Esce oggi nelle sale cinematografiche italiane Cena con delitto – Knives Out,
dopo una anteprima al Torino Film Festival. Il film, scelto come chiusura del festival, è un classico giallo deduttivo che potrebbe essere uscito dalla penna di Agatha Christie.

La vicenda ruota attorno all’inspiegabile suicidio di Harlan Thrombey (Christopher Plummer), famoso scrittore di gialli e patriarca di una ricca famiglia americana. Come qualsiasi giallo che si rispetti, tutti i parenti della vittima presenti la sera del delitto vengono riuniti, chiusi in casa e considerati possibili sospetti.
Oltre a due agenti di polizia, semplice contorno della vicenda, arriva sul posto lo strano investigatore privato Benoit Blanc (Daniel Craig), che prende le redini del caso.
Molti segreti coinvolgono la famiglia Thrombey e ogni personaggio è portato a mentire più volte per proteggere la verità. Tra le persone coinvolte, da subito spicca Marta Cabrera (Ana de Armas), l’infermiera di Harlan, ragazza gentile e amata da tutti, che viene presa dal detective come sua aiutante nel caso.

La vicenda è una via di mezzo tra una sfida a Cluedo e una partita a scacchi. Lo spettatore è invitato a partecipare al caso, ad ascoltare i testimoni e fare congetture. La presentazione dei personaggi avviene quasi come in un reality, con il nome scritto in sovrimpressione mentre il sospettato viene interrogato. Si susseguono scene frutto di un sapiente montaggio, con transizioni tra il presente delle indagini e il passato della sera del delitto, volte a svelare la verità un tassello alla volta.
Nonostante il gran numero di personaggi, questi sono tutti ben costruiti, con un certo grado di profondità, e quasi nessuno risulta piatto grazie alle grandi interpretazioni di un ricchissimo cast corale, nel quale figurano Jamie Lee Curtis, Chris Evans, Michael Shannon, Don Johnson, Toni Collette, Lakeith Stanfield e Jaeden Martell.

Unica nota dolente del cast, e dell’intero film, è Katherine Langford, la cui interpretazione rimane insipida e su un personaggio marginale di cui si sarebbe potuto fare tranquillamente a meno, esattamente come era già successo nella scena tagliata di Avengers Endgame.
Personaggio cardine della storia è senza dubbio il detective Blanc. Craig recita con una pronuncia scandita e un pesante accento (la lingua originale in questo caso è estremamente fruibile e di grande impatto), che lo rendono un perfetto omaggio a Poirot, ma allo stesso tempo anche una sua caricatura. L’investigatore è dotato di un’intelligenza e profondità fuori dal comune, ma questa sua caratteristica lo porta spesso a filosofeggiare e perdersi in ragionamenti bizzarri e volutamente complessi; ne risultano alcune reazioni confuse dei presenti e scene alquanto comiche.

Il punto forte del film è senza dubbio la regia, firmata da Rian Johnson (Star Wars – Gli ultimi Jedi). Fin dalla prima inquadratura dell’esterno della casa sembra di trovarsi in una scena di Cluedo DVD, accrescendo l’impatto nello spettatore che si deve mettere nei panni del detective. Il film è quasi interamente girato all’interno della villa, proprio come nel famoso gioco da tavolo, e spesso la telecamera si sofferma su particolari di oggetti d’arredamento apparentemente irrilevanti, che danno un tocco inconsueto e talvolta macabro alla scenografia.

knifes out

Non per niente l’elemento iconico del film è una sorta di rastrelliera circolare che occupa il centro di una parete del salotto, piena di coltelli e armi varie, che fa da sfondo a molti interrogatori. Nel complesso il film è descrittivo nella prima metà, mentre alterna sentimenti di confusione e shock nello spettatore nella seconda parte, in cui lo sguardo esterno può finalmente abbracciare la verità dell’intera vicenda.

La trama da tipico giallo è supportata da un alto livello di comicità, da battute non geniali ma brillanti e da scene al limite della parodia, che scatenano risate genuine e riescono a non essere mai imbarazzanti, grazie alla sceneggiatura dello stesso regista.
Il dramma estremo della vicenda è stemperato dalla commedia, rendendolo un film estremamente scorrevole e godibile nelle sue 2 ore e 10 di lunghezza.

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