2
6.5
Articolo precedenteLe Terrificanti Avventure di Sabrina – La quarta parte sarà la versione demoniaca di The Crown
Articolo successivoDune – Rilasciato il logo ufficiale del film di Denis Villeneuve
Sono Luca, fin da piccolo mi sono interessato ai fumetti e successivamente alle serie tv, quando mi è stata data la possibilità di parlare delle mie passioni mi sono ficcato in questo progetto. PS: Ryan Ottley mi ha chiamato Tyrion non ricordandosi il mio nome.
bojack-horseman-stagione-6-parte-2-una-deludente-chiusura-recensioneLa seconda parte di questa stagione porta davvero tutta la stanchezza di una serie che doveva finire, forse molto prima, o che forse è finita nel momento peggiore e con le peggiori tempistiche, eppure, nonostante tutto, tutti noi spettatori sempre proveremo una sorta di piacevole e divertente ricordo legato alla serie perché proprio ora che è finita e ci ha congedato ripensiamo a quei momenti tristi e felici che accompagnavano la serie e che ci mostrano tutta la fragilità dell'essere umano.

Lascia un commento