Chiusa la parentesi Cinecomics con Thor: Love and Thunder (qui la nostra recensione), Taika Waititi torna al cinema con una nuova commedia sportiva tratta dalla vera storia di Thomas Rogen e la nazionale di calcio delle Samoa Americane, la peggior squadra di calcio del mondo. Annunciato nel 2019 e rimandato a causa di impegni precedentemente presi da Waititi, Chi Segna Vince è la nuova fatica del regista e scrittore Neo Zelandese che questa volta decide di adattare in un film il documentario omonimo del 2014 di Mike Brett e Steve Jamison.

Chi Segna Vince racconta una storia quasi favolesca in cui la squadra delle Samoa Americane, formata per lo più da amatori, cerca di qualificarsi ai mondiali del 2014 anche se su di loro aleggia ancora lo spettro della partita di qualificazione del 2001 che l’ha vista perdere contro l’Australia con un punteggio di 31 a 0. Ad aiutarli in questa impresa che pare impossibile ci dovrà pensare Thomas Rongen (Michael Fassbender) burbero allenatore di calcio Olandese, inviato contro la sua volontà dalla federazione di calcio americana per la quale lavora. A Rongen viene solo dato un compito, far segnare almeno un gol alla sua squadra, ma questo compito sarà ancora più difficile di quello che crede.

La storia, seppur romanzata e con delle differenze più o meno grandi con la realtà (per esempio, nel film Rongen è costretto ad accettare il ruolo di allenatore, mentre nella realtà è stato lui stesso a proporsi), è letteralmente una favola dei buoni sentimenti, con il personaggio principale che, seppur inizialmente pieno di rabbia e di dubbi sulla sua attuale posizione, alla fine si lascia coinvolgere dallo stile di vita e dai personaggi al limite del fumettistico che vivono nelle Samoa Americane.

Per certi versi, anche per via dell’argomento calcistico, viene facile fare il paragone con questa pellicola e la serie di Ted Lasso, paragone tuttavia ingiusto visto che si va a paragonare una serie televisiva di tre stagioni con un film di un’ora e mezza. Tuttavia se la serie tv ha avuto il tempo di costruire l’evoluzione dei personaggi, il film, anche se rispetta le tempistiche della storia vera (quindi un mese circa), risulta fin troppo veloce e stereotipato anche per il tipo di conflitto che vive il personaggio di Fassbender, conflitto che nella storia vera il personaggio di Rongen non aveva e che ha un’evoluzione che quasi ricorda quella dei personaggi nei film natalizi dell’Hallmark Channel.

Il cast capitanato da Michael Fassbender nei panni di Thomas Rongen e per lo più formato da attori di origine samoana è ben amalgamato ma, vista anche la durata ridotta della pellicola, non riesce del tutto ad entrare nel cuore dello spettatore. L’unico altro personaggio che spicca oltre a Rongen è quello di Jaiya Saelua, calciatrice transgender interpretata nel film dall’attrice esordiente Kaimana, tuttavia anche lei soffre del problema dell’evoluzione fin troppo veloce e scontata e dalla durata che non aiuta a sviluppare un vero e proprio legame affettivo con il personaggio.

Chi segna vince
Taika Waititi è sicuramente un ottimo regista che in più di un occasione, anche nelle sue pellicole più controverse, ha saputo dimostrare la sua bravura sia nel raccontare le emozioni che un ottimo manierismo dietro la macchina da presa tuttavia la regia, se escludiamo l’ultima parte della pellicola in cui il regista gioca molto col montaggio per raccontare le fasi finali della partita, in questo film è molto piatta e i guizzi che di solito lo caratterizzano sono pochi.

Chi Segna Vince è un film che ha il cuore nel posto giusto ma purtroppo, per varie ragioni, non riesce a conquistare appieno lo spettatore. La favola della nazionale delle Samoa Americane è sicuramente una bella storia ma allo stesso tempo le tempistiche fin troppo accelerate del film non permettono allo spettatore di essere realmente coinvolto con le vicende dei personaggi.


Chi Segna Vince, il nuovo film di Taika Waititi, è ora disponibile al cinema. Di seguito il trailer ufficiale della pellicola:

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